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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 30 APRILE 2024

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“Poem Academy Awards” al poeta gioiese Tassone L'autore ha dato alle stampe oltre 50 libri tra poesia, saggistica e storia

“Poem Academy Awards” al poeta gioiese Tassone L'autore ha dato alle stampe oltre 50 libri tra poesia, saggistica e storia
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Il prestigioso premio letterario Poem Academy Awards indetto dall’Accademia degli Artisti di Napoli in collaborazione con Soletti Editore e il Centro Studi Storici di Eboli è stato assegnato, a Napoli, quale premio Assoluto alla silloge edita INFINITESIMI PLANETARI del poeta candidonese ma gioiese di adozione Rocco Giuseppe Tassone con la seguente motivazione:
“Rocco Giuseppe Tassone è un grande poeta. L’ho subito inteso perché leggendo le sue liriche ho sentito risuonare i versi di due grandi poeti: Giuseppe Ungaretti e Pier Paolo Pasolini. Ungaretti che, ottantenne innamorato della ventinovenne poetessa brasiliana Bruna Bianco, canta il suo intempestivo amore senile con tormentata consapevolezza – “ Ma per me stella / Che mai non finirai di illuminare / Un tempo ti è concesso troppo breve ” (Stella – da Dialogo – 1966) . o affondando la memoria negli occhi della giovane amica croata Dunja rivede la sua antica tata Anna e si rammarica perché: “ L’ultimo amore più degli altri strazia / Certo la va nutrendo / Crudele il ricordare ” (Croazia segreta – 1969); Pasolini che dichiara in un’intervista televisiva “ Non ho speranze. Quindi non mi disegno nemmeno un mondo futuro ” e aggiunge “ essere privo di speranze, cioè privo del ricatto degli anni futuri che è una cosa atroce, dà un grande sollievo ”…
Tassone è grande perché come i grandi appena citati svela il suo cuore senza remore. Si rivela, gioisce, piange senza finzioni. Racconta senza maschera i suoi rimpianti d’amore, il suo dialogo con la morte fotografa il tormento e la seduzione che si alternano nella sua anima di uomo avanti negli anni dinanzi alla prospettiva dell’ignoto traguardo.

I temi escatologici , la contemplazione dell’universo e il dolore esistenziale dell’individuo – espressi con uno stile sicuro e raffinato che fa dei suoi versi autentica melodia – sono affrontati sempre in prima persona al punto da far trapelare quello che si potrebbe definire un impenitente narcisismo che forse è stato la causa dei rimpianti e della solitudine del Tassone uomo e poeta. Narcisismo che egli stesso sembra riconoscere quando dichiara: “ Se potessi vorrei amarmi / Se potessi vorrei odiarmi / se potessi vorrei rivoltarmi / Portare il fuori dentro e il dentro fuori (…) Ma i nemici non sono mai troppi… / Ed il primo nemico di me stesso / di certo sono io ”. Un grido sincero, una presa di coscienza dolorosa ma franca che confermano Tassone nel consesso dei poeti veri. (voto 10/10 Il Presidente Carmela Russo).”
Questo volume nasce in occasione del 40.mo di poesia del Tassone che ha dato alle stampe oltre 50 libri tra poesia, saggistica, storia, etnografia ed iconografia religiosa, teatro e scientifico.