Pistole e cocaina in soffitta, 77enne finisce ai domiciliari Perquisizione effettuata dalla Guardia di Finanza
V.N. 77 anni, incensurato, di Cosenza, finisce ai domiciliari. Il Gip Manuela Gallo accogliendo le motivazioni della difesa pur convalidando l’arresto ha disposto la misura cautelare dei domiciliari. L’uomo è accusato di detenzione ai fini di spaccio di un chilo, 240 grammi di cocaina e della detenzione illegale di una pistola revolver marca Olimpic calibro 38 con matricola abrasa, una pistola marca Beretta calibro 9 con matricola 554290 (munita di caricatore contenente sei cartucce), una pistola marca Llama calibro 45 con matricola del castello CAT6314 e con matricola della canna abrasa (munita di caricatore contenente sei cartucce), quattro cartucce calibro 45, 43 cartucce marca Fiocchi nonché due cartucce calibro 12. Il sequestro ad opera della Guardia di Finanza è avvenuto il 3 settembre scorso in piazza Thurium, all’interno di una soffitta di una palazzina: soffitta in uso escluso del 77enne. Per quest’ultimo il Gip ha riconosciuto gravi indizi di colpevolezza a seguito del ritrovamento da parte della Guardia di Finanza di Cosenza, avendo indizi della esistenza di armi e munizioni abusivamente detenute all’interno dei locali sottotetto dell’edificio.
I militari hanno verificato che l’accesso al locale sottotetto era libero, con un corridoio su cui si affacciano cinque soffitte tutte chiuse da porte metalliche. Le operazioni di perquisizione hanno dato esito negativo tranne quelle eseguite all’interno della soffitta in uso esclusivo al 77enne risultato in possesso delle chiavi ella porta di ingresso. All’interno era posizionata una scaffalatura in ferro sulla quale erano riposte diverse valigie e buste contenenti indumenti. Sotto la scaffalatura metallica, occultate da altri contenitori, erano posizionate due buste in plastica contenenti 9 involucri impacchettati con nastro isolante, sui quali era scritto “50” e contenenti cocaina; 6 involucri impacchettati con nastro isolante, sui quali era scritto “25”; 6 involucri impacchettati con nastro isolante, sui quali era scritto “100”. Durante l’interrogatorio di garanzia il 77enne ha confermato di ignorare la presenza delle armi e della droga all’interno della sua soffitta, precisando che la porta di accesso può essere facilmente forzata consentendo a chiunque di entrare facilmente anche senza usare le chiavi. L’indagato inoltre ha dichiarato di recarsi in soffitta solo di tanto in tanto.
Per il Gip l’ultrasettantenne ha dimostrato da subito piena collaborazione con le forze dell’ordine e con la magistratura fornendo le chiavi della porta di accesso al locale-soffitta senza opporre nessuna resistenza. Per cui ritenuta non allarmante la posizione dell’indagato così come esposto anche dalla difesa le esigenze cautelari per il Gip sono state nell’adottare la misura meno afflittiva degli arresti domiciliari.