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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 28 APRILE 2024

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Referendum, Piccioni: “Mascaro sta con FI o con Galati?” Il consigliere comunale di Lamezia Terme sottolinea le contraddizioni del primo cittadino

Referendum, Piccioni: “Mascaro sta con FI o con Galati?” Il consigliere comunale di Lamezia Terme sottolinea le contraddizioni del primo cittadino
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Un primo compleanno all’insegna delle contraddizioni e di contrasti sempre più laceranti per l’amministrazione Mascaro che, ad un anno esatto dalle elezioni amministrative, si ritrova ad essere sostenuta da una maggioranza completamente stravolta rispetto alla coalizione che aveva sostenuto e determinato la vittoria di Paolo Mascaro alle elezioni dell’anno scorso: e a pagare un prezzo altissimo, purtroppo, è la città.

Messe da parte le forze civiche, di cui Mascaro si è sempre vantato di essere espressione, ed estromesse dalla giunta forze politiche che avevano avuto un significativo risultato elettorale in città come Forza Italia e Udc, la situazione attuale della maggioranza, segnata da frizioni sempre più quotidiane, è chiara agli occhi di tutti: con buona pace del Sindaco e dei suoi proclami di “uomo libero senza padroni”, Galati è nelle condizioni numeri alla mano di fare il buono e il cattivo tempo di questa amministrazione, di segnarne la durata e il destino politico.

E in questo primo anno, che al Sindaco piaccia o meno, Galati e Cac hanno segnato colpi decisivi per far capire chi conta davvero nell’amministrazione guidata da Paolo Mascaro, occupando tutti i posti chiave. Quatti quatti, lo hanno fatto con grande furbizia politica, illudendo il Sindaco e le altre forze politiche di essere solo un tassello all’interno della maggioranza. Ma i fatti parlano chiaro: il gruppo politico che fa riferimento a Galati esprime il presidente del consiglio comunale, un assessore con una delega pesantissima in giunta, un consigliere comunale che è anche consigliere provinciale, la presidenza dell’Ente Fiera, il rappresentante all’interno del CDA di Sacal.  Sfruttando il vuoto di guida politica del Sindaco, che a distanza di un anno non ha ancora capito che il primo cittadino è anche a capo di una coalizione politica e di governo, Galati e il suo gruppo politico hanno messo le loro pedine dappertutto.  Il tutto nel totale silenzio – assenso del Sindaco. E a poco servono le “sconfessioni” del vice sindaco Carnovale e della consigliera Raso, quando è plasticamente evidente a tutti l’avvicinamento di entrambi all’area politica che fa riferimento a Galati e Verdini.

Con buona pace delle forze civiche, dell’Udc e di Forza Italia il cui malcontento e la cui delusione nei confronti del Sindaco sono sempre più un ostacolo all’azione amministrativa quotidiana. Viene da chiedersi: il Sindaco si ritrova nella posizione di Forza Italia, che ieri lo ha addirittura indicato come un punto di riferimento in Calabria per il fronte del NO, o in quella di Galati e dei suoi che sono stati tra i primi in Italia a mobilitare le forze per la vittoria del SI?

Tra il dramma e la commedia, il tormentato primo anno dell’amministrazione Mascaro si è arricchito con una nuova “trovata”, non contemplata nemmeno dal regolamento e dallo statuto: i “patti” confederativi tra consiglieri di gruppi diversi che, guardandosi bene dal costituire un unico gruppo, sono già pronti a battere i pugni sul tavolo del Sindaco e ad avanzare rivendicazioni di potere, magari in vista di nuovi assetti di giunta.

Una situazione turbolenta, quella della maggioranza, che non fa bene alla città.  Situazione destinata a complicarsi sempre di più in vista del referendum di ottobre. Cosa farà il Sindaco, che già si è espresso in consiglio comunale per il NO al referendum sulle riforme costituzionali, di fronte a Galati e al suo gruppo politico che hanno la golden share della sua maggioranza e si stanno spendendo in lungo e in largo in Calabria per la vittoria del Sì? Una contraddizione politica di non poco conto, che pesa come un macigno sul futuro di questo consiglio comunale e della città. Mi domando: può essere appeso il futuro della terza città della Calabria ai giochi di potere di Verdini e delle sue controparti calabresi? Non ci vuole molto a capire, e lo ha detto pubblicamente lo stesso Galati, che all’indomani del referendum si aprirà una partita politica tutta nuova.

Altro che la maggioranza “bulgara” in consiglio comunale ostentata dal Sindaco! Non bastano certo i numeri in aula per valutare la salute di una maggioranza che un giorno sì e l’altro pure nelle commissioni non riesce a tenere il numero legale, senza una guida politica, dove manca qualsiasi interlocuzione tra il Sindaco e i suoi consiglieri di maggioranza. Tutto ciò determina una paralisi che la nostra città non merita.

Insomma, ce n’è di tutto e di più in un anno di amministrazione Mascaro che, a fronte di una totale assenza di progettualità per il futuro della città, ha avuto il demerito di: battere il record di cambi di casacca, con 6 consiglieri eletti in altre liste passati nel gruppo Cac dopo soli 5 mesi; far dimettere due figure chiave come il vice sindaco e l’assessore al Bilancio; generare profondo malcontento e delusione in tantissime realtà sociali della nostra città, che avevano creduto con convinzione nel progetto di Paolo Mascaro.

Noi continueremo a fare la nostra parte da opposizione costruttiva e responsabile, come abbiamo fatto in questo primo anno, nell’interesse dei lametini. I fatti però ci spingono a dire che sia un bene per la città, una volta messo in sicurezza il piano di riequilibrio, che questa amministrazione vada a casa prima possibile. Balletti, giochi di potere e teatrini da vecchia politica visti in questo ultimo anno non hanno nulla a che fare con il tanto sbandierato cambiamento promesso ai lametini. E di tutto questo il Sindaco dovrebbe prenderne atto.

Rosario Piccioni, consigliere comunale Lamezia Terme