Pianopoli riapre venerdì, piccolo spiraglio per affrontare l’emergenza rifiuti in Calabria
redazione | Il 26, Feb 2014
La Daneco ha comunicato la fine dei lavori e la riapertura dell’impianto che permetterà di fare ripartire i conferimenti. Per i primi giorni è stata programmata una partenza graduale
Pianopoli riapre venerdì, piccolo spiraglio per affrontare l’emergenza rifiuti in Calabria
La Daneco ha comunicato la fine dei lavori e la riapertura dell’impianto che permetterà di fare ripartire i conferimenti. Per i primi giorni è stata programmata una partenza graduale
CATANZARO – Riapre venerdì 28 febbraio la discarica di Pianopoli, l’unica attiva in Calabria, chiusa per circa 20 giorni in conseguenza dei lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria resisi necessari dopo le intense precipitazioni delle scorse settimane. A comunicare la data di riapertura dell’impianto, la cui chiusura ha provocato una situazione di vera e propria emergenza in tutta la Calabria, con tonnellate di rifiuti lasciati per strada, è il dirigente generale del Dipartimento “Politiche dell’ambiente” della Regione Calabria, Bruno Gualtieri.
E’ stato l’amministratore delegato della Daneco Impianti a comunicare a Gualtieri la ripresa dei lavori di conferimento dei rifiuti nella discarica di Pianopoli, a partire da venerdì 28 febbraio. La Daneco, infatti, ha comunicato che i lavori previsti per la messa in sicurezza delle discarica si concluderanno nella giornata di domani.
«Secondo l’azienda – è scritto nella nota – il rateo di conferimenti accettabile potrà essere per la prima giornata di circa seicento tonnellate/discarica con un possibile incremento a circa settecento tonnellate nelle giornate di sabato e domenica. Dal prossimo lunedì si potrà ulteriormente incrementare il flusso dei conferimenti a circa ottocento tonnellate/discarica, con possibile ulteriore rivalutazione nelle giornate seguenti in funzione delle oggettive condizioni gestionali della».
L’apertura di Pianopoli potrà portare sollievo per una situazione al collasso. D’altronde, tra montagne di sacchetti che continuano ad accumularsi su strade e piazze e raccolta a macchia di leopardo, grazie all’utilizzo di depositi di fortuna prossimi ormai alla saturazione, si fa sempre più critica l’emergenza rifiuti che attanaglia da oltre venti giorni la Calabria.
La situazione forse più critica è quella di Cosenza e provincia, con la presenza di tonnellate di rifiuti non raccolti a cielo aperto da settimane per la mancanza di aree dove consentire il deposito momentaneo in attesa che riapra la discarica di Pianopoli, attualmente ancora chiusa per le conseguenze delle recenti precipitazioni. Le due soluzioni prospettate dalla Regione Calabria per tentare di allentare la morsa di una condizione che pone problemi anche di ordine igienico-sanitario, e cioè l’apertura limitata delle discariche private di Celico e di Scala Coeli, stanno incontrando la mobilitazione contraria dei residenti delle due località che impediscono il conferimento dei rifiuti provenienti dalla provincia o ne consentono lo sversamento (è il caso di Celico) solo in presenza di particolari condizioni di sicurezza legate all’assenza di percolato. A Reggio Calabria, invece, il sito di Sambatello, che ha consentito di togliere dalle strade diverse tonnellate di rifiuti, rischia di saturarsi a breve. Poco o nulla, invece, incide sul totale la modesta quantità di materiale trasferito nell’impianto di Siderno. In diverse zone della città dello Stretto, comunque, i cumuli persistono, facendo crescere la tensione e scatenando, in alcuni casi, l’esasperazione dei cittadini. Analoga la situazione di Catanzaro, dove le circostanze più pesanti continuano a registrarsi in alcune zone periferiche della città. Alti e bassi nella raccolta anche a Vibo Valentia, mentre la situazione rischia di peggiorare considerevolmente a Crotone, dove nelle scorse settimane la situazione era stata sotto controllo.