Piano di azione e coesione, se ne è discusso ieri a Lamezia Terme
redazione | Il 18, Lug 2013
Il Pac punta a spendere i fondi disponibili e a spenderli bene, per evitare che le risorse comunitarie vengano sprecate o – in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi – addirittura revocate
Piano di azione e coesione, se ne è discusso ieri a Lamezia Terme
Il Pac punta a spendere i fondi disponibili e a spenderli bene, per evitare che le risorse comunitarie vengano sprecate o – in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi – addirittura revocate
Si è tenuto nel pomeriggio di ieri a Lamezia Terme (CZ) un incontro, organizzato da ANCI Calabria e Federsanità ANCI Calabria, inerente le linee guida e i formulari per la presentazione dei Piani di Intervento relativi al “Piano di Azione e Coesione – Servizi di cura all’Infanzia e agli Anziani non autosufficienti” (P.A.C.), presentato lo scorso 17 maggio.
Il Piano di Azione e Coesione (Delibera CIPE del 26 ottobre 2012 n. 113) riguarda tutte le regioni dell’obiettivo convergenza – ossia Calabria, Campania, Puglia e Sicilia – e mira a contribuire al rafforzamento della filiera ordinaria dei servizi di cura, favorendo la programmazione territoriale e la gestione unitaria delle risorse.
Il P.A.C. ha l’obbiettivo di colmare i ritardi ancora rilevanti nell’attuazione e, al contempo, rafforzare l’efficacia degli interventi, impegnando quindi le amministrazioni centrali e locali a rilanciare i programmi in grave ritardo, garantendo una forte concentrazione delle risorse su alcune priorità. In altri termini, il P.A.C. punta a spendere i fondi disponibili e a spenderli bene, per evitare che le risorse comunitarie vengano sprecate o – in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi – addirittura revocate.
L’intervento, definito dal Piano di Azione e Coesione sulla base del confronto con il partenariato istituzionale ed economico-sociale, si attua sulla base di quattro principi: concentrazione su tematiche di interesse strategico nazionale, individuate regione per regione secondo le esigenze dei diversi contesti territoriali, attraverso un confronto tecnico tra Governo e Regioni; definizione di risultati obiettivo in termini di miglioramento della qualità della vita dei cittadini; cooperazione rafforzata con la Commissione Europea; azione di supporto e affiancamento da parre di centri di competenza nazionale.
Il P.A.C. si è finora sostanziato in due atti operativi: la riprogrammazione di 3,7 miliardi di euro dai programmi operativi delle Regioni a favore di istruzione, ferrovie, formazione, agenda digitale, occupazione di lavoratori svantaggiati; e la riprogrammazione di 2,3 miliardi di euro dai programmi operativi nazionali e interregionali gestiti dalle amministrazioni centrali dello Stato a favore della cura per l’infanzia e per gli anziani non autosufficienti, dei giovani, della competitività e innovazione delle imprese, delle aree di attrazione culturale.
L’incontro tenutosi nel pomeriggio di ieri, moderato dal Sindaco di Gerace, Giuseppe Varacalli, in qualità di presidente di Federsanità ANCI Calabria, ha contato su numerosi interventi da parte dei sindaci, o loro delegati, delle città sede di distretto socio-sanitario nella nostra regione (in particolare i rappresentanti dei comuni di Catanzaro, Reggio Calabria, Castrovillari, Taurianova, Rossano), unitamente a quelli dei rappresentanti di CGIL, CISL e UIL. I lavori si sono conclusi esprimendo la necessità condivisa di procedere congiuntamente, nel solco delle linee guida recentemente diffuse dal Ministero dell’Interno, nella prossima fase operativa, allo scopo di uniformare comportamenti e procedure in sede di progettazione dei piani d’intervento che incidono su ambiti così delicati come quello dei servizi di cura dell’infanzia e degli anziani non autosufficienti.