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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 28 APRILE 2024

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Pescatori di Bova Marina salvano tartaruga L'esemplare è una femmina della specie Caretta caretta, lungo 80 cm circa per un peso di circa 45 kg

Pescatori di Bova Marina salvano tartaruga L'esemplare è una femmina della specie Caretta caretta, lungo 80 cm circa per un peso di circa 45 kg
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Sono le ore 8 del mattino quando, nella giornata di ieri, giovedì 9 giugno,
al Centro Recupero Tartarughe Marine di Brancaleone arriva la chiamata per
una tartaruga da soccorrere. Questa volta la tartaruga non è spiaggiata e
in fin di vita, come la maggior parte degli esemplari che giungono nella
struttura. Questa volta l’SOS parte direttamente dai pescatori di Bova
Marina, a bordo della “Stella Polare 2”, di Antonio Callea. Proprio coloro
che si sono ritrovati il grosso animale allamato al palangrese hanno
deciso, invece di rigettarlo in mare e condannarlo a morte certa, di
salvargli la vita, issandolo a bordo e trasportandolo fino a terra, dove ad
attenderli c’era già il personale del CRTM Brancaleone. Una volta
trasferito al Centro di Recupero è stato sottoposto alle prime visite e
indagini diagnostiche. L’esemplare è una femmina della specie Caretta
caretta, lungo 80 cm circa per un peso di circa 45 kg. Le sue condizioni di
salute sono buone, poiché grazie al soccorso tempestivo offerto dai
pescatori, è stato possibile intervenire in tempo e rimuovere l’amo da
pesca, prima che la sua situazione si aggravasse. Secondo gli esperti del
Centro, dopo qualche giorno di riabilitazione potrà già essere rilasciato
in mare, ed essendo in piena età riproduttiva, la tartaruga raggiungerà
presto i luoghi di accoppiamento, tornando tra non molto a terra a deporre
le sue preziose uova. Nell’ambito del progetto “Life Caretta Calabria”
verrà installato sulla tartaruga un trasmettitore GPS, che permetterà di
monitorarne gli spostamenti, dando un ulteriore e importantissimo
contributo agli studi di ricerca su questa specie in via di estinzione. Gli
operatori del CRTM di Brancaleone ringraziano Antonio Callea e i suoi
operatori per la preziosa collaborazione e sensibilità dimostrata nei
confronti di questi rettili, da proteggere e tutelare poichè
importantissimi per tutto l’ecosistema marino. Con la speranza che gli
uomini della barca “Stella Polare 2” siano da esempio ai tanti, troppi,
pescatori che ancora oggi gettano in mare le tartarughe catturate
involontariamente, ricordiamo che, in caso di cattura accidentale,
detenerle a bordo dell’imbarcazione e portarle fino a terra non comporta
alcuna penale, come stabilito dalla nota ministeriale Numero: 0003471
Prot.Uscita del 19/02/2015, la quale attesta:

*“Fermo restando che il DM 3 maggio 1989 dispone il divieto di pesca,
detenzione e commercializzazione di cetacei, storioni e tartarughe, NON E’
TUTTAVIA PERSEGUIBILE IL RECUPERO E LA MOMENTANEA DETENZIONE DI TESTUGGINI
FERITE, LE CUI CONDIZIONI NON FAVORISCONO UN IMMEDIATO RILASCIO IN MARE”*

Invitiamo tutti i pescatori di zona a segnalare tempestivamente alla
Guardia Costiera (1530) o al CRTM Brancaleone (3283020921 – 3403880716)
l’eventuale cattura involontaria di tartarughe marine, o anche il semplice
ritrovamento di esemplari in difficoltà.

Qualche dato: ogni anno sono oltre 130 mila le tartarughe marine della
specie *Caretta caretta* che nel Mediterraneo rimangono vittime di catture
accidentali da parte dei pescatori professionisti. Circa 70.000 di queste
abboccano agli ami utilizzati per la pesca al pescespada,
oltre 40.000 restano intrappolate nelle reti a strascico e circa 23.000 in
quelle da posta per un totale di 133.000 catture con oltre 40.000 casi di
decesso. Numeri impressionanti e peraltro decisamente sottostimati.

Nonostante la pesca rappresenti la più grande minaccia per la sopravvivenza
delle tartarughe marine, siamo fiduciosi che con la collaborazione dei
pescatori si possa attuare un cambio di rotta verso la collaborazione e la
sostenibilità, e che gli stessi possano essere non più i nemici ma gli
alleati di questi meravigliosi rettili marini.