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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 15 DICEMBRE 2024

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Pesca, Nucera: “Necessari interventi per dare respiro al settore”

Pesca, Nucera: “Necessari interventi per dare respiro al settore”

| Il 17, Mag 2013

“Non possiamo abbandonare al loro destino decine di famiglie, ed un settore produttivo che rappresenta una voce considerevole dell’economia regionale e occasione di lavoro per molti giovani”

Pesca, Nucera: “Necessari interventi per dare respiro al settore”

“Non possiamo abbandonare al loro destino decine di famiglie, ed un settore produttivo che rappresenta una voce considerevole dell’economia regionale e occasione di lavoro per molti giovani”

 

 

REGGIO CALABRIA – “Un qualsiasi divieto di legge deve prevedere le giuste compensazioni e non condannare decine di famiglie alla disperazione. E’ quello che sta avvenendo a Bagnara Calabra, e in altre marinerie calabresi, dove la pesca, principale fonte di reddito di molte famiglie e primaria voce economica del territorio, è condizionata da norme spesso troppo restrittive e assolutamente inconciliabili con gli obiettivi che intendono perseguire”. E’ quanto rileva il segretario questore del Consiglio regionale Giovanni Nucera, che “prendendo spunto dalla protesta delle donne di Bagnara Calabra, chiama in causa il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali sul decreto che vieta l’uso della ‘ferrettara’ per la pesca al pesce spada”. “E’ necessario – afferma Nucera – che al di là delle disposizioni di legge, necessarie o meno alla tutela delle specie marine, la Regione e lo stesso Ministero competente prevedano interventi per dare respiro al settore pesca in Calabria, oggi in gravissima crisi. Non possiamo abbandonare al loro destino decine di famiglie, ed un settore produttivo che rappresenta una voce considerevole dell’economia regionale e occasione di lavoro per molti giovani. La protesta delle donne di Bagnara è il sintomo di una difficoltà e di una crisi che ha raggiunto ormai livelli insostenibili. Ritengo giusta ed urgente l’idea di aprire un tavolo istituzionale, sia alla Regione, che al Governo, per cercare quelle soluzioni che consentano alle nostre storiche marinerie di tornare in mare e da lì ricavare il necessario per vivere”. “Alcune disposizioni, infatti – sostiene ancora Giovanni Nucera – risultano non rispondenti agli obiettivi che si vogliono conseguire. E allora piuttosto che vietare, sarebbe più opportuno rivedere alcune decisioni e razionalizzare un settore tenendo conto della valenza economica che questo ha sul territorio, e le conseguenti esigenze di tutela della fauna marina. A mio parere esistono le condizioni per giungere ad un compromesso utile a tutti, ma anche per correggere quegli errori macroscopici che gli stessi pescatori denunciano, ed hanno denunciato in passato, relativi a disposizioni che non corrispondono all’esigenza di difendere il mare e la fauna che lo popola”.