Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), DOMENICA 28 APRILE 2024

Torna su

Torna su

 
 

Perseguita l’ex compagna, arrestato dai Carabinieri L'uomo accusato di atti persecutori e danneggiamento. Aveva incendiato anche l'autovettura dell'ex compagna

Perseguita l’ex compagna, arrestato dai Carabinieri L'uomo accusato di atti persecutori e danneggiamento. Aveva incendiato anche l'autovettura dell'ex compagna
Testo-
Testo+
Commenta
Stampa

I Carabinieri della Compagnia di Corigliano Calabro hanno eseguito nella giornata di ieri un’ordinanza applicativa della misura cautelare della detenzione in regime di arresti domiciliari disposta dal Tribunale di Castrovillari, su richiesta della locale Procura della Repubblica, per i reati di atti persecutori e danneggiamento seguito da incendio, nei confronti di un 42enne di Cassano all’Ionio.
Tutto aveva inizio a seguito della denuncia presentata dalla donna ai Carabinieri della locale Tenenza di Cassano all’Ionio per l’incendio dell’autovettura avvenuta nel mese scorso, aggiungendo anche in sede di denuncia il fatto di essere oggetto di diversi atti persecutori che andavano avanti da mesi da parte di un uomo con cui aveva intrattenuto una relazione sentimentale. Lo stesso, non rassegnandosi alla fine del rapporto, aveva dapprima iniziato a chiamarla sul cellulare in qualsiasi orario del giorno e della notte, quindi, era passato ad inviarle messaggi di natura offensiva e minacciosa.
Le indagini dei militari cassanesi subito dopo l’incendio dell’autovettura della donna si erano indirizzate alla ricerca di testimoni e all’acquisizioni di immagini di impianti di videosorveglianza che potessero aver ripreso l’evento incendiario. In effetti, grazie al minuzioso lavoro dei Carabinieri, si riusciva ad estrapolare delle immagini che immortalavano l’ex compagno insieme al cognato giungere, notte tempo, a bordo della propria vettura con in mano una tanica verosimilmente contenente liquido infiammabile e quindi sversare il contenuto della stessa sul veicolo della donna e darle fuoco.
La gravità della situazione emergeva in tutta la sua evidenza dal fatto che la condotta dell’indagato ha subito nel tempo un rapido aggravamento. Lo stesso, invero, dopo un iniziale periodo di chiedeva con insistenza alla persona offesa di ristabilire il rapporto sentimentale ormai concluso, ha, poi, proseguito nella condotta persecutoria con un gesto di estrema violenza intimidatoria, quale l’incendio dell’autovettura.
Per tali motivi è stata ritenuta la misura cautelare degli arresti domiciliari la più idonea a scongiurare altre azioni di uguale o maggiore gravità verso la ex fidanzata.