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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 05 MAGGIO 2024

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Perché la donna vive più a lungo dell’uomo?

Perché la donna vive più a lungo dell’uomo?

Il Dottor Domenico Amuso fornisce le risposte sull’argomento

Perché la donna vive più a lungo dell’uomo?

Il Dottor Domenico Amuso fornisce le risposte sull’argomento

 

 

La donna è la parte lunare dell’uomo, l’altra faccia della vita. È espressione della vita stessa e per queste finalità è strutturata: infatti l’uomo non può generare.

Perché la donna vive più a lungo dell’uomo? In Italia la durata media della sua vita è di circa 83,2 anni, mentre l’uomo raggiunge il traguardo dei 77,6 anni.

Gli uomini sono più aggrediti dagli stress lavorativi, dal fumo, dall’alcool e dal sovrappeso, ma tutto questo non giustifica il divario numerico della durata della vita fra uomo e donna.

Il segreto dell’elisir della lunga vita delle donne sta negli ormoni estrogeni che contribuiscono a determinare i pensieri, il comportamento, le abitudini sessuali, la forma del corpo, il carattere e la maternità, per questo la Natura ha scelto di privilegiare la donna dotandola di un sofisticato sistema di ormoni protettivi dell’apparato cardiocircolatorio ed immunitario, dedicando attenzione anche all’attività, alla qualità e alla deposizione spaziale del tessuto adiposo.

Il corpo umano contiene differenti percentuali di tessuto grasso, nell’uomo normale rappresenta circa il 20% del suo peso totale, mentre, nella donna, di norma, circa il 30%.

Quando una donna raggiunge un peso superiore al 30% rispetto al suo peso ideale può essere dichiarata in sovrappeso, oltre il 35% diviene obesa, nell’uomo, invece, il sovrappeso si raggiunge quando il valore del Fat Mass Index supera il 20%.

Il valore del peso ideale è solo un dato indicativo poiché quello che riteniamo di fondamentale importanza è la distinzione del corpo umano in massa adiposa, massa magra e acqua corporea totale, è dall’interazione e dal rapporto percentuale di queste tre variabili, studiate con la plicometria e la impedenziometria, che la salute, l’estetica e la patologia condizionano la qualità e la durata della vita di un corpo umano.

Il corpo femminile è regolato da un metabolismo e da un profilo ormonale in grado di fornire una grande capacità di accumulo adiposo utilizzabile per fini energetici e plastici, oltreché per la procreazione e la conservazione della specie umana.

Vi sono distretti anatomici deputati al deposito di trigliceridi con predominanza di acidi grassi saturi, con altri distretti deputati al deposito di trigliceridi con predominanza di acidi grassi insaturi, tra questi le zone tipiche della cellulite, come i fianchi, le regioni bitroncateriche, l’addome, le ginocchia, le caviglie.

Quando le sostanze alimentari che arrivano non sono di buona qualità, quando gli zuccheri sono in eccesso e le funzioni di depurazione del corpo non funzionano a sufficienza, allora arrivano le degenerazioni della matrice interstiziale e, contemporaneamente, ecco l’inizio dei processi di invecchiamento tessutale, compresi gli inestetismi della cellulite.

Il corpo umano è capace di accumulare senza limiti l’energia introdotta con i cibi, e non spesa nel metabolismo cellulare, sotto forma di acidi grassi depositati nel tessuto adiposo e distribuito in precise zone anatomiche diverse tra donna e uomo.

Il corpo femminile accumula grasso nella parte anatomica inferiore (glutei, fianchi, cosce e gambe) per effetto degli ormoni sessuali, con la menopausa la donna modifica la sua tendenza accumulando adipe nella parte superiore del corpo addome, tronco, seno, braccia.

L’uomo invece accumula grasso ad ogni età nell’addome, tronco e braccia ed è proprio il grasso addominale quello più pericoloso per la salute perché si associa a malattie cardiovascolari, ipertensione arteriosa, infarto e trombosi cerebrale, gotta e diabete mellito. è però il più facile da eliminare con una sana dieta e con un’attività motoria giornaliera, più difficile è l’eliminazione del grasso dei fianchi.