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TAURIANOVA (RC), VENERDì 26 APRILE 2024

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Perché ancora non si processano i tamponi a Castrovillari? l comitato per la Difesa e la Promozione della Sanità Pubblica del Pollino è intervenuto già altre volte per denunciare non solamente l’insostenibilità della situazione, ma anche i colpevoli ritardi con cui l’ASP di Cosenza

Perché ancora non si processano i tamponi a Castrovillari? l comitato per la Difesa e la Promozione della Sanità Pubblica del Pollino è intervenuto già altre volte per denunciare non solamente l’insostenibilità della situazione, ma anche i colpevoli ritardi con cui l’ASP di Cosenza

Il comitato per la Difesa e la Promozione della Sanità Pubblica del Pollino è intervenuto già altre volte per denunciare non solamente l’insostenibilità della situazione, ma anche i colpevoli ritardi con cui l’ASP di Cosenza ha trascurato la possibilità di processare i tamponi presso il laboratorio analisi di Castrovillari, le cui conseguenze traspaiono ancora una volta oggi che il laboratorio di Rossano, per la seconda volta in poco tempo, si è ritrovato nell’impossibilità di assolvere a tale funzione, che, a ben vedere, è fondamentale per il tracciamento dei contagi nella nostra provincia.
A distanza di oltre 6 mesi dal possibile e doveroso inserimento del laboratorio analisi dell’ospedale di Castrovillari, nella rete aziendale per la processazione dei tamponi, per come più volte assicurato da parte della dirigenza dell’ASP cosentina, dobbiamo con grande rammarico prendere atto che nulla è stato fatto per adeguare la dotazione tecnologica alle crescenti necessità. Era infatti il mese di novembre 2020 quando i sopralluoghi effettuati confermavano che la cosa era non solo possibile, ma assolutamente necessario.
La difficoltà crescente che oggi la Calabria registra sia nel tracciamento che nella effettuazione delle vaccinazioni, è certificata ancora una volta dal report alla data odierna che ci dice che la Calabria ha somministrato solamente il 66.3% delle dosi consegnate. Non possiamo e non dobbiamo assolutamente accontentarci delle rassicuranti parole del generale Figliuolo o del vacuo ed inefficace commissario Longo, o del presidente ff della regione, Spirlì, che chissà se per incoscienza o che altro, ha scelto la data del 1° aprile per comunicare, in modo arrogante e presuntuoso, che con la creazione di altri 3 centri hub per la vaccinazione, “Ora si cambia marcia”. Dignità vorrebbe che questi personaggi chiedessero scusa ai calabresi e si ritirassero prima di procurare altri danni che potrebbero essere, a questo punto, irreparabili.
Questa mattina alla “cittadella” di Catanzaro ci sarà una mobilitazione di 80 sindaci della provincia che hanno indirizzato una lettera al presidente ff della regione Calabriain cui si legge:
“È ormai documentato e di dominio pubblico il mancato funzionamento della cosiddetta piattaforma per le prenotazioni dei cittadini e, in aggiunta, la circostanza che quei pochi casi prenotati lo sono soltanto presso sedi di altre ASP (e non in quella di Cosenza) e/o in centri vaccinali distanti centinaia di chilometri dal luogo di residenza, ciò comportando gravi problematiche soprattutto per le persone anziane (spesso senza parenti vicini) e per i cosiddetti fragili (categoria alla quale spesso sono resi difficili spostamenti lunghi).”
Il Comitato per la Difesa e la Promozione della Sanità Pubblica del Pollino, esprime piena solidarietà all’iniziativa, ma insiste anche sulla necessità di azioni più incisive per superare questa grave situazione.