Peggiorano i rapporti tra banche e imprese nella provincia di Reggio Calabria
redazione | Il 05, Mag 2014
Allarmante aumento del costo del denaro e delle insolvenze
Peggiorano i rapporti tra banche e imprese nella provincia di Reggio Calabria
Allarmante aumento del costo del denaro e delle insolvenze
Peggiorano i rapporti tra banche e imprese nella provincia di Reggio Calabria. L’analisi dei dati relativi all’ultimo trimestre del 2013, forniti dalla Banca d’Italia ed elaborati dalla Camera di Commercio, evidenzia un generale peggioramento dei principali indicatori che descrivono i rapporti tra gli istituti di credito e il sistema imprenditoriale locale: si riducono i crediti concessi dalle banche e aumentano le insolvenze connesse agli stessi finanziamenti.
In particolare, alla fine del 2013 si riducono, i finanziamenti delle banche a favore delle imprese rispetto allo stesso trimestre del 2012, di una percentuale pari addirittura al -3,7%. Analoga contrazione viene registrata in relazione ai finanziamenti a favore delle famiglie. A fronte di queste rilevanti contrazioni, aumenta invece, in netta controtendenza, la percentuale dei crediti concessi dalle banche della provincia reggina alle Pubbliche Amministrazioni, con un incremento che raggiunge quasi il 5%.
Inoltre, mentre a livello nazionale, le imprese sono destinatarie di quasi la metà del totale complessivo dei crediti erogati dalle banche, nella provincia di Reggio Calabria, solo il 39% dei finanziamenti sono concessi alle imprese. I crediti erogati dagli istituti bancari della provincia reggina sono rivolti principalmente alle famiglie che assorbono il 44% dei crediti, ben oltre la quota rilevata a livello nazionale (27,5%). Contenuta la parte attribuibile alla Pubblica Amministrazione (16,9%).
“Mai come oggi il nostro sistema imprenditoriale ha bisogno di risorse finanziarie da investire per il rilancio dell’economia locale. Tuttavia, i dati pubblicati dalla Banca d’Italia evidenziano quanto ancora il denaro a Reggio Calabria costi molto di più rispetto alla altre città italiane. Inoltre, la netta propensione degli istituti bancari verso le famiglie piuttosto che per le imprese nella erogazione dei crediti, dimostra chiaramente che è ancora il piccolo credito, garantito dal patrimonio personale o dalla busta paga, ad essere preferito “. Così commenta il Dr. Lucio Dattola, Presidente della Camera di Commercio di Reggio Calabria, all’uscita dei dati trimestrali sulle relazioni tra banche e imprese.
Nel corso dell’ultimo trimestre del 2013 aumentano anche le insolvenze: i crediti in sofferenza concessi alle imprese e alle famiglie, rispetto all’anno precedente, registrano un incremento pari, rispettivamente, a ben il 12,7% e 13,8%. Questi dati sono ancora più allarmanti se confrontati con il totale degli impieghi concessi: la quota di sofferenze sui finanziamenti complessivi alle imprese raggiunge il 29,2% a dicembre 2013 (25% l’anno precedente), addirittura più del doppio di quanto rilevato a livello nazionale (13% a dicembre 2013; 9,7% nel 2012) e più alto di ben 8 punti percentuali rispetto al dato regionale (21,2% nel 2013; 18,6% nel 2012).
Inoltre, l’elevata rischiosità del finanziamento riscontrata in provincia si riflette sui tassi di interesse applicati dagli istituti di credito: un’impresa reggina che desideri finanziare i propri investimenti tramite il ricorso al prestito bancario deve sostenere mediamente un tasso di interesse più elevato di oltre due punti percentuali rispetto alla media nazionale (10,4 contro 8 in Italia). La differenza con la media italiana aumenta di tre punti percentuali per le famiglie reggine (8,3 contro 5,3 in Italia)