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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 15 DICEMBRE 2024

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Pdl si prepara a primarie: martedì tavolo per regole

Pdl si prepara a primarie: martedì tavolo per regole

| Il 26, Ott 2012

All’indomani dell’annuncio del passo indietro di Berlusconi, partito si prepara alla consultazione

Pdl si prepara a primarie: martedì tavolo per regole

All’indomani dell’annuncio del passo indietro di Berlusconi, partito si prepara alla consultazione

Il tavolo delle regole per le primarie del Pdl, a quanto si apprende, si riunirà martedì 30 ottobre alle 11 a via dell’Umiltà. All’ordine del giorno il regolamento per lo svolgimento della consultazione popolare lanciata ieri da Silvio Berlusconi, all’atto dell’annuncio della sua decisione di fare un passo indietro e non ricandidarsi da premier alla guida del Popolo della libertà.

 

BOSSI, LASCIA? NO, NON CREDO – “No, non credo…”: così Umberto Bossi risponde ai cronisti che, in buvette a Montecitorio, all’indomani della dichiarazione del passo indietro di Berlusconi, gli chiedono se ritenga che davvero il Cavaliere, suo alleato storico, non correrà più per la premiership.

 

PRODI, ASPETTATE A FARE I TITOLI, NON SI SA MAI – “Aspettate a fare i titoli perché non si sa mai”. L’ex premier Romano Prodi è cauto sul ritiro di Silvio Berlusconi dalla politica. Interpellato poi, a un forum organizzato da Mergermarket sul private equity, sul proprio personale impegno, il professore ricordato: “Mi occupo ormai di Africa, ho un incarico a tempo pieno per il Sahel. Dalla politica io sono uscito”. “La prossima settimana chiudo tutto, anche gli impegni accademici. A 73 anni – spiega – è bello cambiare vita”.

 

MARTINO, BERLUSCONI ‘GASATISSIMO’ – “Berlusconi ieri sera era a cena a casa di Alessandra Mussolini ed era ‘gasatissimo’. Ha cantato canzoni in francese ed era di buon umore. Non scompaio, mi ha detto, resto un po’ più dietro le quinte”: così l’ex ministro Antonio Martino. Secondo Martino, il Cavaliere ha fatto un passo indietro perché era arrivato alla conclusione che una sua candidatura “non avrebbe fatto guadagnare voti, ma solo creato confusione nel centrodestra”. Parlando del Pdl ha aggiunto: “Questa non è ancora una nave che affonda”.

 

IL FRATELLO PAOLO, SUA VITA MIGLIORERA’ – “Sono felice per la sua scelta dal punto di vista umano, perché spero che la qualità della sua vita migliorerà”. Così Paolo Berlusconi, fratello dell’ex premier.

 

ALFANO, FINO AL 16 DICEMBRE NON CI OCCUPEREMO DI ALLEANZE – “Fino al 16 dicembre, giorno in cui si celebreranno le primarie del partito, non ci occuperemo di alleanze. Oggi siamo impegnati a rafforzare il Pdl”. Lo afferma il segretario del Pdl Angelino Alfano, rispondendo ai giornalisti che a Trapani gli chiedono quali saranno i rapporti futuri con l’Udc di Casini. ”Il Pdl è un pilastro fondamentale della politica italiana, se continuerà a crescere torneremo forti e a quel punto ragioneremo di alleanze”.

Dopo la scelta di Berlusconi ”ora si tratta di determinare la piu’ grande innovazione. Siamo grati a Berlusconi per la scelta. Di primarie parleremo la prossima settimana”, aggiunge Alfano. Quando all’affermazione di Dell’Utri, secondo cui il passo indietro di Berlusconi non guarirà il Pdl, Alfano si dice sicuro: “Questo lo stabilirà il tempo futuro e il tempo futuro ci darà ragione”. “Berlusconi con la sua decisone di ieri ha cambiato il domani”, dichiara Alfano.

 

FORMIGONI, PRIMARIE 16/12? DATA NON ANCORA FISSATA – La data del 16 dicembre per le primarie che serviranno a scegliere il candidato premier del Pdl, annunciata ieri da Silvio Berlusconi, non è stata “confermata”: a sottolinearlo è il presidente della Lombardia Roberto Formigoni che non ha mai nascosto di augurarsi che proprio in quella domenica si svolgano le elezioni regionali in Lombardia, due votazioni tra di loro incompatibili.

 

BERSANI, BUONE PRIMARIE A TUTTI, E’ SALUTE PER IL PAESE – ”Buone primarie a tutti anche a chi non ci ha ancora pensato…”. Così il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, sottolinea di aver ”salutato con favore l’intenzione che viene dichiarata dal Pdl di mettere le proprie scelte dentro un percorso di partecipazione”. ”Credo che sia salute per il Paese”, afferma Bersani a Parigi.

 

MOSSA A SORPRESA DI BERLUSCONI: ‘MI RITIRO’ (di Marco Dell’Omo) – “Diciotto anni fa sono entrato in campo, una follia non priva di saggezza: ora preferisco fare un passo indietro per le stesse ragioni d’amore che mi spinsero a muovermi allora”. Dopo 18 anni di guida incontrastata della sua creatura politica, Silvio Berlusconi si fa da parte e lascia il campo a chi avrà i numeri per prendere il suo posto. Il suo successore sarà scelto con le primarie, il 16 dicembre prossimo. Per lui si riserva un ruolo di “padre nobile” magari esercitato da uno scranno del Senato.

“Non ripresenterò la mia candidatura a Premier ma rimango a fianco dei più giovani che debbono giocare e fare gol. Ho ancora buoni muscoli e un po’ di testa, ma quel che mi spetta è dare consigli, offrire memoria, raccontare e giudicare senza intrusività”. Di un suo ritiro Berlusconi aveva già parlato qualche giorno fa, poi aveva corretto il tiro. Ma a questo punto il Rubicone è stato definitivamente attraversato. Nel lungo comunicato con cui l’ex leader del centrodestra annuncia il suo addio alla politica attiva, Berlusconi fissa il percorso che porterà alla scelta del nuovo leader: “Con elezioni primarie aperte nel Popolo della Libertà, sapremo entro dicembre chi sarà il mio successore, dopo una competizione serena e libera tra personalità diverse e idee diverse cementate da valori comuni”.

Al nuovo leader e candidato premier, chiunque sia, Berlusconi indica la strada da percorrere: quella che va nella “direzione riformatrice e liberale” espressa ieri dal centrodestra berlusconiano, oggi dal “senatore e tecnico ” Mario Monti: un uomo che è “espressione di un Paese che non ha mai preso parte alla caccia alle streghe” , arrivato a Palazzo Chigi grazie alla “scelta responsabile” del pdl e che per l’Italia ha fatto “molto” , pur commettendo qualche errore. Una scelta impegnativa, come impegnativa è l’assenza nel comunicato di Berlusconi dalle critiche alle moneta unica alle quali a volte l’ex premier si è lasciato andare. “Il nostro futuro – spiega il Cavaliere – è in una Unione più solida e interdipendente , in un libero mercato e in un libero commercio illuminato da regole comuni che vanno al di là dei confini nazionali”.

Berlusconi sottolinea che il patrimonio riformatore che lui lascia in eredità “non può essere disperso”. E per questo chiama a raccolta i moderati, indicando come nemico da battere ” una coalizione di sinistra che vuole tornare indietro”, richiamando al potere “uno stuolo di professionisti di partito” per riportare in auge quelle politiche “che hanno prodotto la montagna del debito pubblico”.. Da domani il pdl dovrà mettersi al lavoro per cercare di riempire lo spazio che lascia Berlusconi con la sua “autorottamazione” (che segue quelle , nel campo avverso, di Veltroni e d’Alema). La mossa dell’ex premier, nel suo partito, viene presa sul serio: nessuno crede che il Cavaliere possa a questo punto tornare indietro. Le reazioni sono tutte positive, da Formigoni a Cicchitto a Quagliarello , che vedono la possibilità di una rinascita del pdl sull’onda della scossa provocata da Berlusconi. Arrivano le prime candidature alle primarie (subito Daniela Santanché, seguita dall’ex governatore veneto Giancarlo Galan), e qualcuno, come i giovani formattatori del pdl, imita Renzi e chiede regole trasparenti.

Resta deluso chi sperava che il passo indietro di Berlusconi spianasse la strada a un’alleanza con Casini. Per l’oggi Casini tira dritto e annuncia che alle elezioni presenterà la sua “lista per l’Italia”. Ma anche per il futuro, il leader centrista non lascia aperti spiragli: “Per me – taglia corto – dopo Monti c’é Monti, non c’é Alfano o Vendola. Dovremmo chiedere a lui di continuare lavoro”. Qualcosa si muove invece sul versante della Lega Nord: “Il passo indietro di Berlusconi é un atto di generosità che apprezzo e che apre nuove prospettive per il futuro”, dice Roberto Maroni.