Deputato renziano: “Antidemocratico fissare tetto tesserati”
Pd Calabria, Magorno: “Allontanati votanti, intervenga Epifani”
Deputato renziano: “Antidemocratico fissare tetto tesserati”
CATANZARO – Acque agitate anche in Calabria nel Pd alle prese con l’avvio della stagione congressuale. Del disagio che serpeggia si fa interprete il deputato ”renziano” Ernesto Magorno che annuncia la richiesta di un incontro con il segretario nazionale Guglielmo Epifani e minaccia il ritiro delle candidature. ”Intendo denunciare – dice Magorno – ciò che di assurdamente antidemocratico è avvenuto nel Pd calabrese negli ultimi giorni. Risulta infatti, che sulla base della circolare nazionale trasmessa dal responsabile nazionale dell’Organizzazione Davide Zoggia, le Commissioni provinciali di garanzia hanno fissato il tetto massimo del tesserati per ciascun circolo. Si sono verificati così in alcuni circoli delle nostre province, a Catanzaro ieri e a Paola oggi, dei comportamenti che risulterebbero essere surreali e gravissimi in qualsiasi organismo che si vuole definire democratico e pluralista, con l’allontanamento di cittadini ai quali è stato impedito di iscriversi al nostro partito. Tutto questo è avvenuto nonostante fossero state segnalate le suddette e palesi violazioni delle disposizioni statutarie e regolamentari e che su tali questioni il coordinatore regionale, Giovanni Puccio fosse stato richiamato e sollecitato ad intervenire”. ”Sulla base di quanto accaduto – prosegue Magorno – sarà richiesto un incontro urgente al segretario nazionale Epifani, da parte di chi non si sente più garantito da quegli organismi che dovrebbero assicurare un corretto equilibrato ed imparziale funzionamento delle fase congressuale”. Per Magorno si sarebbe ”incrinato quel rapporto di fiducia che si dovrebbe riporre nei Comitati di Garanzia. Se non dovessero giungere delle risposta adeguate – conclude – credo che sarà giusto il ritiro delle candidature da parte di quelle componenti che non si sentono adeguatamente tutelate, in un confronto che dovrebbe essere paritario, trasparente e democratico”.