Dalla conferenza stampa del PD di Polistena che ha avrebbe accolto “a braccia aperte” Marco Policaro, FINALMENTE è chiaro a tutti che sia stato lui (e solo lui) a volersi dimettere da Sindaco dopo l’arresto per associazione mafiosa del suocero.

Diciamo FINALMENTE poiché, in questo anno di tempo che è passato, i nostri avversari politici hanno costruito una campagna elettorale sulla bugia del ritornello secondo cui Policaro sarebbe stato addirittura costretto a dimettersi. Menzogna questa mai smentita pubblicamente dallo stesso Policaro fino a ieri. FINALMENTE. Ora, dopo la sua scelta di rivestirsi (a nuovo?) con la casacca del PD, partito che per oltre dieci anni ha insinuato su di lui tante maldicenze specie nel periodo delle sue dimissioni (i post sono ancora visibili sulla pagina facebook!!!), FINALMENTE si comprendono le vere ragioni del suo silenzio di questi mesi. Nel mentre prima e dopo la campagna elettorale i nostri avversari lo tiravano continuamente in ballo, lui taceva per creare, a noi, una condizione di svantaggio.

FINALMENTE si chiude il cerchio e Policaro, che abbiamo politicamente difeso allo stremo dagli attacchi anche del PD, è uscito dalla sua ambiguità politica che da questa estate ha cominciato ad appalesare con cittadini e compagni.

E’ uscito dall’ambiguità, troppo male però, demolendo il valore delle sue dimissioni come gesto di sfida alla ndrangheta. Fossimo in lui proveremmo un certo imbarazzo ad affiancarci o ricevere applausi da una platea composta in massima parte da esponenti del PD vecchio stampo, che insieme a Policaro e a tutti compagni del PCI, abbiamo sconfitto nelle campagne elettorali del 2010 e del 2015, a seguito delle quali Policaro ha avuto poi l’onore e il privilegio di essere nominato vicesindaco e poi di essere indicato candidato a Sindaco del PCI nel 2021.

A Policaro, che più volte è stato oggetto di attacchi inqualificabili proprio da parte degli attuali e nuovi suoi commilitoni del PD, auguriamo di risolvere al più presto le problematiche familiari, delle quali non si è fatto cenno, che lo hanno portato a rassegnare le dimissioni appena un anno fa, circostanze immutate, trovandosi ancora il suocero recluso agli arresti domiciliari perché coinvolto nell’Operazione Faust dove recentemente il Comune di Polistena è stato ammesso a processo come parte civile.

E’ chiara la deriva qualunquista del PD che da tempo ormai non è un partito di sinistra. Lo testimonia la stessa ammissione del neosegretario regionale Nicola Irto che dichiara di voler escludere dal partito fascisti, mafiosi e voltagabbana. Ma perché? Tali soggetti prima erano arruolati nei ranghi del Pd calabrese e nessuno lo sapeva? O lo sapevano tutti e nessuno parlava? Domande a parte un’altra cosa è chiara. Di voltagabbana in circolazione ve ne sono parecchi e il PD dopo la conferenza di Polistena non può certo dare lezioni di etica politica i cui valori, talvolta accompagnati da rapporti umani apparentemente indissolubili, lasciano spazio al trasformismo dalle forme più ineffabili, ambigue e pericolose.