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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 30 APRILE 2024

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Patto per la salute, Assotutela: “Il Ministero si impegni a rispettare il decalogo dell’assistenza”

Patto per la salute, Assotutela: “Il Ministero si impegni a rispettare il decalogo dell’assistenza”

“In primis invitiamo il ministro Lorenzin a ridurre l’entità del ticket soprattutto in quelle regioni sottoposte a piano di rientro e destinare 1 miliardo di euro a copertura dei superticket”

Patto per la salute, Assotutela: “Il Ministero si impegni a rispettare il decalogo dell’assistenza”

“In primis invitiamo il ministro Lorenzin a ridurre l’entità del ticket soprattutto in quelle regioni sottoposte a piano di rientro e destinare 1 miliardo di euro a copertura dei superticket”

 

 

“Abbiamo stilato una sorta di decalogo dell’assistenza per chiedere
espressamente al ministero della Salute che possa essere oggetto di
confronto anche con le associazioni e organizzazioni di cittadini e
pazienti affinché si rieca all’interno del documento del Patto sulla salute
tenere conto di priorità imprescindibili. Diversamente il Patto sarà
l’ennesimo atto calato dall’alto senza relazione alcuna con la realtà del
Paese”.
Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato.

“In primis invitiamo il ministro Lorenzin a ridurre l’entità del ticket
soprattutto in quelle regioni sottoposte a piano di rientro e destinare 1
miliardo di euro a copertura dei superticket. Secondo. Quanto all’Isee ci
aspettiamo che sia rimodulato considerando lo stato sociale pieno sganciato
da qualsivoglia vincolo reddituale indiretto come potrebbe essere il
possesso di un’abitazione e l’indennità di accompagnamento. Terzo –
continua Maritato -. Garantire risposte assistenziale eque ed appropriate
al fabbisogno reale della cittadinanza che peraltro sta invecchiando in
modo da mantenere gli standard su efficientamento e riorganizzazione
dell’offerta territoriale oltre che in termini amministrativi sia di
semplificazione che di appropriatezza. Quarto. Rimodulazione dei piani di
rientro dal deficit in modo che garantiscano la riqualificazione dei
servizi e dell’offerta sanitaria. Quinto. Necessità di rivalutare le
performance regionali in termini di territorio con adeguati indicatori
economici capaci di registrare le effettive dinamiche tra cittadini,
servizi richiesti e servizi erogati secondo una dinamica valutazione dei
livelli essenziali di assistenza. Sesto. Riorganizzazione degli standard
assistenziali in termini di rete territoriale e di rete ospedaliera.
Settimo. Incremento del fondo sanitario destinato alla prevenzione con la
stesura di screening valutativi e demografici. Ottavo. Tavolo di confronto
con Mef e ministero della Salute che comprenda anche le associazioni di
cittadini e malati come mezzo di confronto e analisi delle problematiche
reali. Nono. Controllo dei Lea su tutto il territorio nazionale affinché
siano omologhi in ogni regione e distretto. Decimo. Stesura di un apposito
documento per la valutazione delle patologie croniche e patologie rare
standard per l’intera penisola. Applicabile in ogni regione e ogni
distretto sanitario”.