Parte da Lamezia l’associazione “Altra Calabria” Il movimento raccoglierà tutti gli “tsiprasiani” calabresi che hanno creduto nell'esperienza della lista guidata dal premier ellenico "L'Altra Europa"
Il mancato ingresso in Consiglio regionale non ha scoraggiato gli “tsiprassiani” calabresi. Infatti, Essi hanno dato vita all’associazione ALTRA CALABRIA, a testimoniare come non contino le poltrone, ma i valori, le idee e le azioni da portare sui territori, nei luoghi delle diverse vertenze, da quelle occupazionali a quelle ambientali, passando per quelle della mobilità, della legalità ed altre ancora. Dunque, l’impegno per una Calabria migliore non si ferma. Sabato 14 marzo, a Lamezia Terme Sant’Eufemia, presso il Grand Hotel Lamezia, alle ore 16:00, avrà luogo una conferenza stampa di presentazione dell’Associazione e delle prospettive politiche. La costituzione dell’associazione è un piccolo, ma importantissimo passo, che permetterà agli “tsiprassiani” calabresi di proseguire con dignità il percorso avviato con le elezioni europee di maggio, con la lista L’Altra Europa con Tsipras e soprattutto con quelle regionali del novembre scorso. Nell’idea di salvaguardare, anzi di valorizzare, quel patrimonio politico e culturale ispirato dai principi della sinistra e riempito di esperienze e contenuti testimoniati dalle analisi e dalle proposte che hanno trovato espressione nel programma elaborato in occasione delle elezioni regionali a sostegno del candidato alla presidenza della Regione, Prof.Domenico Gattuso. Un patrimonio messo a disposizione della Calabria e dei suoi abitanti, rivolto specialmente alle centinaia di migliaia di calabresi che ormai rifiutano le vecchie logiche e modi di fare dei partiti novecenteschi, come dimostrato dalla punta estrema del 60% dell’astensionismo dal voto. Per questo ALTRA CALABRIA si prefigge di continuare un percorso virtuoso avviato nei mesi scorsi. Un percorso che continuerà con incontri zonali per coinvolgere numerose altre persone nel mobilitarsi e nell’esprimere liberamente energie di cittadinanza attiva. Ovviamente, per dare un futuro alla Calabria, impantanata oggi nelle sabbie mobili a causa di oltre 20 anni di malgoverno determinato da un ceto politico di basso profilo.