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Parla la donna che ha ucciso consorte e figlia a Villapiana

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“Mio marito era violento e mi picchiava”. Il Pm intanto sta valutando le esigenze cautelari

Parla la donna che ha ucciso consorte e figlia a Villapiana

“Mio marito era violento e mi picchiava”. Il Pm intanto sta valutando le esigenze cautelari

 

 

(ANSA) – COSENZA – “Mio marito era un padre-padrone, un violento, e mi picchiava”. Lo ha detto Domenica Ruggiano nella dichiarazione fatta al pm di Castrovillari Maria Grazia Anastasia, alla quale ha confessato di essere stata lei venerdì scorso ad uccidere il marito, Vincenzo Genovese, e la figlia Rosa. E’ da questa situazione che ha avuto origine ed è maturato il risentimento di Domenica Ruggiano nei confronti del marito che l’ha portata al punto di ucciderlo. Un risentimento che l’avrebbe anche indotta a rifiutarsi di assisterlo dopo che l’uomo era stato colpito da un infarto con problemi di deambulazione, anche a causa di una condizione di obesità, che lo costringevano a muoversi con le stampelle, oltre ad una grave forma di asma. Il comportamento da padre-padrone di Vincenzo Genovese, secondo quanto ha raccontato la moglie, veniva messo in atto anche nei confronti delle due figlie, anche loro maltrattate e picchiate ripetutamente. Una situazione che si era attenuata dopo che Vincenzo Genovese aveva avuto problemi di salute, ma che era sempre incombente, con frequenti liti e discussioni tra Genovese e la moglie.

PM, VALUTIAMO ESIGENZE CAUTELARI

Non c’é alcuna certezza che Domenica Ruggiano, la donna che ha ucciso il marito e la figlia ed ha poi tentato il suicidio, venga arrestata. “Bisogna valutare per questo – ha detto all’ANSA il Procuratore della Repubblica di Castrovillari, Franco Giacomantonio – le esigenze cautelari. I processi vanno fatti nel rispetto della normativa e non seguendo gli umori dell’ opinione pubblica”. “Stiamo esaminando gli atti – ha aggiunto Giacomantonio – e prenderemo, con i tempi che speriamo siano i più rapidi possibili, le decisioni necessarie”. Domenica Ruggiano è tuttora ricoverata nell’ospedale di Rossano per la ferita che si è procurata ad un’anca sparandosi un colpo, nel tentativo di suicidarsi, con lo stesso fucile che aveva usato per uccidere il marito e la figlia. La donna, le cui condizioni non suscitano alcuna preoccupazione, viene tenuta sotto stretta vigilanza da parte dei carabinieri per evitare che possa ritentare di suicidarsi.

redazione@approdonews.it