Panedigrano invita Tommaso Sonni al confronto Nicolino Panedigrano lancia un appello al candidato a sindaco del centrosinistra invitandolo a rivalutare alcune proposte sulla sanità lametina
Il dottore Sonni, invece di sforzarsi a prendere le distanze dalle mie idee sulla sanità lametina (in realtà dalle idee del Comitato Salviamo la Sanità del Lametino), si sforzi a leggere il programma comune che ha firmato per potersi candidare alle Primarie del centrosinistra. E si sforzi di leggere i cinque deliberati votati all’unanimità dal Consiglio Comunale uscente, in cui quelle idee sono integralmente recepite. O dobbiamo pensare che rispetto alla amministrazione Speranza ha scelto proprio questo come suo unico argomento di discontinuità?
Il suo approccio per avere un utile confronto con il Comitato deve, dunque, essere esattamente ribaltato. Sono, al contrario, le sue eventuali idee diverse che, se sono compatibili, vanno integrate nel programma comune del centrosinistra. Perché io voglio sperare che lui non pensi di fare tabula rasa di tutti gli accordi e gli impegni che ha sottoscritto.
In questi anni il Comitato Salviamo la Sanità del Lametino, nonostante il disinteresse suo e di tutti i suoi novelli cittadini reattivi, si è battuto contro le decisioni del decreto 18/2010 che è stato varato da Scopelliti e che ha destinato il nostro Ospedale ad essere Spoke (cioè periferia) dei due Hub di Catanzaro. Secondo noi è invece utile alla salute dei cittadini dell’intera Regione destinarlo ad Hub della Rete Trauma Regionale – Trauma Center per come era stato previsto nei precedenti due piani sanitari regionali.
Abbiamo chiesto una maggiore attenzione per un’area che si trovava e si trova ad essere fortemente penalizzata nella dotazione di posti letto, di specialità, di reparti e che ha grandi e gravi carenze di personale ed attrezzature. Abbiamo sostenuto che era necessario un riequilibrio nell’area centrale della Calabria anche della distribuzione delle risorse provenienti dai fondi sanitari che, sebbene attribuiti in eccesso in quest’area, finiscono per essere concentrati per oltre il 70% nei reparti doppi e tripli della cittadella sanitaria catanzarese nel cui comprensorio vive solo il 55% della popolazione provinciale, lasciando il residuo 30% al 45% della popolazione del lametino. E stiamo parlando di centinaia di milioni di euro.
Su questi temi abbiamo trovato in città il convinto sostegno del Partito Democratico e anche di alcuni consiglieri comunali che, ufficialmente o furtivamente, hanno sostenuto Sonni nel voto alle Primarie. Francamente non ci piacerebbe ritrovarci, quindi, ancora una volta con un Sindaco che, per non si sa quali problemi, sia “restio” a condurre con noi queste battaglie per riavere una sanità lametina che, come in passato è accaduto, dia risposte di qualità alle esigenze di cure non solo degli utenti del comprensorio ma anche di quelli dell’intera regione. Doverci ritrovare un Sindaco al traino proprio no. In questo senso Lamezia, durante questi ultimi anni, ha già dato!
Nella lettera aperta che ha scritto ad Oliverio Sonni avanza l’ipotesi di creare una nuova cardiologia interventistica a Lamezia. Si tratterebbe della quarta specialità di questo genere da istituire in questa area centrale della Calabria che ne ha già tre a Catanzaro e per bacino di utenza ne dovrebbe avere solo una. Non ci pare un’idea brillante. E allora, che altro prevede il progetto del candidato a Sindaco del centrosinistra sullo specifico tema della sanità ospedaliera lametina? La città che si avvia al voto ha il diritto di saperlo.Nicolino Panedigrano