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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 07 MAGGIO 2024

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Palmi, nuova fatica letteraria di Gambacorta Morizzi Il titolo dell'opera è "Un vestito per Giuseppe"

Palmi, nuova fatica letteraria di Gambacorta Morizzi Il titolo dell'opera è "Un vestito per Giuseppe"
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di Caterina Sorbara

Antonio Gambacorta Morizzi, poliedrico artista palmese, ha al suo attivo, oltre una vasta produzione pittorica, alla preparazione di eventi pittorici, teatrali e musicali; moltissimi riconoscimenti, come per esempio il Premio Roma Città Santa 2006, dell’Accademia dei Dioscuri e il Premio Guglielmo II 2010, per il rilevante impegno artistico, a Monreale.
Ha fondato l’Associazione Culturale Cristiana d’arte e ricerca “Eliopoli” e molti suoi dipinti sono ospitati presso Enti pubblici e privati e grandi tele di soggetto sacro si trovano nella Concattedrale di Palmi, nel Santuario della madonna del Carmine, nella chiesa di Maria SS. Del Soccorso e nella chiesa di Santa Maria degli Angeli a Bagnara Calabra.
Qualche anno fa, ha pubblicato un libro dal titolo: “Il presepe meridionale,arte,storia e tradizione” Edizioni La Piana, un vero e proprio volume di storia dell’arte, ben organizzato sia dal punto di vista scientifico che iconografico, dove i presepi campani, pugliesi, siciliani e calabresi vengono confrontati con una lunga storia di rappresentazioni sacre.
Nel libro, Gambacorta, ha messo insieme il rigore della ricostruzione storica e l’analisi artistica.
Ebbene, adesso l’artista palmese, “ci disturba” con una graziosa storiella, una piccola perla letteraria, dal titolo:”Un vestito per Giuseppe”, per i tipi, Nuove Edizioni Barbaro di Caterina Di Pietro.
Il protagonista della storia è Carlo Maria un bambino calabrese che, grazie ad un premio vinto dalla sua famiglia , ha la fortuna di trascorrere il Natale in America.
L’America, è noto, è incredibilmente bella e lo è ancor di più nel periodo di Natale, per via delle luci, degli addobbi e dei suoni.
L’albergo dove Carlo Maria e la sua famiglia alloggiano è molto grande e si trova di fronte ad una bellissima villa, dallo stile classicheggiante, di un noto stilista.
Un giorno, esattamente, cinque giorni prima di Natale, Carlo Maria insieme al ragazzo dell’hotel, curiosavano intorno alla villa dello stilista, lo videro uscire con in mano una valigia.
Ad un certo punto, lo videro cadere a terra e perdere sangue.
Carlo Maria, invece di scappare, come il suo amico, corre alla villa e vede accanto al corpo un bellissimo drappo viola, fuoriuscito dalla valigia.
Carlo Maria, prende la stoffa e la porta in lavanderia.
Il giorno dopo, i suoi genitori ,lo informano che vicino alla chiesa di Saint John stavano preparando un presepe vivente, inoltre tutti i ragazzi presenti all’Hotel, si stavano attivando per aiutare gli organizzatori.
Finalmente, la vigilia di Natale, viene messo in scena il presepe.
Era una serata davvero magnifica, anche se molto fredda. Ad un certo punte “Giuseppe” tralasciando il copione si toglie la tunica e copre Gesù Bambino, restando però in mutande.
Il pubblico è sgomento,quando Carlo Maria , senza pensarci due volte, prende la stoffa dello stilista e la dono a Giuseppe per coprirsi.
Tutti, compreso il parroco sono felici, ogni cosa torna al suo posto naturale.
Carlo Maria è felice.
Ritornando a casa, porta con se tanti ricordi, belli e brutti.
Al di sopra di tutto, ricorda il vestito viola di San Giuseppe.
Viola come il mare intenso della Calabria, la sua terra e , come il profilo dei monti la sera.
Una storiella, semplice, candida,impreziosita, anche, dai disegni realizzati dallo stesso autore.
Una storia che tutti dovrebbero leggere.