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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 08 DICEMBRE 2024

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Chiusura del Punto Primo Intervento, la “rabbia” dei sindaci di Palmi, Oppido e Scilla Dall'11 al 26 luglio chiudono per colmare la carenza di personale e destinarsi al Pronto Soccorso dell'Ospedale di Polistena. Ultima ora. In questo momento alcuni cittadini stanno protestando a Oppido, davanti l'ospedale per la scelta di chiudere il PPI

Chiusura del Punto Primo Intervento, la “rabbia” dei sindaci di Palmi, Oppido e Scilla Dall'11 al 26 luglio chiudono per colmare la carenza di personale e destinarsi al Pronto Soccorso dell'Ospedale di Polistena. Ultima ora. In questo momento alcuni cittadini stanno protestando a Oppido, davanti l'ospedale per la scelta di chiudere il PPI

Ultima ora. In questo momento alcuni cittadini stanno protestando a Oppido, davanti l’ospedale per la scelta di chiudere il PPI.

Non c’è pace per la sanità nella Piana, la cronica carenza di personale sanitario sta mettendo in ginocchio l’intero apparato ospedaliero dell’Asp di Reggio Calabria nella Piana di Gioia Tauro. Come scrive il sindaco di Palmi Giuseppe Ranuccio in un post social, “La notizia era nell’aria. Il Punto di Primo Intervento di Palmi, così come quelli di Scilla e di Oppido Mamertina, chiude dall’11 al 26 luglio per colmare la carenza di personale registrata all’Ospedale di Polistena”.
Continua il primo cittadino di Palmi, “Prendo atto con rabbia, ma senza rassegnazione, del provvedimento e garantisco massima attenzione sul tema, perché, come ha detto qualcuno, “in Italia non c’è nulla di più definitivo del provvisorio”. Nei prossimi giorni, con gli altri Sindaci del territorio, incontreremo la Commissaria dell’ASP Dott.ssa Lucia Di Furia, sul cui impegno non ho dubbi. Tuttavia, anche il manager più preparato ha bisogno di essere dotata degli strumenti per poter agire”.
E come molte volte noi stessi, come Approdo Calabria abbiamo denunciato, così pure Ranuccio scrive, “La situazione della sanità nella Piana (dai Punti di Primo Intevento, alla diagnostica, dal Pronto Soccorso di Gioia Tauro ai reparti di Polistena) è tragica e non lo scopriamo di certo oggi. Cosa aspetta la Regione ad assumere il personale necessario e riaprire le strutture chiuse? Come si può consentire questo stato di cose?”
È una situazione insostenibile che provoca non solo disagi ma anche seri danni alla salute dei cittadini bisognosi. Conclude il sindaco di Palmi con una provocazione contro la maggioranza del governo regionale, “Evidentemente alla Cittadella regionale ci si ricorda della Piana solo quando occorre creare una discarica o raddoppiare l’inceneritore. Tutto ciò é semplicemente vergognoso e chi non si ribella, o rimane in silenzio, è complice”.
A questo punto un risveglio delle coscienze dovrebbe essere un punto chiaro, fermo e fondamentale per ridurre o quantomeno cercare di porre rimedio in un momento come quello attuale, dove la carenza atavica del personale si sta scontrando fortemente con le esigenze primarie della salute dei cittadini. E senza trascurare pure che l’emergenza Covid nei fatti non è mai terminata, con i contagi che salgono insieme ai ricoveri, con una quotidianità esponenziale.
Si aggiunge al coro di protesta del sindaco Giuseppe Ranuccio, anche il sindaco di Oppido Mamertina Bruno Barillaro con un post social
“Il collegio di Direzione dell’ASP di Reggio Calabria riunitosi oggi ha decretato all’unanimità di chiudere i PPI di Scilla, Oppido e Palmi per trasferire il relativo personale medico presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Polistena. La decisione assunta dal collegio di Direzione avrà effetti dalle ore 8.00 di domani 11 luglio 2022 e per i 15 gg. successivi salvo prorogarsi della criticità.
Apprendiamo con rabbia e preoccupazione questo ennesimo provvedimento che seppure formalmente temporaneo non ci rassicura affatto.
Non è immaginabile né accettabile che tre PPI, già depotenziati con la chiusura notturna, e che servono un ampio circondario di riferimento in cui la popolazione aumenta cospicuamente proprio in questo periodo estivo vengano chiusi per sopperire ad anni di incuria, lassismo e pessima amministrazione commissariale della sanità.
Le ragioni drammaticamente oggettive di garantire il servizio dell’unico P.S. collocato nell’Ospedale di Polistena (col rischio, per di più, che possa trasformarsi in una calca ingovernabile) non possono farci stare zitti e buoni, siamo esasperati, delusi e incazzati neri, si sta giocando con la vita delle persone.
Ci ribelliamo a questo stato di cose in cui non si riesce a vedere alcuna azione programmatica seria ed efficace, ciò non è più sostenibile.
Nei prossimi giorni sarà indetta l’ennesima Conferenza dei Sindaci, l’intesa dovrà essere chiara e inequivocabile per tutti: è ora di dire basta ai campanilismi, alle bigotte spartizioni e alle congiure di bassa lega che, nel corso degli anni, ci hanno condotto in questa drammatica situazione.
O si da inizio ad un percorso serio e virtuoso per salvaguardare la salute dei cittadini della Piana di Gioia Tauro o, letteralmente, si muore!”
Mentre il sindaco di Scilla Pasqualino Ciccone ha convocato una conferenza stampa per oggi pomeriggio.
Attendiamo le risposte del commissario Asp Reggio Calabria Lucia Di Furia.
(GiLar)