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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 01 MAGGIO 2024

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Palmi, finisce di nuovo in manette l’ex assessore Giuseppe Isola. L’accusa è tentata concussione Isola era finito in carcere a novembre con la stessa accusa, quindi posto ai domiciliari su istanza dei difensori. Ora una nuova indagine ha fatto scattare nuovamente le manette

Palmi, finisce di nuovo in manette l’ex assessore Giuseppe Isola. L’accusa è tentata concussione Isola era finito in carcere a novembre con la stessa accusa, quindi posto ai domiciliari su istanza dei difensori. Ora una nuova indagine ha fatto scattare nuovamente le manette
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Nella serata di ieri, 19 gennaio 2015, personale della Polizia Locale di Palmi ha tratto in arresto, in esecuzione di una nuova Ordinanza di Custodia Cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari Dr.Giulio DE GREGORIO su richiesta della Procura della Repubblica di Palmi diretta dal Procuratore Aggiunto Dr.Emanuele CRESCENTI, Giuseppe ISOLA, classe ’67, già Assessore presso il Comune di Palmi con delega all’Ambiente, Attività Produttive e Società Partecipate, per il reato di tentata concussione (punito dagli artt.81, 56 e 317 c.p.) in danno dell’Associazione FULL FORMING il cui Presidente è la Dott.ssa Ottavia Silvana MORGANTE. L’ex Assessore ISOLA è stato prelevato presso l’abitazione dei genitori ove si trovava ristretto in regime di arresti domiciliari a seguito del pronunciamento del Tribunale della Libertà di Reggio Calabria che, nel mese di dicembre scorso, aveva modificato la misura cautelare della custodia in carcere applicata in relazione alla tentata concussione ai danni dell’Associazione Leonida, sostituendola con quella più tenue degli arresti domiciliari. Le attività d’indagine, svolte dai Sostituti Procuratori Dr.Salvatore DOLCE e Dr.Enzo BUCARELLI coadiuvati dalla Polizia Locale di Palmi, non si erano concluse dopo l’arresto di ISOLA e della sua compagna, ma erano ovviamente proseguite incessantemente approfondendo a 360° l’attività posta in essere dall’ex amministratore durante i suoi mandati. Proprio in tale contesto erano emerse numerose analogie con fatti verificatisi tra il 2008 ed il 2014 che avevano riguardato l’Associazione FULL FORMING, operante nel ramo della formazione ed assegnataria, nel novembre 2008, di un bene immobile confiscato sito nella via Concordato concessole in comodato d’uso. Le indagini, svolte con la fattiva cooperazione delle vittime, hanno consentito di delineare nettamente il modus operandi. Anche in questo caso l’ISOLA Giuseppe si era avvicinato alla FULL FORMING in forza di pregressi rapporti di conoscenza personale con la Presidente Prof.ssa MORGANTE, ne aveva carpito la fiducia, aveva speso le sue influenze istituzionali facendole credere di averla fortemente aiutata, si era prodigato il più possibile per velocizzare le procedure burocratiche di assegnazione del bene evidenziando ai soci dell’Associazione tutte le sue capacità e possibilità di “dirigere” la macchina burocratica, poi aveva iniziato a far divenire la sua presenza sempre più invadente. Nel giugno del 2010 la FULL FORMING e la P.P.M. S.p.A., in convenzione, avevano redatto un progetto per la formazione continua dei lavoratori delle piccole e medie imprese e per le grandi imprese da realizzare con il contributo del fondo sociale europeo 2007/2013, a seguito di un bando pubblicato dalla Regione Calabria, per un valore di circa € 100.000,00. In quel frangente l’ISOLA, la cui presenza era divenuta ormai costante presso la sede dell’Associazione, aveva iniziato a portare personalmente diversi curricula, tra cui quello della GENTILUOMO Chiara, sponsorizzandoli caldamente e chiedendo che venissero tenuti fortemente in considerazione, accompagnandoli con la frase “ricordatevi di me!”. L’epilogo tra il giugno e luglio del 2010 quando l’ISOLA Giuseppe, giunto alla sede dell’Associazione e molto irritato con i soci MORGANTE e QUATTRONE, rispettivamente Presidente e Vice Presidente dell’Associazione, per le mancate risposte, li aggrediva verbalmente avanzando loro una esplicita ed inequivoca richiesta di denaro in cambio dei favori che egli avrebbe fatto loro nella qualità di amministratore comunale… “non m’interessa tuttu u restu e sti chiacchieri, m’aviti a diri chi nc’è pe mia”, e accompagnava questa richiesta sbattendo ripetutamente e con violenza le nocche della mano sul tavolo e tenendo la mano aperta…..”. A tale richiesta i soci della FULL FORMING avevano opposto un netto rifiuto e l’ISOLA si era congedato da loro minacciandoli di fargliela pagare. Il progetto con la P.P.M. S.p.A. non veniva poi ammesso a finanziamento e la FULL FORMING non realizzava quasi nulla fino al primo semestre 2011. Nel frattempo cadeva la precedente Amministrazione e si giungeva al maggio/giugno 2012, quando Giuseppe ISOLA veniva rieletto quale consigliere dell’attuale maggioranza. Pochi mesi dopo l’insediamento arrivava una richiesta della Provincia diretta al Sindaco con la quale quell’ente chiedeva la compatibilità della gestione del bene confiscato con lo svolgimento di corsi liberi (26 luglio 2012). Quella nota diveniva per ISOLA Giuseppe il pretesto per imbastire un imponente attività ritorsiva nei confronti della FULL FORMING, sollecitando l’avvio di una inchiesta sulla gestione del bene, facendosi anche promotore in tal senso di una sottoscrizione tra i consiglieri comunali tesa a chiedere, alla Commissione Consiliare, una indagine accurata sull’Associazione. La terza Commissione Consiliare Comunale, investita quindi dal compito di effettuare le verifiche in ordine alla gestione dell’immobile dava mandato al Comando di Polizia Locale di eseguire accertamenti sull’utilizzo del bene da parte dell’Associazione FULL FORMING, accertamenti che si concludevano con una relazione consegnata nel novembre 2012 nella quale si suggeriva di chiedere un parere alla Prefettura ed all’Agenzia per i Beni Confiscati sulla compatibilità dell’attività formativa “libera” con la gestione del bene confiscato. La Giunta Comunale però, non interloquiva con altri organi istituzionali, e con Deliberazione n.134 del 20 novembre 2012, decideva di revocare l’assegnazione in comodato d’uso gratuito dell’immobile, dando mandato al Responsabile dell’area urbanistica di porre in essere tutti gli atti necessari affinché l’Ente rientrasse in possesso del bene nel più breve tempo possibile. Con successiva Ordinanza del 02 gennaio 2013 il Capo Area Urbanistica del Comune di Palmi, Arch.Giuseppe GEROCARNI, ingiungeva quindi alla Signora Ottavia Silvana MORGANTE, Presidente dell’Associazione Full Forming, di lasciare libero l’immobile de quo entro il 10 gennaio 2013, con l’avviso che in caso di inottemperanza, l’Ente avrebbe provveduto allo sgombero coattivo. Il provvedimento veniva comunicato all’Associazione interessata, la quale provvedeva ad impugnarlo al T.A.R. di Reggio Calabria che, con pronuncia n.31/2013, prima accoglieva la richiesta di sospensiva dell’Ordinanza nr.1/2013, ritenendo sussistente per la ricorrente un pregiudizio grave ed irreparabile durante il tempo necessario a giungere alla decisione sul ricorso, poi entrava nel merito nel dicembre 2013, con Sentenza n.64/2014 pubblicata nel 2014, con la quale dava ragione alla parte ricorrente a causa delle palesi violazioni delle norme sulla partecipazione al procedimento amministrativo, evidenziando che la fretta nel concludere lo “sfratto” aveva leso i diritti della parte ricorrente e che l’apparato burocratico dell’ente aveva commesso una sequela di errori palesi e di violazioni procedurali. Ovviamente le indagini proseguiranno per valutare eventuali posizioni che dovessero aver favorito tali azioni. Come disposto nel provvedimento cautelare l’ex Assessore ISOLA, dopo le formalità di rito, è stato associato presso Casa Circondariale di Palmi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che procederà, nei prossimi giorni, all’interrogatorio di garanzia.