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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 30 APRILE 2024

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Palmi, ancora un libro per il maestro Salvatore Idà L’opera viene dedicata alla moglie ed al figlio prematuramente scomparso

Palmi, ancora un libro per il maestro Salvatore Idà L’opera viene dedicata alla moglie ed al figlio prematuramente scomparso
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di Sigfrido Parrello

PALMI – “Il Maestro Salvatore Idà rappresenta una fondamentale risorsa culturale e di conoscenza della Città e del territorio capace di rendere godibile la miniera di informazioni storiche acquisite in anni di studio e di riflessione e presentate in accattivanti versi”. Questo il primo commento del sindaco di Palmi Giovanni Barone nel ricevere dalle mani dell’illustre concittadino l’ultima sua faticosa opera “La Calabria nell’antichità” (YOUCANPRINT Self-Publishing Tricase-LE).

Il Maestro Salvatore Idà non è nuovo a queste performance letterarie avendo già pubblicato “Calabria Antica” saggio sulla Calabria in due volumi sulla storia della nostra terra in versi dialettali e “Saggio di storia patria” su aneddoti ed avvenimenti del territorio. Ed ancora i libretti di due opere liriche dallo stesso composte  “Donna Canfora” ed “Il Vangelo”, perchè il nostro autore è un artista a tutto tondo: musicista (fondatore della nota casa discografica Said Records), arrangiatore, compositore, pittore.

Quest’ultima fatica letteraria si presenta come un volume importante di oltre 450 pagine con una interessante prefazione, colta ed articolata, del Prof. Pellegrino Mancini e diviso in 12 capitoli costituiti da 250 composizioni per oltre 10.000 versi in rimain italiano. Molto legato anche ai valori familiari dedica l’opera alla moglie ed al figlio prematuramente scomparso ed utilizza in copertina una foto della Città della figlia Loredana appassionata fotografa.

Un passo della presentazione delinea l’opera meglio di qualunque altro commento: “Un impegno costante, talora insonne, poichè la ricerca non ha orari riesce a farti sobbalzare, anche per un semplice appunto, in piena notte, poichè la nota bibliografica o la particolarità sintattica o lessicale nonchè l’aneddoto che si vuol riportare, possono essere delle meteore di passaggio nella mente da trattenere per la coda e poi farne espressione artistica in questo meraviglioso viaggio nel passato che ricostruisce prima nella sua mente poi nelle sue pagine, quegli scenari che la moderna computer grafica dei documentari storici multimediali ricostruisce visivamente su luminosi schermi… ma che Salvatore Idà eguaglia, se non supera addirittura, con descrizioni intense”. Storie e personaggi di Palmi e del comprensorio trattati nella evoluzione di secoli e millenni con incredibile freschezza e capacità descrittiva.

“Chissà che il nostro artista non riesca a delineare in versi anche la figura di un illustre concittadino palmese da poco scomparso, il decano dei giornalisti calabresi Prof. Giuseppe Parrello che, come Idà, tanto a scritto e descritto della nostra terra” – conclude Barone -.