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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 08 MAGGIO 2024

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Palermo, la regista Nella Condorelli dà il via alle riprese della sua nuova opera cinematografica

Palermo, la regista Nella Condorelli dà il via alle riprese della sua nuova opera cinematografica

“1893. L’inchiesta”, un film-documentario sui fasci siciliani

di ROBERTA STRANO

Palermo, la regista Nella Condorelli dà il via alle riprese della sua nuova opera cinematografica

“1893. L’inchiesta”, un film-documentario sui fasci siciliani

 

di Roberta Strano

 

 

A Palazzo Adriano, a Palermo, in questi giorni, la regista e documentarista Nella Condorelli ha iniziato a girare Un film sul Movimento dei fasci siciliani, dal titolo, «1893.L’inchiesta». Più che film può essere definito un vero e proprio documentario dedicato a una pagina dimenticata della storia italiana: la protesta del movimento dei Fasci Siciliani dei Lavoratori che, tra il 1891 ed il 1894, scosse l’opinione pubblica nazionale ed europea.
Fulcro dell’opera è l’inchiesta giornalistica sul movimento dei Fasci dei lavoratori realizzata nel 1893 da Adolfo Rossi, inviato di punta del quotidiano romano La Tribuna. Viaggiando per mezza Sicilia a dorso di mulo, Rossi scoprì che i Fasci erano centinaia, diffusi su tutto il territorio regionale, visitò le sedi, raccogliendo la voce dei contadini e degli zolfatari in lotta. Il giornalista ha avuto il merito di informare le cronache di un sollevamento rivoluzionario – la prima rivolta sociale dell’Italia unita, repressa nel sangue – in cui le donne sorprendentemente erano a migliaia ad animare il cuore del movimento ed egli ne rimase sconvolto e affascinato.
«Non immaginavo di trovare rozze contadine esprimersi con tale proprietà», scrive in una cronaca del 16 ottobre 1893, citata anche ne La corda pazza di Sciascia che vi rievoca lo sfruttamento e le rivendicazioni popolari.
Il documentario uscirà nel 2014, in occasione del 120esimo anniversario della vicenda.
La regista per il film si è avvalsa della collaborazione di numerosi e validi collaboratori come, il pittore e illustratore siciliano Nico Bonomolo, del fotografo Vincenzo Condorelli (Aic), mentre Federico Price Bruno e il mulo Giovanni prestano le loro sagome al giornalista Adolfo Rossi. La colonna sonora originale è di Gioacchino Balistrieri e il Montaggio di Giuseppe Tornatore.