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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 07 MAGGIO 2024

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P4, Letta ai magistrati: ‘Bisignani amico, forse mi parlo’ dell’inchiesta’

P4, Letta ai magistrati: ‘Bisignani amico, forse mi parlo’ dell’inchiesta’

‘Mai festeggiato per nuovo giudice Consulta, sono stato testimone di nozze assieme a Dini’

P4, Letta ai magistrati: ‘Bisignani amico, forse mi parlo’ dell’inchiesta’

‘Mai festeggiato per nuovo giudice Consulta, sono stato testimone di nozze assieme a Dini’

 

(ANSA) MILANO –  Il rapporto tra il sottosegretario Gianni Letta e l’uomo d’affari Luigi Bisignani è uno dei temi ricorrenti dell’inchiesta della procura di Napoli sulla cosiddetta P4 e innumerevoli sono i riferimenti emersi dagli interrogatori dei testimoni e dalle intercettazioni telefoniche. Se ne parla a proposito di nomine ai vertici dei servizi segreti, per quanto riguarda le scelte adottate dalla Rai e la gestione di un’azienda come la Finmeccanica. Ma è stato lo stesso Letta, in una deposizione resa il 23 febbraio scorso ai pm Henry John Woodcock e Francesco Curcio, ad ammettere tale legame escludendo tuttavia ogni ipotesi di illecito. Un legame mai nascosto visto che il sottosegretario, insieme con l’ex premier Lamberto Dini, è stato testimone di nozze di Bisignani. “Bisignani è persona estroversa, brillante e ben informata, ed è possibile che qualche volta dica più di quel che sà”, riferisce ai pm. “Con Bisignani intrattengo rapporti di amicizia che io gestisco in modo istituzionale e corretto come ogni altro. E’ amico di tutti, Bisignani è l’uomo più conosciuto che io conosca. Bisignani è uomo di relazioni”.

I magistrati, sulla base di alcune intercettazioni in loro possesso, chiedono al sottosegretario chiarimenti intorno alla conoscenza da parte di Bisignani di informazioni riservate su indagini in corso. “Non escludo – risponde Letta – che Bisignani mi abbia potuto dire che era oggetto di attenzioni da parte dell’autorità giudiziaria: sicuramente non mi ha detto che era intercettato e che era Woodcock che lo intercettava. Posso aver detto a Bisignani di non parlare troppo al telefono, visto che lui è piuttosto facondo”. Poi si sofferma sulla “genesi” del rapporto con l’ex giornalista: “Ho conosciuto Bisignani quarant’anni fa, dal momento che il padre era molto amico del mio direttore del Tempo Angiolillo, poi ho conosciuto la madre, poi il fratello Giovanni e poi anche Luigi che cominciò a fare il giornalista con Libero Palmieri che aveva iniziato anche me al giornalismo; poi fece carriera e diventò caporedattore dell’Ansa di Roma; Bisignani fu portavoce e addetto stampa di Stammati; io sono stato testimone di nozze, unitamente a Dini, di Luigi Bisignani”. I magistrati insistono su un’altra vicenda emersa da una conversazione intercettata, ovvero la presunta partecipazione a una cena con Bisignani e a un componente neoeletto della Consulta. ‘Non ho mai cenato con Bisignani e il procuratore generale di Roma, tanto meno per festeggiare il nuovo giudice della Corte Costituzionale Lattanzi, che ho conosciuto solo al Quirinale al momento del giuramento”, ha tagliato corto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Anche uno dei legali di Bisignani, parlando oggi con i giornalisti al termine dell’interrogatorio di garanzia davanti al gip, ha chiarito i retroscena di un incontro. Bisignani avrebbe conversato col sottosegretario una volta dopo che ‘Il Fatto Quotidiano’ aveva dato la notizia relativa a una presunta indagine su Letta. “E poiché Bisignani lavorava per una società che stampava ‘Il Fatto’ fu tutt’uno parlarne con Letta”, ha detto l’avvocato Giampiero Pirolo. “Le vicende delle quali parla Bisignani – ha aggiunto il penalista – erano già note e se ne parlava da tempo sui giornali”. Sulla vicinanza tra Letta e Bisignani si registra anche la testimonianza di Lorenzo Borgogni, direttore delle relazioni esterne di Finmeccanica. “Bisignani si muoveva e veniva individuato come l’uomo di Letta”, ha affermato Borgogni. “Credo che il grande potere del Bisignani – ha aggiunto – scaturisca dal suo forte legame con Gianni Letta”.

AD FERROVIE MORETTI INDAGATO PER FAVOREGGIAMENTO – L’amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato Mauro Moretti risulta indagato nell’indagine sulla P4. L’iscrizione nel registro degli indagati é riportata nella richiesta di arresto (per Bisignani) dei pubblici ministeri Francesco Curcio e Henry John Woodcock, che gli constestano il reato di favoreggiamento personale (art 378 cp).

GARIMBERTI, TROPPO FANGO, RAI NE ESCA PULITA – “Troppi schizzi di fango, compresi quelli che ci ha tirato addosso l’ex direttore generale. Voglio che la Rai sia trasparente e ne esca pulita. In che modo sarà valutato e discusso nelle sedi opportune”. Lo ha detto il presidente della Rai Paolo Garimberti, riferendosi all’inchiesta sulla P4, a margine della presentazione dei palinsesti autunnali della tv pubblica.

PM, DA ENI 100MILA EURO ANNO A DAGOSPIA PER PUBBLICITA’ – Attraverso Luigi Bisignani il sito ‘Dagospia’ ha ottenuto pubblicita’ per centomila euro all’anno. Lo scrivono i pm di Napoli Francesco Curcio ed Henry John Woodcock nella richiesta di applicazione delle misure cautelari nei confronti dello stesso Bisignani, del parlamentare del Pdl Alfonso Papa e di altre 4 persone. La circostanza emerge nel paragrafo in cui Papa e Bisignani parlano della cena di Vietti con ”quattro avvenenti ragazze”. Una notizia che viene ”proposta e presentata al Bisignani per Dagospia – scrivono i pm – e cio’ a conferma della cogestione occulta da parte del Bisignani medesimo del noto sito scandalistico, al quale lo stesso Bisignani, come lui stesso ha ammesso, ha fatto ottenere dall’Eni pubblicita’ per oltre 100mila euro all’anno”.

MASI A PM,CON BISIGNANI SONDAVO CLIMA POLITICO SU SANTORO – L’ex direttore generale della Rai Mauro Masi si rivolse a Luigi Bisignani per ”sondare il clima politico e l’aria del Cda della Rai” sul licenziamento di Santoro. E’ lo stesso Masi a riferirlo ai pm che indagano sulla cosiddetta P4 e il cui verbale e’ inserito nella richiesta di misure cautelari avanzate dai magistrati della procura. Masi spiega in particolare i motivi per i quali ”mi sono fatto scrivere – afferma – la lettera di licenziamento di Santoro da Bisignani” ”Per dirla ancora piu’ chiaramente – spiega Masi – io ho utilizzato e utilizzo Bisignani per avere una idea delle reali opinioni di Letta con il quale io ho un rapporto formale e che invece Bisignani conosce bene. Non escludo di aver chiesto a Bisignani di sondare l’opinione di Letta in ordine al licenziamento di Santoro, il governo non mi ha dato alcun segnale, ho ragionato, in questo caso come sempre, con la mia testa, perche’ Santoro aveva offeso me e non il governo. Io ritenevo di doverlo licenziare. Confermo di aver criticato Saviano a causa di una serie di interviste rilasciate ai giornali dal suddetto, in particolare riferite alle spese che, a dire di Saviano, aveva strumentalmente contenuto e lesinato per mettergli ‘il bastone tra le ruote’, cosa assolutamente non vera”.

MASS MEDIA: PM, L’INFLUENZA DI BISIGNANI SULLA RAI – I rapporti di Luigi Bisignani con i mass media ”costituiscono uno dei punti di rilievo che caratterizzano l’attivita’ del sodalizio”. Lo scrivono i pm Henry John Woodcock e Francesco Curcio in un paragrafo della richiesta di misura cautelare nell’ambito dell’inchiesta sulla P4. ”Se per le notizie scandalistiche viene utilizzato Dagospia dal gruppo Papa-Bisignani, i rapporti con la Rai costituiscono un momento rilevante nella strategia mediatica del gruppo”. Nella richiesta i pm riportano il verbale delle dichiarazioni rese dall’ex direttore generale della Rai Mauro Masi definendole ”sintomatiche del potere di incidenza e condizionamento esercitato da Bisignani sull’azienda che gestisce il servizio pubblico di informazione radiotelevisiva”. Masi ha spiegato ai magistrati di aver conosciuto Bisignani nel 1995 quando era portavoce di Dini e di aver incontrato lui e il parlamentare del Pdl Alfonso Papa ”tre o quattro anni fa”. Piu’ volte Masi risponde ai pm chiarendo il contenuto di alcune intercettazioni di telefonate con Bisignani. ”Nella conversazione in esame faccio riferimento alla posizione che riguardava Gianni Minoli, che come dico mi era stata segnalata anche da Gianni Letta; in particolare con Bisignani si parlava della nomina di Minoli come responsabile delle attivita’ della Rai per la celebrazione dei 150 anni dell’Unita’ d’Italia; Minoli mi veniva segnalato quotidianamente anche da Amato che e’ il presidente del comitato dei garanti delle celebrazioni dei 150 anni dell’Unita’. Nella sintesi della conversazione si dice e si parla di ‘fregare’ Ruffini nel senso che Ruffini non voleva ospitare sulla seconda serata di Rai Tre la trasmissione di Minoli, di fatto poi e’ accaduto il contrario, nel senso che ha avuto ragione Ruffini e continua ad andare in onda in seconda serata su Rai Tre ‘Parla con me’ della Dandini. Dunque cio’ che ci diciamo con Bisignani nella conversazione non e’ accaduto rispetto a quello che riguarda Ruffini. Il Massimo a cui si fa riferimento e’ Massimo Liofredi che proteggeva la Setta che io non volevo; la ‘lei’ cui si fa riferimento e’ la Setta.
Effettivamente nelle conversazioni io dico a Bisignani di informare di tali questioni il dott. Letta e cio’ perche’ Bisignani e’ sicuramente piu’ legato a Letta di quanto lo sia io. Bisignani per la verita’ insieme a tanti altri mi ha chiesto la cortesia di far lavorare Monica Setta, ma io non l’ho ‘rinnovata’ perche’ fa una televisione che non mi piace. Per la Setta mi hanno chiamato esponenti di tutto l’arco costituzionale…”. Si fa poi riferimento a un’altra telefonata: ”io chiesi a Bisignani di mettermi in contatto con Capezzone sapendo che avevano buoni rapporti…anche per Anna La Rosa mi ha telefonato tutto l’arco politico istituzionale, ritengo compreso Bisignani, sponsorizzando la La Rosa ai servizi parlamentari; anche per Anna La Rosa, come per la Setta, io ero contrario”. Masi commenta poi un’altra conversazione intercettata. Masi spiega di aver chiesto a Bisignani di informarsi presso Letta su ”quale fosse l’atteggiamento della politica su talune questioni inerenti alle nomine Rai (riferite al digitale); ribadisco che chiedevo a Bisignani di parlare con Letta perche’ i due avevano un rapporto piu’ diretto e piu’ personale…insomma ho sempre utilizzato Bisignani per sondare il clima politico riferito in particolare al dott. Letta e ad altri personaggi politici e cio’ in termine di consiglio”.
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