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TAURIANOVA (RC), SABATO 27 APRILE 2024

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Ospedale unico:grande successo la raccolta firme promossa dall’Api di Taurianova

Ospedale unico:grande successo la raccolta firme promossa dall’Api di Taurianova

Ha registrato un grande successo e una forte partecipazione popolare (oltre 600 firme raccolte frazioni escluse) l’iniziativa messa in campo da Alleanza per l’Italia della provincia di Reggio. Il partito di Rutelli, infatti, ha promosso una raccolta di firme a favore della realizzazione dell’ospedale unico della Piana di Gioia Tauro.

FRANCESCO FALLETI

Ospedale unico:grande successo la raccolta firme promossa dall’Api di Taurianova

Ha registrato un grande successo e una forte partecipazione popolare (oltre 600 firme raccolte frazioni escluse) l’iniziativa messa in campo da Alleanza per l’Italia della provincia di Reggio. Il partito di Rutelli, infatti, ha promosso una raccolta di firme a favore della realizzazione dell’ospedale unico della Piana di Gioia Tauro.

FRANCESCO FALLETI

 

Ha registrato un grande successo e una forte partecipazione popolare (oltre 600 firme raccolte frazioni escluse) l’iniziativa messa in campo da Alleanza per l’Italia della provincia di Reggio. Il partito di Rutelli, infatti, ha promosso una raccolta di firme a favore della realizzazione dell’ospedale unico della Piana di Gioia Tauro. Quella di oggi, che si è svolta a Taurianova su iniziativa del partito locale, è la prima mobilitazione in tal senso. Altre analoghe si terranno infatti nelle prossime settimane in altri importanti centri di questo comprensorio come ad esempio Rizziconi.

La raccolta di firme – spiega il segretario provinciale dell’API Sergio Laganà – vuol essere “un modo per richiamare l’attenzione sulla necessità di riattivare il procedimento, ingiustificatamente bloccato, per la realizzazione del presidio unico di questa parte del nostro territorio. La Piana ha bisogno di un ospedale che sia davvero efficiente e che garantisca il diritto, costituzionalmente tutelato, alla salute dei cittadini. Un ospedale dotato di adeguato personale, di professionalità di alto livello e delle tecnologie mediche che occorrono per far fronte adeguatamente a situazioni di emergenza e per curare patologie gravi. Una miriade di piccole strutture sanitarie fatiscenti – dice ancora il segretario -, se queste non sono in grado di fornire servizi adeguati e soprattutto di salvare vite umane, non serve a nulla. Anzi, corre solo il rischio di arrecare danni e di procurare un’emorragia di denaro pubblico che, oggi, per le condizioni in cui versa la sanità in Calabria, non possiamo più permetterci”.

Al termine della manifestazione di Taurianova, Sergio Laganà, accompagnato da alcuni esponenti locali di Alleanza per l’Italia, si è recato nei luoghi colpiti dall’alluvione che, nei giorni scorsi, ha messo in ginocchio la Piana. “La situazione che abbiamo trovato – racconta il segretario – è gravissima: anzi, non esiterei a definirla sconvolgente. Il dissesto idrogeologico procurato in Calabria da anni e anni di malagestione e di incuria del territorio ha reso questa nostra regione una delle più a rischio d’Italia. Ci sono intere famiglie che hanno perso le loro abitazioni e hanno visto distrutto tutto ciò che apparteneva loro. Chiediamo alla Regione un intervento immediato affinchè sostenga questi cittadini che si ritrovano in condizioni di disagio estremo e che, a questo punto, anche sotto il profilo economico devono fare i conti con enormi difficoltà, dovendo onorare mutui e prestiti per beni ormai periti. E’ necessario un intervento a sostegno di questi nuclei familiari – sostiene ancora Laganà – per sospendere, almeno per un periodo di un anno, il pagamento di queste somme. Quanto poi al torrente Budello, la cui esondazione ha causato questa apocalisse – conclude il segretario provinciale dell’API – bisogna capire se si trattava solo di acqua piovana, oppure se la rottura degli argini, come sembra, ha riversato per le strade materiale di risulta e liquami abusivamente sversati nell’alveo del torrente. Su questo chiediamo che sia le autorità competenti, sia la magistratura facciano chiarezza al più presto”.