Ospedale di Locri: Tante parole ma sempre più disservizi «Il sindaco di Locri: La situazione è sempre più critica. Il reparto di Ortopedia al collasso ne è un esempio. Non possiamo far finta e dobbiamo continuare a denunciare»
Riceviamo e pubblichiamo:
La grave situazione in cui versa l’Ospedale della Locride è rappresentata dalle drammatica agonia del reparto di Ortopedia. Lo afferma il primo cittadino di Locri Giovanni Calabrese che, pur avendo sostenuto gli ultimi interventi del Governo sul tema Sanità, non intravede sviluppi e concretezza sul nosocomio locrese, lui che insieme all’Amministrazione comunale da anni lotta a difesa della sanità e dell’ospedale. Lo denuncia il primo cittadino facendo, in particolare, riferimento alla drammatica e, purtroppo, non isolata ma periodica, emergenza che incombe sul reparto di ortopedia. Infatti per mancanza di personale medico il reparto funziona a singhiozzo e dal prossimi lunedì rischia di rimanere chiuso per sempre per la presenza di un solo mendico h 24. «Questi sono gli assurdi orari del reparto che sembra osservare turni di chiusura e apertura come se fosse una banale attività commerciale di vendita di scarpe» – chiosa Calabrese furibondo. Dopo alcune verifiche, sembrerebbe che- questi saranno gli orari: “Chiuso sempre dalle 20.00 alle 08.00; Chiuso oggi, vigilia di ferragosto, dalle 14.00 alle 20. 00; – Chiuso venerdì 16 agosto dalle 14.00 alle 20.00; Da lunedì 19 agosto, probabilmente, chiuso DEFINITIVAMENTE per la presenza di un solo medico”.
Assurdo ma vero e farne le spese solo ed esclusivamente gli utenti. «Non sono bastate le ingiuste morti e casi di malasanità? È necessario sempre attendere il dramma affinché si possa muovere qualcuno?» – si domandano il sindaco e i suoi amministratori.
È notizia che un’anziana signora, con frattura al femore, dopo aver trascorso la notte al Pronto soccorso, è ricoverata da ieri mattina, appunto, presso il morente reparto di Ortopedia dell’ospedale “civile” di Locri.
La sfortunata signora a causa di assenza di medici, ortopedici e anestesisti – riferiscono al primo cittadino- non potrà essere operata prima di martedì 20 agosto!! «Assurdo e vergognoso- replica Calabrese- e se, malauguratamente, la signora dovesse morire prima di tale data, i vertici dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria e dell’Ospedale, la Regione Calabria e il Ministero della Salute, dovranno rispondere del reato di associazione a delinquere e concorso in omicidio doloso». Intanto apprendiamo della notizia del blitz dei Nas al nosocomio di contrada Verga.
«Questo – chiosa amaramente il sindaco- è il risultato di una sanità pubblica “volutamente” senza regole e organizzazione che si è letteralmente disintegrata.
E’ evidente purtroppo che anche i commissari chiamati a gestire l’Asp dopo lo scioglimento per infiltrazione mafiosa siano rimasti vittima e quindi stiano avallando la nota della strategia dell’indebolimento dell’ospedale della Locride per anni portata avanti da commissari vari al servizio della politica. Pur apprezzando gli sforzi quotidiani del dott. Sergio Raimondo, delegato dai commissari alla risoluzione delle criticità dell’ospedale di Locri, appare evidente che le criticità continuano a essere serie e tante».
«La situazione – prosegue il sindaco della città locrese- è insostenibile in tutti i reparti. Il personale è al collasso e le attrezzature scarseggiano. Purtroppo disagi e conseguenze ricadono tutte quotidianamente sui poveri sfortunati utenti. La situazione della sanità in Calabria è pessima e a Locri è assurda e drammatica.
In tutto ciò abbiamo interloquito negli ultimi cinque anni con i vertici politici nazionale e regionali, da Scopelliti a Oliverio, da Gentiloni a Conte, dalla Lorenzin alla Grillo, da Scura a Cotticelli.
Tutti hanno promesso soluzioni, ma nessuno è stato in grado di risolvere le problematiche e criticità denunciate senza se e senza ma. Abbiamo dedicato tempo, promosso iniziative e ottenuto poco.
Non intendiamo però arrenderci. Chi pensa di stancarci fino a portarci per sfinimento fino alla chiusura dell’ospedale deve sapere che non abbasseremo la guardia. Se nelle prossime ore non si risolverà il caso ortopedia verrà presentato un nuovo e ulteriore esposto alla Procura della Repubblica di Locri.
E se le risposte tarderanno come sembra ad arrivare chiederemo ai cittadini di sostenerci in un altro “sanità day” che dovrà chiamare a raccolta tutta la Locride che pretende un ospedale funzionante. «Stanchi, sfiniti, avviliti, ma non molliamo – l’Amministrazione comunale non si arrende e invita i cittadini a non rassegnarsi perché di mezzo c’è la salute e la vita di tutti noi».