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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 01 MAGGIO 2024

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Ospedale della Piana, M5S invia una lettera alla Regione Vengono segnalati grossi problemi riguardo al suolo su cui dovrebbe sorgere la struttura

Ospedale della Piana, M5S invia una lettera alla Regione Vengono segnalati grossi problemi riguardo al suolo su cui dovrebbe sorgere la struttura
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Con una lettera inviata a Domenico Pallaria, dg del dipartimento Lavori
pubblici della Regione Calabria, i parlamentari M5s Dalila Nesci, Nicola
Morra, Federica Dieni e Paolo Parentela segnalano grossi problemi riguardo
al suolo su cui dovrebbe sorgere l’ospedale nuovo della Piana di Gioia
Tauro. «A pagina 4 della sua relazione alla Prefettura di Reggio Calabria –
scrivono a Pallaria i parlamentari Cinque stelle – si legge che la
conferenza dei sindaci comunicava al Commissario pro tempore, dott.
Vincenzo Spaziante, di aderire alla scelta dell’attuale sito. Il
riferimento è a un incontro del 7 agosto 2008, mancante delle firme dei
sindaci espressamente menzionati». «L’unica firma apposta – precisano i
parlamentari – è quella del sindaco di Santa Eufemia di Aspromonte». In
altri termini, secondo i parlamentari Cinque stelle quella conferenza dei
sindaci non sarebbe avvenuta, pur se acquisita agli atti. Altro appunto a
Pallaria riguarda, poi, l’esito del controllo preventivo della Corte dei
conti. I parlamentari M5s precisano: «La Sezione regionale per la Calabria
ricusò il visto e la registrazione all’ordinanza del Commissario delegato,
disponente l’acquisizione del suolo. Nonostante le contestazioni ricevute,
la Regione Calabria decise di acquistare i terreni a un prezzo più basso di
quello indicato dall’Agenzia del territorio e senza prove sulla continuità
della proprietà in capo alla Provincia di Reggio Calabria».

Nesci, Morra, Dieni e Parentela, che a Pallaria chiedono l’adozione dei
provvedimenti necessaria, concludono: «Bisogna tutelare la salute dei
cittadini nel rispetto delle regole. Tutte le istituzioni coinvolte, dai
ministeri alla Regione Calabria, devono far emergere la verità sulla
vicenda, che rischia di condurre la sanità calabrese nell’ennesima spirale
dell’irrisolto, a discapito dei più deboli».