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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 16 APRILE 2024

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«Ora l’Amministrazione comunale dica tutta la verità sul pozzo di Schiavonea” "Si rendano pubbliche le analisi e gli attestati di potabilità dell’acqua»

«Ora l’Amministrazione comunale dica tutta la verità sul pozzo di Schiavonea” "Si rendano pubbliche le analisi e gli attestati di potabilità dell’acqua»

Ci mettiamo alle spalle un’altra estate carica di populismo e di slogan che purtroppo non hanno prodotto un bel nulla. Anzi, hanno fomentato solo quel malessere ormai dilagante che avvolge la città di Corigliano-Rossano. Una città senza prospettive dove rimangono i problemi di sempre che, purtroppo, vengono peggiorati e portati all’esasperazione da un’Amministrazione comunale che sta mostrando tutto e per intero il peggio di sé. E siamo solo all’inizio di quello che si prospetta essere un incubo profondo.

Carenza idrica. L’apoteosi dell’incapacità politica e amministrativa l’abbiamo subita in modo impassibile sulla gestione dell’acqua. Quest’anno abbiamo toccato ogni record in negativo. E non si venga a dire che è colpa della Sorical. Sì, il sistema idrico regionale fa acqua da tutte le parti (in tutti i sensi), ma nel mal comune noi siamo stati i peggiori in tutti i sensi. L’acqua è mancata dappertutto nel territorio della Sibaritide ma i disagi che si sono registrati a Corigliano-Rossano sono abissali. E questo perché, ancora una volta, le scelte adottate dall’Amministrazione e dagli Uffici comunali sono state spinte oltre il limite della legalità. Abbiamo lasciato per più giorni e per giornate intere cittadini senza acqua nelle case. Anche se il limite della strafottenza amministrativa, del pressapochismo, dell’incapacità politica e di governo ha avuto il suo picco con la vicenda del nuovo pozzo di Via Vieste a Schiavonea. Una nuova infrastruttura che è stata “venduta” ai cittadini come chissà quale opera ingegneristica innovativa, come chissà quale soluzione rivoluzionaria. Vai a scoprire, poi, che nei rubinetti delle case del borgo marinaro è stata inoltrata una quantità infinita di detriti e non sappiamo nemmeno di che natura.

Vorremmo sapere che ha da dire ora qualche arrembante consigliere comunale, in preda ad una crisi d’identità politica, ora che è quasi certo che quelle acque non hanno nulla di salubre. Che, probabilmente, hanno compromesso forse per sempre la condotta idrica esistente.

Pretendiamo che il sindaco ed il responsabile dell’area tecnica mostrino alla cittadinanza le analisi chimico-fisiche dell’acqua e soprattutto che ci dicano se “l’acqua” che sgorga da quel pozzo abbia il certificato di potabilità. Abbiamo, in queste ore, predisposto una segnalazione alla Procura della Repubblica e alle autorità competenti (ASL e Arpacal) per sapere per le vie ufficiali, dato che fino ad oggi tutto è stato secretato dal silenzio e dall’omertà del Sindaco e dell’Esecutivo, la reale sicurezza di quel liquido che è stato immesso nella condotta idrica comunale di Schiavonea. Da fonti non ufficiali sappiamo che quell’acqua non è potabile. E se così fosse il Primo cittadino sarà responsabile di un disastro igienico sanitario a danno dei cittadini che hanno utilizzato quell’acqua.

Pozzi su pozzi. Ne sono stati realizzati un’infinità nell’ultimo anno senza risolvere alcunché. La carenza idrica rimane ed è diventata drammatica. Mentre i costi di gestione per “pompare” acqua nelle poche case fortunate sono lievitati a dismisura. Ci chiediamo che fine ha fatto il progetto rivoluzionario dell’acqua discensionale che dalla montagna potrebbe scendere a valle e risolvere il problema idrico? C’è un progetto di massima? È stato avviato un piano di realizzazione?

Depurazione. Ancora in queste ore stiamo assistendo alla campagna propagandistica del sindaco e della maggioranza per la messa in opera del rifacimento della condotta sottomarina del depuratore Sant’Angelo. Si omette, però, di dire che il problema della depurazione delle acque su tutto il territorio comunale e lungo oltre 30 km di costa non è solo rappresentato dal depuratore rossanese che continua a creare notevoli disagi. Si omette di dire che in quasi tutti i torrenti che sfociano a mare ci sono discariche di inerti e di amianto che inquinano le acque. Ma solo per il Primo cittadino, per i suoi seguaci e per quei sette/otto profili fake che girano sui social a Corigliano-Rossano va tutto bene. Bontà loro! A proposito, dato che è stato fatto uno scavo importante per la riqualificazione della condotta sottomarina di Sant’Angelo, quel famoso bypass denunciato dal giovane rivoluzionario Stasi, che a suo dire mandava reflui tal quale in mare, mentre copriva di letame le amministrazioni comunali dell’epoca, è stato trovato? Perché se non è stato trovato il sindaco dovrebbe quantomeno chiedere scusa ai suoi predecessori.

Costantino Baffa – per il gruppo consiliare Lega Salvini
Vincenzo Scarcello, Raffaele Vulcano e Gennaro Scorza – per il gruppo consiliare “Unione di Centro”
Adele Olivo – per il gruppo consiliare “Il Coraggio di Cambiare l’Italia”