Opere pubbliche Lamezia, Sel risponde a De Biase "Da De Biase ricostruzione fantasiosa sule opere pubbliche. Dov'è il nuovo?"
L’elenco di opere pubbliche fatto nei giorni scorsi dal consigliere
Salvatore De Biase offre una ricostruzione fantasiosa, parziale e
improvvisata. Mentre cerca di collocare la bandierina di Mascaro su lavori
frutto del lavoro delle precedenti amministrazioni, De Biase segna il più
classico degli autogol: dopo 10 mesi dall’insediamento dell’amministrazione
Mascaro, la principale forza di maggioranza parla sempre del passato, di
lavori già avviati dall’amministrazione precedente, attribuendosi meriti
impropri. Verrebbe voglia di domandare ai ‘cacchini’, cioè agli esponenti
del gruppo consiliare CAC: cari amici, ma se la vecchia giunta è stata un
fallimento perché sapete solo parlare delle opere realizzate da
quest’ultima? Dove sta il “nuovo” dell’amministrazione Mascaro, il
cambiamento sbandierato un anno fa?Andiamo per ordine e partiamo ad esempio dalla *S. Eufemia Lamezia – Mare*.
De Biase dimentica, o fa finta, che si tratta di un progetto di cui si
parla da venti anni, ma che con le amministrazioni di centrosinistra si è
iniziato a concretizzare. Sono stati completatati negli anni scorsi i
lavori del primo lotto, un percorso di 1.100 metri per un importo di oltre
1 milione e mezzo di euro. L’iter per la realizzazione del secondo tratto è
stato indubbiamente travagliato a seguito dell’informativa della Prefettura
che ha costretto a revocare l’appalto alla ditta aggiudicataria nel 2013.
Per questo, a maggio 2015, la giunta Speranza approvò un nuovo progetto
esecutivo del secondo lotto ( un tracciato di 1 Km e 355 metri per circa 3
milioni di euro), avviando le procedure per l’appalto dei lavori. Prendiamo
atto, allora, dalle stesse dichiarazioni del consigliere De Biase che
soltanto oggi, cioè a dieci mesi dall’insediamento di Mascaro, si dispone
l’affidamento dell’appalto e si approva lo schema del bando di gara. Che
cosa si è fatto in tutti questi mesi?Senza spostarsi molto, poi, il consigliere De Biase arriva in cima al
*Bastione*, toglie la bandiera dell’ Ordine dei Cavalieri di Malta e ci
mette sopra quella dell’amministrazione odierna. Azione spericolata: lo
sanno anche le pietre che la giunta Speranza fortissimamente volle
acquisire al Comune il monumento simbolo della città dopo oltre due secoli
di proprietà privata, ed è agli atti che si è proceduto all’appalto dei
lavori per la sua riqualificazione già nel 2014 per un importo di 170mila
euro. Anche di quest’opera di rilevanza strategica, non solo per il suo
valore simbolico ma anche per le potenzialità di attrattiva culturale,
l’immemore De Biase si ricorda solo ora, senza nemmeno spiegarci il perché
dello stallo dei lavori di riqualificazione. E’ la cifra della distanza,
patologica, tra le parole e i fatti, tra gli annunci sulla presunta
“rivoluzione amministrativa” del Sindaco e la realtà di lavori già
appaltati con Speranza ma fermi mesi e mesi sotto l’attuale amministrazione.Non contento De Biase passa a parlare dei lavori dell’*Abbazia Benedettina*.
Anche in questo caso è facile ricordare che essi, consegnati nel dicembre
2014, rientrano nel Por Calabria Fesr 2007/2013, nell’ambito del quale
l’amministrazione precedente aveva firmato una convenzione con la Regione per
1 milione di euro. Ovviamente il consigliere si guarda bene dal
riconoscerlo e muta le sue valutazioni al mutare del tempo: quando c’è da
parlare di opere in via di completamento le fa proprie e tenta di metterci
il cappello, quando non si ha di che parlare ce la si prende con
l’amministrazione precedente. Che non si tratti di una svista, ma di un
metodo lo dimostra il fatto di come “l’Immemore” dimentichi troppo spesso:
anche che i lavori della *scuola elementare “Barbuto”* sono frutto del
finanziamento ottenuto dall’amministrazione precedente dalla Regione per la
messa in sicurezza e l’adeguamento sismico degli istituti scolastici, cosa
accaduta pure per realizzare interventi anche sull’istituto comprensivo
Sant’Eufemia e sul “Nicotera-Costabile”. Forse De Biase ricorda male, forse
era distratto, forse ha il torcicollo e non riesce a guardare dietro di sè.
O forse è tale l’assenza di progettualità di questa amministrazione che il
povero De Biase non può far altro che raccontare il passato come fosse
presente. E allora, a proposito di passato, perché non viene riaperto *il
secondo piano del Complesso Monumentale San Domenico*, che ancora oggi
risulta inaccessibile nonostante i lavori appaltati dalla precedente
amministrazione siano terminati da diversi mesi? Perché è ancora
chiuso il *Centro
Polivalente di Via del Progresso*, realizzato dall’amministrazione
precedente grazie un finanziamento di quasi 2 milioni di euro nell’ambito
del Pon Sicurezza, una struttura innovativa sulla quale gli ispettori
ministeriali hanno espresso plauso per la celerità e per la qualità del
realizzato? La nuova amministrazione ha ricevuto, si può dire, “chiavi in
mano” questa importante struttura che ancora oggi è chiusa e abbandonata.
Con questi presupposti De Biase farebbe meglio a stimolare la sua
amministrazione a rendere concreto quel cambiamento che in un anno nessuno
ha visto, e che anche molti esponenti della maggioranza sono stanchi di
aspettare. Si cominci completando quanto già è stato realizzato, dai
progetti per i quali la giunta passata ottenne importanti finanziamenti
comunitari, ultimi in ordine di tempo la Casa della Musica ‘Enjoy Lamezia’
e l’implementazione del progetto di turismo sociale a Ginepri. E’
dall’arrosto, più che dal fumo, che valuteremo l’azione
dell’amministrazione, e ad oggi di arrosto se ne vede pochino. E quello che
si vede è pure un po’ bruciacchiato*Circolo Sel – Sinistra Italiana Lamezia Terme