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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 16 MAGGIO 2024

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Operazione “Ginestra”: sequestrati 232 falsi d’autore a Lamezia Terme

Operazione “Ginestra”: sequestrati 232 falsi d’autore a Lamezia Terme

I dipinti di Guttuso, Schifano, Fantuzzi, Scatizzi, Pugliese e tanti altri venivano contraffati da un pittore lametino, che oltre ai quadri produceva anche falsi certificati di garanzia per poter vendere su internet 

Operazione “Ginestra”: sequestrati 232 falsi d’autore a Lamezia Terme

I dipinti di Guttuso, Schifano, Fantuzzi, Scatizzi, Pugliese e tanti altri venivano contraffati da un pittore lametino, che oltre ai quadri produceva anche falsi certificati di garanzia per poter vendere tranquillamente su internet dipinti per un valore di oltre 800 mila euro. La truffa scoperta dai carabinieri

 

 

COSENZA – Nell’ambito delle attività volte a contrastare il fenomeno della contraffazione di opere d’arte, i Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Cosenza hanno concluso un’importante operazione convenzionalmente denominata “Ginestra” che ha portato al sequestro di 232 dipinti di vari artisti contemporanei quali: Renato Guttuso, Eliano Fantuzzi, Mario Schifano, Sergio Scatizzi, Enotrio Pugliese ed altri ancora. Le opere abilmente contraffatte da T.T. cittadino lametino, venivano commercializzate, tramite piattaforma informatica, su tutto il territorio nazionale, accompagnate da falsi certificati di autenticità. Le indagini, avviate alla fine del 2011, sono state coordinate dalla Procura della Repubblica di Lamezia Terme nella persona del Sostituto Procuratore Dr.ssa Rossana Esposito. L’attività repressiva sul territorio di Lamezia Terme (CZ) ha consentito tra l’altro di localizzare e sequestrare una vera e propria centrale del falso, ove venivano confezionate le opere contraffatte nonché i falsi documenti di originalità. Il valore delle opere ammonta ad oltre € 800.000. I falsi d’autore venivano commercializzati attraverso diversi canali internet, tra cui il noto Ebay, che ha poi collaborato alle indagini. Rilevante il fatto che i dipinti erano accompagnati da falsi certificati di autenticità, ben imitati. Le opere sequestrate, se fossero state immesse sul mercato, avrebbero prodotto ricavi per quasi un milione di euro. «Noi abbiamo pubblicato sul nostro sito il decalogo per l’acquisto delle opere d’arte», ha detto in conferenza stampa il maggiore Giovinazzo. «Raccomandiamo agli amanti dell’arte di non cadere nella trappola di acquistare opere di artisti contemporanei a prezzi stracciati e di far anche controllare da esperti i certificati di autenticità.»