La recente ricostruzione della biografia politica e della vicenda umana di Marcello Zoccali, vice segretario nazionale della Fgsi, fa emergere l’ingerenza americana sulle vicende politiche italiane che negli anni Settanta bloccò, irreversibilmente, la via democratica al socialismo in Italia.
La “minaccia comunista” in Europa, i discorsi di Kissinger sulla Cia, il Cile e l’Italia, agli atti della commissione parlamentare d’inchiesta sul “Caso Moro”, furono al centro di una campagna sulla difesa dei rapporti euro-atlantici e del pressante intervento americano in Italia con l’Operation Chaos.
Aldo Moro subì delle forti minacce durante la visita compiuta negli Stati Uniti insieme al presidente Giovanni Leone e rientrò in Italia, in anticipo rispetto al previsto.
Le minacce dell’ex Segretario di Stato americano Henry Kissinger, decisamente contrario al compromesso storico e all’apertura ai comunisti, non furono neanche velate, ma precedute da una intensa campagna di stampa contro l’Italia.
Da quel momento fu dirottata in Italia e in alcuni Paesi europei “a rischio comunismo” l’Operation Chaos gestita direttamente dalla Cia.
L’intervento, attraverso l’infiltrazione dei partiti di sinistra, è stato utilizzato per escludere i comunisti dal governo ma è diventato il paradigma dell’ingerenza statunitense nel nostro Paese, una ingerenza subdola che e portò tragedie e misteri scarsamente indagati e mai chiariti.
Dopo aver vinto il prestigioso Premio Acqui storia edito&inedito con il volume Intellettuali e fascismo. Il caso Calabria, Rocco Lentini, componente della Commissione didattica nazionale dell’Istituto Ferruccio Parri e presidente dell’Istituto “U. Arcuri” apre un dibattito sugli anni ’70, e su quel mondo di mezzo che ha infiammato i cuori e le menti di tanti giovani catturandone a volte anche la vita.