Omicidio Gualtieri: ucciso davanti moglie a Lamezia, cinque arresti
redazione | Il 23, Lug 2012
Arrestati dai carabinieri mandanti ed esecutori
Omicidio Gualtieri: ucciso davanti moglie a Lamezia, cinque arresti
Arrestati dai carabinieri mandanti ed esecutori
LAMEZIA TERME – Un’operazione dei carabinieri è in corso per l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di cinque persone accusate di essere mandanti ed esecutori dell’omicidio di Federico Gualtieri, ucciso a Lamezia Terme il 27 marzo 2007. L’uomo venne ucciso sotto gli occhi della moglie, davanti alla bancarella di frutta e verdura che aveva in una zona centrale della città. Per la Dda di Catanzaro, che ha coordinato le indagini, il delitto è maturato nell’ambito dello scontro tra cosche
Gualtieri fu ucciso da due persone che viaggiavano a bordo di un ciclomotore, uno dei quali sparo’ numerosi colpi di pistola calibro 9. La vittima, già nota agli investigatori, era il nipote di Emilio, ritenuto dagli investigatori un elemento di spicco dell’ omonimo clan. Gualtieri, secondo gli investigatori, era inserito nella cosca Cerra-Torcasio-Gualtieri che da anni era in lotta con i Giampà-Iannazzo.
Un contributo importante alle indagini che hanno fatto luce sull’omicidio di Federico Gualtieri, ucciso a Lamezia Terme, è venuto dai collaboratori di giustizia “le cui dichiarazioni sono state conformi e coincidenti con gli esiti investigativi”. A dirlo è stato il procuratore di Catanzaro Vincenzo Antonio Lombardo illustrando gli esiti dell’operazione. In particolare hanno collaborato gli autori del delitto, Saverio Cappello, che sparò materialmente a Gualtieri e Angelo Torcasio che guidava la moto. All’incontro hanno partecipato anche il procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli, il comandante del reparto operativo provinciale di Catanzaro dei carabinieri Giorgio Naselli ed il comandante della Compagnia di Lamezia Stefano Bove. “Su Lamezia – ha aggiunto Lombardo – prosegue il nostro lavoro. Disponiamo di materiale su buona parte degli omicidi commessi in quella zona che dobbiamo mettere insieme”. “Adesso sembra routine – ha detto Borrelli – con operazioni su Lamezia Terme a ritmo continuo ma occorre rapportarsi ad un mese fa, quando tutto sembrava fermo. Sappiamo bene che a Lamezia non c’é solo la cosca Giampà ed infatti le indagini che stiamo conducendo riguardano tutta Lamezia. E sono certo che dopo l’estate in quella zona ci saranno ulteriori affermazioni dello Stato. Ciò vale anche per altre zone del distretto. Il fatto è che il lavoro si autoalimenta. Senza gli arresti per estorsione dello scorso anno, il lavoro di oggi sarebbe più difficile”