Oliverio annuncia che il palazzo della provincia di Cosenza ospiterà l’enoteca regionale
redazione | Il 29, Ott 2012
Le perplessità di Gregorio Mungari Cotruzzolà, presidente del Consiglio di amministrazione dell’Enoteca regionale della Calabria
Oliverio annuncia che il palazzo della provincia di Cosenza ospiterà l’enoteca regionale
Le perplessità di Gregorio Mungari Cotruzzolà, presidente del Consiglio di amministrazione dell’Enoteca regionale della Calabria
Riceviamo e pubblichiamo:
Apprendiamo con interesse da un comunicato diramato dall’Amministrazione Provinciale di
Cosenza che, a breve, il palazzo della stessa provincia ospiterà l’enoteca regionale. Il Presidente
Oliverio dichiara infatti di puntare alla valorizzazione dei vini prodotti nel Cosentino ed in Calabria,
obiettivo che condividiamo in pieno, tant’è vero che coincide con le finalità previste dalla legge
regionale n. 1 del 10.02.2011, con cui la Regione Calabria ha disciplinato l’istituzione dell’Enoteca
regionale «Casa dei vini di Calabria».
Un piccolo dettaglio però fa sorgere più di qualche perplessità: l’Enoteca regionale «Casa dei vini di
Calabria» è in fase di costituzione e in base alla normativa avrà sede legale nell’area del Cirotano e
sede per l’innovazione tecnologica a Lamezia Terme. Non è previsto che vi sia una sede a Cosenza.
A ciò va aggiunto che esiste ed è operativo il consiglio di amministrazione dell’enoteca regionale
della Calabria, nominato lo scorso mese di aprile. Tale organo, a seguito del decreto del dirigente
generale del Dipartimento Agricoltura n. 1120 del 4 settembre 2012, con cui è stato definito
l’impegno di spesa per il sostenimento dei costi di inizio attività, ha inoltre avviato un’intensa opera
di contatto dei soggetti che potranno costituire la base associativa.
In tale direzione si sono avuti colloqui con le amministrazioni provinciali di Catanzaro, Reggio
Calabria e Crotone; con le Camere di Commercio di Catanzaro, Reggio Calabria e Crotone; con
Unioncamere Calabria, i comuni di Cirò, Cirò Marina e Lamezia Terme; il Consorzio di Tutela vini doc
Cirò e Melissa; con Copagri Calabria, Confagricoltura Calabria, AIS Calabria, Onav Calabria; ed infine
una serie di operatori viti-vinicoli distribuiti nel territorio.
Dai colloqui sinora avuti è emersa la disponibilità degli interlocutori a sostenere la costituzione
dell’enoteca regionale, ed in tal senso l’obiettivo è giungere alla convocazione dell’assemblea
costitutiva nelle prossime settimane.
Si è condivisa inoltre l’opportunità di convogliare gli sforzi per sostenere la promozione del vino
calabrese attraverso un soggetto, l’enoteca regionale, che riesca a massimizzare i risultati per gli
operatori attraverso azioni coordinate in grado di superare i limiti derivanti dalla frammentazione
delle iniziative.
Questa fase preparatoria è tuttora in progress ed infatti sono stati attivati contatti con altri attori e
con le restanti Camere di Commercio e Province, non ultima quella di Cosenza cui è stato chiesto un
incontro proprio lo scorso 24.10.2012, e che è stato sollecitato il 26.10 con un contatto telefonico
cui non è seguito finora alcun riscontro.
Non può che sorprendere dunque che l’amministrazione provinciale di Cosenza abbia avviato la
realizzazione di una propria enoteca regionale, quando questa è prevista dalla regione di cui è
parte. E per giunta ciò avviene proprio nel momento in cui l’iniziativa regionale è in fase costitutiva,
con la consultazione di numerosi enti e associazioni che hanno già manifestato interesse
all’adesione.
Come già avvenuto in altri contesti, la nascita di un’enoteca provinciale non è di per sé in antitesi
con il disegno del legislatore regionale. A riprova di ciò il presidente Raffa della Provincia di Reggio
Calabria durante un recente incontro ha salutato con piacere la nascita della struttura regionale cui
intenderebbe collegare la programmata creazione di un’enoteca provinciale, così da sviluppare utili
sinergie.
Nello scenario descritto appare quanto meno velleitario ed intempestivo che il Presidente Oliverio
comunichi urbi et orbi la creazione di una propria enoteca regionale. Probabilmente l’intervento è
basato su una carente informazione del contesto, perché altrimenti sarebbe difficilmente
comprensibile come, in un periodo di contrazione delle risorse economiche, ogni ente possa
pensare di dar vita ad un’enoteca regionale su misura.
Assisteremmo ad un’inutile spreco di mezzi ed energie, verrebbe meno la credibilità delle iniziative
e magari non solo ogni provincia, ma anche ogni comune, circoscrizione, quartiere o condominio
vorrà avere la propria vetrina regionale. E ciò con buona pace delle regole del marketing e della
sana gestione del denaro pubblico.
L’auspicio è che si abbia il buon senso di unire le forze per sostenere gli imprenditori calabresi
nell’affrontare in modo efficace le sfide poste dal mercato, dove ci si confronta con concorrenti
lontani e ben strutturati. Dove la riconoscibilità di un territorio è l’elemento di forza in grado di fare
la differenza. E ciò si può ottenere soltanto grazie ad un lavoro costante, programmato e duraturo.
Interventi discontinui e marginali sono destinati a produrre risultati inadeguati e non rispondenti
alle legittime aspettative degli operatori.
Gregorio Mungari Cotruzzolà, presidente del Consiglio di Amministrazione dell’Enoteca regionale della Calabria