Ok al decreto salva-Ilva: la produzione prosegue
redazione | Il 01, Dic 2012
La procura valuta costituzionalita’ o conflitto. Gip, la nuova Aia non si preoccupa della salute
Ok al decreto salva-Ilva: la produzione prosegue
La procura valuta costituzionalita’ o conflitto. Gip, la nuova Aia non si preoccupa della salute
(ANSA) Via libera del Consiglio dei ministri al decreto legge Salva-Ilva. Il provvedimento “stabilisce che la società abbia la gestione e la responsabilità della conduzione degli impianti e che sia autorizzata a proseguire la produzione e la vendita per tutto il periodo di validità dell’AIA”.
Previsto il “Garante della vigilanza sull’attuazione degli adempimenti ambientali e di tutte le altre disposizioni del decreto, che sarà nominato con un successivo provvedimento”.Il Garante “potrà proporre le misure idonee,tra le quali anche provvedimenti di amministrazione straordinaria”in caso di criticità. “Il garante – ha spiegato il sottosegretario alla presidenza del consiglio, Antonio Catricala’ – deve essere persona di indiscussa indipendenza, competenza ed esperienza e sarà proposto dal ministro dell’Ambiente, dal ministro dell’Attività Produttive, e della Salute e sarà nominato dal presidente della Repubblica”.
“Qualora non venga rispettato il piano di investimenti necessari alle operazioni di risanamento, il decreto introduce un meccanismo sanzionatorio che si aggiunge al sistema di controllo già previsto dall’AIA”.
Qualcuno l’ha chiamato “decreto salva-Ilva” ma io parlerei di decreto “salva ambiente, salute e lavoro”. Così il premier Mario Monti, illustrando il decreto. “Questo caso – ha aggiunto – è la plastica dimostrazione per il passato degli errori reiterati nel tempo e delle incoerenze di molte realtà, sia imprenditoriali che pubblico-amministrative, che si sono sottratte, nel corso del tempo, alla regola della responsabilità, dell’applicazione e del rispetto della legge”. “Abbiamo – ha proseguito – una creatura blindata dal punto di vista della sua effettiva applicazione”.
“Abbiamo introdotto interventi possibili sulla proprietà stessa che potrebbero togliere enorme valore a quella proprietà: se non fa quello che la legge prevede, vede il suo valore” scendere “fino al punto di perderne il controllo di fronte a comportamenti non coerenti”. Lo ha detto il ministro dello Sviluppo, Corrado Passera.
Il governo “si è assunto la grave responsabilità di vanificare le finalità preventive dei provvedimenti di sequestro” emessi per “salvaguardare la salute di una intera collettività dal pericolo attuale e concreto di gravi danni” dice il segretario dell’Associazione magistrati (Anm), Maurizio Carbone.
In caso di inadempienze per l’Ilva “restano tutte le sanzioni già previste e in più introdotta la possibilità di una sanzione sino al 10% del fatturato annuo dello stabilimento”. “E’ una condizione di garanzia”. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente Corrado Clini.
Il gip del tribunale di Taranto Patrizia Todisco ha respinto una ulteriore istanza di dissequestro degli impianti dell’area a caldo dell’Ilva presentata dall’azienda. Gli impianti sono sotto sequestro dal 26 luglio scorso.
Il cadavere del 29enne Francesco Zaccaria è stato recuperato dai sommozzatori dei vigili del fuoco all’interno della cabina guida della gru.”Siamo riusciti a individuarlo – dice uno degli ufficiali della Guardia costiera impegnati nelle ricerche – perché sono migliorate oggi le condizioni del tempo e soprattutto la visibilità, ieri limitata a dieci centimetri.”. La cabina guida della gru che si è spezzata ed è caduta in mare era a una trentina di metri di profondità, ricoperta da un grosso strato di fango.
PROCURA VALUTA COSTITUZIONALITA’ O CONFLITTO – La Procura di Taranto starebbe valutando l’eventualità di chiedere al giudice del riesame che sia proposta eccezione di incostituzionalità del decreto legge sull’Ilva o di sollevare conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato in relazione allo stesso decreto approvato oggi dal Consiglio dei ministri. Lo si è appreso da fonti giudiziarie.
La nuova Aia per l’Ilva, scrive il gip, non è fondata su “specifici studi o accertamenti di tipo tecnico-scientifico” in grado di “confutare le evidenze probatorie” che denunciano “l’esistenza, nella zona del Tarantino, di una grave ed attualissima situazione di emergenza ambientale e sanitaria” imputabile alle emissioni dell’Ilva.
Per il gip di Taranto Patrizia Todisco la nuova Aia per l’Ilva “non si preoccupa affatto della attualità del pericolo e della attualità delle gravi conseguenze dannose per la salute e l’ambiente”. L’attività produttiva dell’Ilva è “tuttora, allo stato attuale degli impianti e delle aree in sequestro, altamente pericolosa”.
Come è possibile, sulla base di quanto emerso dalle indagini, “autorizzare comunque l’Ilva alle attuali condizioni e nell’attuale stato degli impianti in sequestro, a continuare da subito l’attività produttiva”, senza “prima pretendere” gli interventi di risanamento? Lo scrive il gip dicendo ‘no’ al dissequestro degli impianti.