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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 15 DICEMBRE 2024

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Oggi il vertice europeo Focus su Libia e Portogallo

Oggi il vertice europeo Focus su Libia e Portogallo

| Il 24, Mar 2011

Interventi su banche e rinvio decisione su fondo salva-Stati

 

Oggi il vertice europeo Focus su Libia e Portogallo

Interventi su banche e rinvio decisione su fondo salva-Stati

(ANSA) BRUXELLES – Le iniziative da prendere nei confronti della Libia, l’impatto della crisi politica portoghese sulla stabilità dell’eurozona, la sicurezza degli impianti nucleari, il varo della riforma della governance economica: questi i principali temi sull’agenda del vertice europeo che si apre oggi pomeriggio a Bruxelles. Prima di raggiungere la sede del Consiglio europeo tra le 16 e le 17, i leader appartenenti alla famiglia del Partito popolare europeo (Ppe) – tra cui Angela Merkel e Silvio Berlusconi – partecipano a un ‘pre-summit’ a Meise, località alla periferia di Bruxelles. Stamane, parlando a Berlino, Merkel ha annunciato che intende chiedere ai partner Ue un’ulteriore estensione delle sanzioni contro la Libia, in particolare sul fronte dell’attività petrolifera. La prima giornata del vertice Ue si concluderà in tarda serata. La conferenza stampa del presidente permanente del Consiglio europeo Herman van Rompuy e del presidente della Commissione europea José Manuel Barroso, è per il momento programmata per le 22.30. I lavori del summit Ue riprenderanno domattina per concludersi nel primo pomeriggio. PORTOGALLO, JUNCKER NON ESCLUDE AIUTI PER 75 MLD – Il presidente dell’Eurogruppo, Jean-Claude Juncker – in una dichiarazione a France 24 – non esclude un piano di salvataggio per il Portogallo, giudicando la cifra di 75 miliardi di euro “appropriata”.  E poco prima dell’inizio del vertice, il ministro delle finanze belga, Didier Reynders ha detto: “Se ci sarà una richiesta da parte del Portogallo noi siamo pronti ad intervenire”.”Penso che organizzare un aiuto sia utile sia per permettere ai Paesi in difficoltà di pagare meno interessi sul debito sia per non dover domandare sforzi troppo grandi alla popolazione”, ha detto Reynders, assicurando come anche per il Portogallo potrebbero partire dei negoziati per “un piano che riporti la situazione delle finanze pubbliche in carreggiata, attivando il fondo europeo di sostegno”. ma il Governo lottera’ per evitare il salvataggio – Il governo portoghese del premier dimissionario José Socrates “continuerà a lottare con tutte le sue forze” per evitare un ricorso a un piano di salvataggio Ue-Fmi: lo ha affermato il portavoce dell’esecutivo di Lisbona Pedro Silva Pereira. Il governo, ha detto dopo una riunione del consiglio dei ministri, “continuerà a lottare con tutte le sue forze contro l’eventualità di un ricorso a un aiuto esterno”, che “avrebbe conseguenze molto gravi per l’economia” del paese, e “imporrebbe un programma di risanamento che i portoghesi certamente non vogliono”
A BRUXELLES INTERVENTI SU BANCHE E RINVIO EFSF – Slittamento della decisione operativa sul potenziamento della capacità finanziaria del fondo salva-Stati (Efsf) e impegno, da parte degli Stati membri, a intervenire per rafforzare le banche “vulnerabili” prima della pubblicazione dei risultati degli stress test. Queste le indicazioni contenute nella bozza delle conclusioni del Consiglio europeo che sarà da questo pomeriggio sul tavolo dei leader dei 27. Sul fronte bancario, dove la presunta debolezza di diversi istituti continua a essere fonte di preoccupazione per le autorità nazionali ed europee, il documento Ue afferma che i Paesi membri “prepareranno, prima della pubblicazione dei risultati degli stress test, specifiche e ambiziose” strategie per ristrutturare gli istituti “vulnerabili”. Queste strategie, si legge ancora nel documento, potranno contemplare azioni come ricapitalizzazioni attraverso il ricorso al mercato o la vendita di asset. Ma anche precisi piani per il ricorso al “sostegno” pubblico coerentemente con quanto previsto dalle norme sugli aiuti di Stato. Quanto al fondo salva-Stati, il Consiglio europeo dovrebbe limitarsi a prendere atto delle decisioni assunte l’11 marzo scorso. La preparazione delle modifiche al trattato necessarie per la nascita dell’Esm e quelle destinate a portare a 440 miliardi la capacità finanziaria dell’Efsf, si legge nella bozza, “saranno finalizzate” in modo tale da consentire la firma contemporanea dei due accordi “prima della fine di giugno”.
MIGLIAIA LAVORATORI  PROTESTANO CONTRO AUSTERITY SOCIALE – Tra i 20 e i 25 mila lavoratori europei sono scesi in strada oggi a Bruxelles per chiedere con forza ai capi di Stato e di governo dell’Ue – che tra poche ore si riuniranno nella capitale europea – di varare una risposta globale alla crisi economica che tenga conto delle grosse difficoltà in cui si trova il mondo del lavoro. Le forze dell’ordine, schierate a difesa delle istituzioni, sono dovute già intervenire con autopompe contro i manifestanti che al grido , “Chi paga la crisi?”, “Difendiamo i posti di lavoro”, “no al caro-vita”, hanno invaso il quartiere delle istituzioni europee. Gli incidenti al momento sono limitati soprattutto a lanci di uova contro le sedi delle banche e di numerosi petardi. Intanto, le strade del quartiere europeo, e in particolare rue de la Loi, si è trasformata in un mare di cappellini e camice rosse. I lavoratori hanno bloccato anche le strade circostanti al Consiglio dei ministri dell’Ue e alla Commissione europea, utilizzando vecchi bus scolastici con su scritto “Insieme siamo forti”. Lungo il percorso del corteo, i sindacati hanno posto cartelli elettronici che riprendono in continuo le richieste dei lavoratori accompagnate da un sottofondo di tamburi che contribuiscono a far crescere il clima di tensione. Di fatto, tutta la città è assediata dai manifestanti che, oltre al quartiere europeo si sono insediati in altri arterie nevralgiche della capitale. Il centro di Bruxelles è ormai da ore paralizzato e sulle autostrade per entrare in città si contavano già 126 km di file.
PORTOGALLO: BARROSO, CONFERMARE IMPEGNI PRESI SU CONTI – “Le difficoltà politiche del Portogallo vanno rispettate ma vanno anche superate il più velocemente possibile. E gli impegni sul fronte delle riforme e del consolidamento delle finanze pubbliche devono essere confermati”: lo ha detto il presidente della Commissione Ue, José Manuel Barroso, a poche ore dall’inizio del Consiglio europeo che dovrà inevitabilmente affrontare anche la situazione di grave crisi finanziaria e politica attraversata dal Paese lusitano. “Diamo tempo alle autorità portoghesi di risolvere i loro problemi. Credo sia possibile – ha detto Barroso – ma lo si deve fare subito”.
DEBITI SOVRANI; UE, SIAMO ALL’ORA DELLA SVOLTA – Sul fronte della lotta alla crisi dei debiti sovrani per i vertici della Ue “siamo all’ora della svolta”. “Abbiamo fatto tutto quello che dovevamo fare”, ha detto il presidente della Ue, Herman Van Rompuy, a poche ore dall’inizio del Consiglio europeo che dovrà dare il via libera al pacchetto anticrisi messo a punto per alzare le difese dell’Eurozona. “Stiamo per sancire ciò che solo fino ad un anno fa sembrava sembrava impossibile”, ha sottolineato anche il presidente della Commissione Ue, José Manuel Barroso, a proposito della rafforzamento della governance economica, della riforma del Patto di stabilità e di crescita e della creazione di un Fondo salva-Stati permanente. Certo, la crisi non è affatto finita, come dimostrano le turbolenze sui mercati che in queste ore riguardano soprattutto il Portogallo. “La situazione economica è migliorata rispetto ad un anno fa – ha detto Barroso – ma la ripresa rimane fragile e differente da Paese a Paese. Le incertezze sui mercati, poi, rimangono. Per questo – ha concluso – bisogna agire ora seriamente, se non vogliamo che tutto ciò diventi un problema ancora più serio per la Ue”. “E’ il momento delle responsabilità individuali e collettive”, gli ha fatto eco Van Rompuy.
BERLUSCONI NON VA A PRE-VERTICE PPE, NEL POMERIGGIO AL CONSIGLIO – Il premier Silvio Berlusconi è giunto da circa mezz’ora a Bruxelles, dove nel pomeriggio parteciperà al Consiglio Europeo. Il presidente del Consiglio ha deciso però di non prendere parte al pre-vertice del Partito popolare europeo, che si tiene come consuetudine al Castello di Meise, nelle vicinanze della capitale belga. Al pranzo di lavoro che precede il Consiglio Europeo tra i leader popolari europei partecipa, fra gli altri, la cancelliera tedesca Angela Merkel. Il Consiglio Europeo si aprirà invece alle quattro di questo pomeriggio e Berlusconi si è recato nel frattempo nell’albergo che lo ospita a Bruxelles, dove è arrivato senza rilasciare dichiarazioni ai cronisti che lo attendevano.
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