Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 08 MAGGIO 2024

Torna su

Torna su

 
 

Occupazione, Unioncamere ha offerto oggi i dati per il trimestre luglio-settembre

Occupazione, Unioncamere ha offerto oggi i dati per il trimestre luglio-settembre

A Reggio previste 1410 nuove assunzioni di cui 820 non stagionali

di ALESSANDRO CRUPI

Occupazione, Unioncamere ha offerto oggi i dati per il trimestre luglio-settembre

A Reggio previste 1410 nuove assunzioni di cui 820 non stagionali

 

Nel trimestre luglio-settembre si prevedono, a Reggio, 1410 nuove assunzioni di cui 820 non stagionali con la città dello Stretto al secondo posto in questa speciale classifica dopo Cosenza con 1790. I dati sono stati forniti oggi nella sede della Camera di commercio reggina dallo stesso presidente Lucio Dattola, assieme a Domenico Mauriello del Centro studi Unioncamere Italiana sulla base delle rilevazioni compiute dal sistema “Excelsior informa” su un campione di 60mila imprese. Uno strumento che che analizza i fabbisogni lavorativi delle provincie italiane. Inoltre, in Calabria, sono previste 4870 nuove assunzioni (2860 non stagionali) di cui il 29 per cento in provincia di Reggio a fronte di 162.600 su tutto il territorio nazionale.

«E questo è un buon segnale», sottolinea Dattola che fa notare anche come in Italia «il 39 per cento delle assunzioni totali sono orientate verso i giovani sotto i 30 anni». Dati che spingono lo stesso presidente dell’ente camerale reggino a suonare la carica ai giovani che si affacciano con speranza al mondo del lavoro: «I giovani devono rimettersi in gioco giocando la carta del merito, della preparazione e della grinta. Guai a perdere la speranza – prosegue – e a credere che si accede al lavoro perché si ha il padrino politico o per avere un parente importante. Nel settore privato lavora chi è bravo. Ovviamente bisogna sacrificarsi e, alla fine, la fatica paga». Gli fa eco Mauriello che ribadisce le stesse considerazioni di Dattola illustrando la mission di “Excelsior informa” e i dati provinciali nel dettaglio. A questo proposito il segretario generale della Camera di commercio Antonio Palmieri fa una differenza significativa: «In tutto il 2003 a Reggio erano state previste 3009 nuove assunzioni mentre oggi, in un solo trimestre, 1410. Ciò significa che il mercato del lavoro si sta muovendo». Per Mauriello è fondamentale la formazione del giovane lavoratore e in questo settore ravvisa «carenze sull’offerta formativa».

Secondo “Excelsior informa” Reggio si piazza al 34° posto in Italia per numero di nuove assunzioni programmate nel trimestre luglio-settembre e il rappresentante del Centro studi Unioncamere fa però notare come sul dato di 1410 ben il 42 per cento è costituito da lavoratori stagionali nel commercio e nel turismo, settori dove si registrerà la più alta richiesta di assunzione rispetto agli altri comparti. Altri dati interessanti sui caratteri delle nuove assunzioni previste nel Reggino sono la richiesta di esperienza specifica nel settore di assunzione (il 38 per cento). Commercio e turismo, come accennato, fanno la parte del leone nei nuovi “reclutamenti” distaccando nettamente tutti gli altri settori, a partire da quello delle costruzioni (solo il 9 per cento), dell’industria e dei servizi alle persone (3 per cento) mentre agli altri servizi è destinato il 19 per cento. In quest’ultimo ambito sono compresi soprattutto i servizi finanziari e assicurativi. Emerge anche che le professioni più richieste sul territorio sono specialisti e tecnici amministrativi, finanziari e bancari, lavoratori nel settore della ristorazione e operai specializzati mentre sul versante dell’occupazione femminile, che resta un punto dolens della nostra realtà rispetto all’intera penisola, le professioni più gettonate sono quelle attinenti al personale di segreteria. Non sono certo buone le notizie per i laureati, che si vedono nettamente superati dai diplomati nella graduatoria del livello d’istruzione richiesto dalle aziende per le assunzioni non stagionali. Le percentuali parlano chiaro: 69 per cento contro 8 per i diplomati. «Un dato, questo, – spiega Mauriello – che qui è di gran lunga più consistente rispetto a tutta Italia».

redazione@approdonews.it