Un ordigno dal medio potenziale ha rotto il silenzio di una tranquilla domenica di settembre gettando nello sconforto una città già fortemente provata da atti criminosi

DI ANTONIETTA BRUNO

Nuovo “avvertimento” a Lamezia. Bomba danneggia la pizzeria “Mondo pizza”

Un ordigno dal medio potenziale ha rotto il silenzio di una tranquilla domenica di settembre gettando nello sconforto una città già fortemente provata da atti criminosi

Di Antonietta Bruno

Ancora un risveglio angoscioso per Lamezia ridestata da un forte boato che poco prima delle 6 circa ha rotto il silenzio di una tranquilla domenica di settembre. Ancora un ordigno fatto esplodere in pieno centro ai danni dell’ennesima attività commerciale cittadina. Si tratta della pizzeria “Mondo Pizza” sita nella centralissima Piazza Mazzini, la cui porta d’ingresso è stata fatta letteralmente saltare dalla potenza dell’ordigno. Ancora frammentarie le notizie che arrivano dalle forze dell’ordine giunte sul posto, ma di certo il fatto è da collocare ai precedenti atti criminosi che negli ultimi mesi si stanno susseguendo in città. Numerose sono state le attività commerciali colpiti sin dallo scorso mese di maggio, e per la maggior parte appartenenti o gestiti a parenti di Angelo Torcasio, il collaboratore di giustizia che con le sue confessioni ha dato modo agli organi inquirenti di infliggere duri colpi alla criminalità organizzata svelando nomi e fatti riconducibili al clan Giampà. Nomi e fatti verificati e accertati nei corposi fascicoli delle operazioni “Medusa”, “Minerva” e “Medea”.

Alle prime ore dell’alba, dunque, una nuova significativa esplosione per “intimare al silenzio”, e che vanno, purtroppo, ad aggiungersi ai due ordigni detonati lo scorso 26 luglio a quindici minuti l’una dall’altra e che hanno rispettivamente danneggiato i bar “Sole e luna” di corso Giovanni Nicotera e il “bar Mazzini” sito nell’omonima piazza cittadina. E ancora quella che ha danneggiato la pizzeria “La Furfantella” nei pressi della chiesa della Pietà. Al lungo elenco, provano posto ancora, ma probabilmente per dinamiche diverse, il danneggiamento del laboratorio fotografico Ventura e la storica pasticceria “Giordano”.

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