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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 30 APRILE 2024

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Nuova “bufera” sul comune di Lecce Nulle migliaia d'ingiunzioni della concessionaria SO.G.E.T. S.p.A. per il recupero di tributi comunali. Lo "Sportello dei Diritti" pronto per presentare i ricorsi

Nuova “bufera” sul comune di Lecce Nulle migliaia d'ingiunzioni della concessionaria SO.G.E.T. S.p.A. per il recupero di tributi comunali. Lo "Sportello dei Diritti" pronto per presentare i ricorsi
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Lo “Sportello dei Diritti”, ha ricevuto nei giorni scorsi molte segnalazioni
da parte di contribuenti leccesi cui sono state notificate ingiunzioni di pagamento
in tema di ICI e TARSU da parte della SO.G.E.T S.p.A. di Pescara, in qualità di
concessionaria della riscossione per conto del Comune di Lecce.Lo “Sportello dei
Diritti”, dopo aver consultato il noto tributarista leccese Maurizio Villani
e dopo tutte le verifiche del caso, ritiene tutte le ingiunzioni di pagamento della
SO.G.E.T S.p.A. di Pescara nulle ed illegittime “per diversi motivi di diritto”.Con
l’occasione, Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”,
come già fatto per la famigerata vicenda degli estimi catastali, comunica che intende
procedere con la predisposizione dei ricorsi individuali innanzi alla competente
Commissione Tributaria Provinciale di Lecce entro 60 giorni dalla data di notifica
delle singole ingiunzioni.Chiunque sia interessato al ricorso può rivolgersi agli
addetti dello “Sportello dei Diritti”, previo contatto telefonico o comunicazione
a mezzo email.Poiché si preannunciano potenzialmente migliaia di ricorsi sono stati
creati i seguenti recapiti dedicati: numero telefonico 3890188131 e indirizzo e-mail
ricorsisoget@gmail.com

Si fa presente che per la predisposizione, spedizione alla SO.G.E.T S.p.A. e il
deposito presso la Commissione Tributaria Provinciale di Lecce, l’interessato dovrà
consegnare i seguenti documenti previa sottoscrizione personale della procura alle
liti:

1) copia dell’ingiunzione di pagamento con la relativa busta;
2) eventuali notifiche degli avvisi di accertamenti indicati nell’ingiunzione
di pagamento;
3) pagamento del contributo unificato tributario in relazione al valore della somma
ingiunta (euro 43,00 per valore fino a euro 1.100,00; euro 98,00 per valore superiore
a euro 1.100,00 e fino a euro 5.200,00; euro 237,00 per valore superiore a euro 5.200,00
e fino a euro 26.000,00);
4) contributo forfettario di euro 100,00 per spese vive relative al ricorso per
ciascuna ingiunzione e per il contenzioso di primo grado;
5) per effettuare istanza di sospensione della riscossione è consigliato portare
una copia dell’ultima busta paga o del cedolino di pensione o altro documento attestante
la difficoltà economica di pagare la somma richiesta nell’ingiunzione;

Tenuto conto dei ristretti tempi per i singoli ricorsi (si ribadisce, 60 giorni dalla
data di notifica dell’ingiunzione) è consigliabile che tutti i documenti siano consegnati
il prima possibile.