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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 07 MAGGIO 2024

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Novità in medicina estetica: ringiovanire con un filo

Novità in medicina estetica: ringiovanire con un filo

I trattamenti con fili riassorbibili sono l’ultima frontiera per un rassodamento dei tessuti di volto, collo, braccia e cosce. «Una tecnica modulabile e senza effetti collaterali», dice il chirurgo estetico Patrizia Gilardino

Novità in medicina estetica: ringiovanire con un filo

I trattamenti con fili riassorbibili sono l’ultima frontiera per un rassodamento dei tessuti di volto, collo, braccia e cosce. «Una tecnica modulabile e senza effetti collaterali», dice il chirurgo estetico Patrizia Gilardino

 

 

Il principio su cui si basano è semplice: stimolare i tessuti affinché, producendo collagene, la pelle possa avere degli effetti di rassodamento e ringiovanimento. L’ultima novità in materia di medicina estetica sono i fili biostimolanti e bioriassorbili. «Garantiscono ringiovanimento e rassodamento della pelle sia del viso sia di quelle zone che solitamente vengono ritenute difficili da trattare, in particolare collo, interno braccia e interno coscia», dice Patrizia Gilardino, chirurgo estetico di Milano, socio di Aicpe e Sicpre, le principali società scientifiche di chirurgia plastica in Italia. «L’innovazione è nella loro duplice efficacia: da una parte possono essere impiegati nella trazione dei tessuti; dall’altra, danno soprattutto un contributo significativo nella rigenerazione stessa dei tessuti. E il risultato è di un ringiovanimento visibile, con praticamente zero effetti collaterali. Le zone dove è possibile intervenire riguardano il viso, ma anche il collo e diverse parti del corpo come l’interno coscia e l’interno braccia».
L’interesse che questa tecnica ha riscosso in poco tempo è veramente molto. Continua la dottoressa: «I fili hanno un ampia modulabilità: così l’intervento che viene effettuato è ancora di più calibrato sulle richieste e sulle caratteristiche della paziente stessa. Tipologia di filo, quantità e posizionamento possono dare adito ad una serie di combinazioni che rispondono in modo ottimale alle caratteristiche della persona. In più possono essere usati con altre tecniche e con altri filler».
Trattandosi di un intervento di medicina estetica, la tecnica non prevede incisioni ma solamente l’uso di un piccolo ago. «I fili vengono inseriti appena sotto la pelle e ottengo una doppia funzione. La prima è quella più tradizionale di sostegno e tiraggio: attraverso dei microconi che alcune tipologie di fili hanno, è possibile ottenere un senso di trazione opposto alle due estremità del filo. Questa tecnica permette di risollevare sopracciglia, zigomi, guance, collo con la pressoché totale assenza di gonfiore e lividi e permettendo nella maggior parte dei casi una ripresa immediata post trattamento. Il risultato, trattandosi di medicina e non di chirurgia, è assolutamente naturale», aggiunge il chirurgo milanese.
La seconda funzione è quella di stimolo. «La sostanza di cui sono composti è assolutamente biocompatibile e capace di stimolare il derma a produrre un’aumentata quantità di collagene. Inoltre agisce in maniera significativa sulla microvascolarizzazione. L’effetto è di un sensibile rassodamento dei tessuti, con l’eliminazione delle piccole rughe del viso o il rassodamento di aree che tendono a svuotarsi come l’interno coscia e il braccio. L’effetto non sarà legato alla tensione o alla trazione dei fili, ma alla loro stessa presenza».
Un trattamento richiede circa 20-30 minuti e non ha effetti collaterali, se non -in alcuni casi- l’insorgenza di piccoli ematomi dovuti all’ago.
I fili, realizzati in materiali riassorbibili, nell’arco di 3-5 mesi scompaiono. «Gli effetti sulle parti trattate però possono restare anche fino ad un anno e oltre». Conclude la dottoressa: «Ogni intervento deve essere personalizzato: quantità e tipologia danno vita a reticoli differenti che possono rispondere anche ad alcune situazioni più problematiche. A seconda della condizione del singolo paziente è possibile stabilire un programma di inizio e mantenimento personalizzato, alternando l’utilizzo dei fili a quello dei filler più conosciuti».
Il costo di un singolo trattamento parte da 300 euro.

Patrizia Gilardino – profilo professionale. Laureata in Medicina e Chirurgia all’Università degli Studi di Milano nel 1988, Patrizia Gilardino si è specializzata nella Scuola di Chirurgia Plastica Ricostruttiva dell’Università degli Studi di Milano nel 1993. Iscritta all’Ordine dei Medici di Milano dal 1989, ha lavorato fino al 2003 all’Unità Funzionale di Chirurgia Plastica dell’Ospedale Multimedica di Sesto San Giovanni. Esercita la libera professione al Poliambulatorio della Guardia di Finanza di Milano, al Centro Dermatologico Europeo, nel proprio studio di via Colonna a Milano e nello studio di via Colombo 44 a Piacenza. È membro della Società di verifica e controllo di qualità e della Società americana di chirurgia plastica. È socio Sicpre (Società italiana di chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica) ed è iscritta all’Associazione Italiana Chirurgia Plastica Estetica (Aicpe) www.gilardinochirurgiaestetica.eu.