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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 28 APRILE 2024

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“Non si può parlare di scuola inserendola in un ragionamento di bilancio” E’ quanto ha affermato il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno

“Non si può parlare di scuola inserendola in un ragionamento di bilancio” E’ quanto ha  affermato il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno
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“Non possiamo continuare a parlare di scuola
inserendola in un ragionamento di bilancio, procedendo per continui
tagli orizzontali: la scuola non può essere questo”. E’ quanto ha
affermato il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno,
partecipando ad una iniziativa organizzata questa mattina al liceo
scientifico “Galileo Galilei” di Lamezia Terme, guidato dalla dirigente
scolastica Caterina Calabrese, alla presenza dell’ex ministro Maria
Carmela Lanzetta, del sindaco Gianni Speranza, il vescovo di Lamezia,
monsignor Luigi Cantafora,
Durante il dibattito sono stati proiettati video e diapositive
realizzati dagli alunni del liceo relativi alla situazione della città
della Piana su cui si è concentrato il dibattito. Secondo il presidente
Bruno: “La scuola deve essere innovazione, capacità di costruire una
classe dirigente che trovi subito lavoro partendo anche dal connubio con
il territorio, senza produrre professionalità che poi si vedono
costrette a partire per andare a lavorare all’estero. La Calabria deve
ricostruire il suo tessuto connettivo partendo dalle eccellenze, umane
prima di tutto, che significa professionalità e competenze che i licei
nostri e l’università sanno produrre – ha detto ancora Bruno -. Nei
prossimi mesi credo debba essere rivisto anche il percorso del
ridimensionamento scolastico che non ha nulla a che vedere con la
capacità innovativa del sistema scuola, ma spinge a ragionare solo su
tagli e dirigenze”.
Davanti all’ex ministro degli Affari regionali, Maria Carmela Lanzetta,
il presidente della Provincia è tornato nuovamente sulle difficoltà,
soprattutto economiche, che le Province sono destinate a registrare nei
prossimi mesi “se si mantiene questa impostazione normativa. Non
riusciremo a garantire servizi alle scuole, e non mi riferisco solo al
mantenimento di edifici più belli e sicuri ma anche all’accensione dei
riscaldamenti”. Bruno rivolge ancora una volta un appello al Governo
nazionale, al sottosegretario Delrio – “che ha dato il nome ad una legge
molto contorta” – e al premier Renzi: “Si rivedano sia le vicende legate
alle autonomie locali che alle politiche scolastiche”.