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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 07 MAGGIO 2024

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Non rimanga inascoltato l’appello dei parroci di Taurianova Anni di cattiva amministrazione hanno sprofondato nel baratro la città

Non rimanga inascoltato l’appello dei parroci di Taurianova Anni di cattiva amministrazione hanno sprofondato nel baratro la città
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di Robin Hood

Le parole dei parroci del comune di Taurianova in merito al voto amministrativo del
15 novembre, devono far riflettere le coscienze di ognuno di noi.
Forse è la prima volata nella storia della nostra comunità che la chiesa nella
sua piena interezza prende carte e penna per avvertire i taurianovesi sul pericolo
che corrono se la città cade nelle mani sbagliate.
Leggendo e rileggendo la nota degli uomini di chiesa si intuisce la preoccupazione
e lo sconforto dei cittadini, nel non riconoscersi in questa politica in salsa paesana,
preferendo addirittura non partecipare al voto amministrativo di novembre.
D’altronde come poter dar torto ai parroci, la nostra città negli ultimi anni ha
subito un disastro amministrativo che ha portato la città sull’orlo del baratro.
Una gravissima crisi economica con la chiusura di numerosissime attività commerciali,
artigianali ecc..
Una crisi del settore agrumicolo che ha smantellato un settore che negli anni dava
lavoro a numerose persone nella nostra città.
La stessa crisi dell’edilizia e dei servizi ha visto ridurre di gran lunga il numero
dei dipendenti nella nostra cittadina.
A questo si aggiungono i disastri degli ultimi anni da chi ha governato la cosa pubblica:
tra sindaci e commissari la città ha subìto un’arretratezza da far paura.
Il fallimento di Gioseta ha provocato il più grande collasso amministrativo degli
ultimi 50 anni nella nostra città.
Aver aderito, poteva anche essere un fatto positivo, ma non accorgersi in corso
d’opera del fallimento del progetto, è stato un errore imperdonabile per gli amministratori
dell’epoca.
Prima dell’avvento di Gioseta, nelle casse comunali il ritorno economico delle
tasse cittadine era intorno al 64%, dopo un anno e’ sceso al 22%. Un fallimento da far venire la pelle d’oca a chiunque abbia un minimo di buon senso.
In un’azienda privata un tale risultato economico, il licenziamento per giusta causa
di chi ha amministrato l’azienda, era un atto talmente scontato che siamo sicuri che
i manager per pudore non avrebbero nemmeno intentato nessuna difesa legale.
Dal disastro della gestione dei tributi inizia il fallimento del comune di Taurianova.
Una città che oggi sconta anche il fallimento della gestione commissariale, funzionari
arrivati dalle varie prefetture che tutto hanno fatto tranne che governare la città.

Una città che oggi non ha un teatro, un cinema, uno stadio, un centro sportivo,
un centro culturale, non ha una viabilità, degna di un paese normale, strade che
sembrano delle mulattiere, lo scandalo di un palazzo dello sport fermo da anni senza
motivo (ha fatto bene Nino Spirli a tirare le orecchie al presidente Raffa su questo
argomento). Taurianova è diventata una città dormitorio.
Provate a farvi un passeggiata in macchina o a piedi il sabato sera per capire
il dramma della solitudine.
Vi invito a recarvi nei paesi vicini per capire se la situazione è uguale a Taurianova.
L’appello dei parroci non deve rimanere inascoltato, mancano pochi giorni per presentare
le liste elettorali per il voto del 15 novembre e l’appello degli uomini di chiesa
è quello di valutare attentamente la vostra scelta. “Il destino della città e’
nelle vostre mani”, candidarvi e votare senza aver fatto una seria dinamica su chi
ha portato la nostra Taurianova in queste condizioni, un errore imperdonabile che
affosserà la città per sempre.
Oggi l’unico interesse dei gruppi di potere su Taurianova non è guidare l’ente comunale, ma entrare nella costituenda Città Metropolitana che a giugno vedrà la luce.
I soldi della Città Metropolitana nei prossimi anni saranno moltissimi, sono sicuro che
se il comune di Taurianova fosse stato al di sotto dei 15 mila abitanti non c’era tutto questo
interesse per un ente comunale sull’orlo del fallimento!