“No alla privatizzazione dell’acqua” Le associazioni Mondo Libero e Italia Nostra Onlus invitano i comuni calabresi alla salvaguardia dell'acqua
Le associazioni MONDO LIBERO e Italia Nostra Onlus,presente su tutto il territorio
nazionale a seguito del forum tenuto nei giorni scorsi a Lamezia Terme dalle stesse
associazioni, ribadiscono la necessità che tutti i comuni calabresi si adoperino
per la salvaguardia dell’acqua scongiurando qualsiasi tentativo di privatizzarla.
Essendo un bene vitale, l’acqua deve essere trattata diversamente rispetto agli
altri prodotti del libero mercato. Secondo l’Onu “gli Stati nazionali dovrebbero
dare priorità all’uso personale e domestico dell’acqua al di sopra di ogni altro
uso e dovrebbero fare i passi necessari per assicurare che questa quantità sufficiente
di acqua sia di buona qualità e accessibile economicamente a tutti”.
A livello internazionale la gestione pubblica del servizio idrico ha spesso incontrato
difficoltà, dovute alla mancanza di investimenti. Molti paesi hanno così affidato
la gestione a grandi società private e finanziato gli investimenti con consistenti
aumenti delle tariffe che hanno determinato una forte conflittualità, fino a sfociare
in vere e proprie rivolte.
La trasformazione dell’acqua in merce è la strategia perseguita da organismi come
l’Organizzazione mondiale del commercio, la Banca mondiale e il Fondo monetario
internazionale. Queste organizzazioni legano la concessione di prestiti alla privatizzazione
dei servizi, fra cui, appunto, la fornitura d’acqua. Senza considerare che la privatizzazione
del servizio equivale alla privatizzazione del bene, come dimostrano situazioni paradossali:
il Brasile, che da solo custodisce circa il 11% dell’intero patrimonio di acqua
dolce del pianeta, ha 45 milioni di persone senza accesso all’acqua potabile.
In Italia, con la riforma dei servizi pubblici locali, si è deciso di rendere obbligatoria
la privatizzazione del servizio idrico: si mercifica un bene comune il cui utilizzo
deve rispondere ad assoluti criteri di utilità pubblica. Una scelta che va in direzione
totalmente opposta al carattere extramercatorio del bene acqua, che pur restando
oggetto di contratti commerciali non dovrebbe essere sottoposto alle stesse regole
di mercato di altri beni di consumo. Inoltre, proseguendo su questa strada, entro
i prossimi quindici anni il 65% di tutti i servizi idrici dell’Europa e dell’America
del nord sarebbero in mano a sole tre multinazionali dell’acqua, due francesi e
una tedesca.
E’ fondamentale che tutte le amministrazioni si adoperino per trasformare con regolare
delibera l’azienda “Acqua Bene Comune” in azienda di diritto speciale. Ciò
significa l’immediata messa in sicurezza del ciclo delle acque da eventuali privatizzazioni
garantendone per 30 anni la proprietà pubblica. Si tratta di un atto di civiltà
e di rispetto dell’esito referendario contro i reiterati tentativi di privatizzazione
del ciclo delle acque.
Confidiamo nelle sensibilità e nel senso di giustizia di quanti preposti a questo
compito assolutamente fondamentale.
Mondo Libero Lamezia Terme
Italia Nostra Onlus -Sezione di Lamezia Terme