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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 30 APRILE 2024

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Nicodemo Oliverio: “Caporali più forti che mai! E’ così che le mafie tentano di controllare l’agricoltura”

“Urge intervento del governo: sono circa 600 milioni l’anno i danni all’Erario. Il caso dell’illegalità diffusa nel sud”

Nicodemo Oliverio: “Caporali più forti che mai! E’ così che le mafie tentano di controllare l’agricoltura”

“Urge intervento del governo: sono circa 600 milioni l’anno i danni all’Erario. Il caso dell’illegalità diffusa nel sud”

 

 

Riceviamo e pubblichiamo:

Secondo i dati dell’ultimo Rapporto ‘Agromafie e caporalato’ redatto dall’Osservatorio Placido Rizzotto per conto della Flai-Cgil: “In Italia circa 400mila lavoratori, per lo più stranieri, trovano un impiego in agricoltura tramite i caporali. Tra questi, sono circa 100 mila quelli che subiscono forme di grave assoggettamento dovuto a condizioni paraschiavistiche”. Risulta sempre più evidente un sistema di infiltrazione mafiosa nell’intera filiera agroalimentare, che va combattuto con decisione. Ragion per cui chiederemo al governo nazionale un impegno straordinario al fine di combattere e smantellare le infiltrazioni malavitose, eliminando tutte le forme di sommerso e conducendo una battaglia che deve essere prima di tutto culturale. Il fenomeno delle infiltrazioni criminali non è più solo caratteristica delle regioni meridionali, considerato che si registrano aree di sfruttamento lavorativo in Piemonte, Lombardia, Veneto e in altre regioni del centro-nord, dove da anni prevale una devastante cultura della illegalità, figlia di un clima nazionale che ha per un ventennio considerato un ‘fastidio’ il rispetto della legalità e della trasparenza. Secondo il rapporto della Cgil: “nonostante la contraffazione alimentare negli ultimi 10 anni sia cresciuta del 128 per cento in Italia, con danni pari a 60 miliardi di euro se sommati al fenomeno dell’Italian sounding, sono stati fatti sostanziali passi avanti. Infatti le denunce sono sensibilmente cresciute. Dall’introduzione nel codice penale del reato di caporalato (art. 603 bis) , sono state arrestate o denunciate circa 355 persone, di cui 281 solo nel 2013”. Ovviamente la strada da fare è ancora tanta, e l’impegno legislativo deve essere ancora più incisivo, così come il lavoro delle Forze dell’Ordine e lo sforzo del sindacato che in questo campo è di grande importanza. E’ infatti da verificare l’efficacia della legge sul caporalato, che ha portato buoni frutti ma deve essere estesa e rafforzata. Il fenomeno del caporalato è ancora troppo forte: secondo le mappe sono circa 80 gli epicentri dello sfruttamento dei caporali e in 55 di questi epicentri la Flai ha riscontrato condizioni di lavoro indecente ed una pesante situazione di sfruttamento di tanti lavoratori, che sono anche fortemente sottopagati. Il rapporto stima come in termini di mancato gettito contributivo, il caporalato costa all’Erario oltre 600 milioni di euro l’anno. Se è vero come è vero che tale situazione riguarda un po’ l’intero Paese, c’è da sottolineare le condizioni di grande debolezza in cui versano le regioni del sud Italia, in particolare la Calabria. In questa regione, le aziende sane, che sono tante, sono costrette ad operare accanto ad una rete di illegalità diffusa e capillare, mentre la criminalità organizzata, in alcuni territori, agisce ancora indisturbata. Per tutto questo chiederemo al Governo di porre in primo piano la lotta alle infiltrazioni criminali nel settore agroalimentare; una migliore e più efficace azione contro il caporalato (rivedendo alcune norme della legge in vigore), insieme ad un sostegno netto e chiaro per quelle aziende agricole che operano tra mille difficoltà, ma che rappresentano una grande opportunità di crescita e di sviluppo per l’economia nazionale.

ON. NICODEMO OLIVERIO, CAPOGRUPPO PD IN COMMISSIONE AGRICOLTURA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI