Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), DOMENICA 15 DICEMBRE 2024

Torna su

Torna su

 
 

“Affrontare il fenomeno dei bambini prematuri” Lo dichiara Nicodemo Oliverio

“Affrontare il fenomeno dei bambini prematuri” Lo dichiara Nicodemo Oliverio
Testo-
Testo+
Commenta
Stampa

“E’ necessario investire di più per affrontare al meglio ed efficacemente il fenomeno dei bambini prematuri.
Un fenomeno poco conosciuto in Italia, e ancora di meno in Calabria, nonostante il numero di bambini che nascono prematuri cresca di anno in anno. Una situazione che provoca notevoli sofferenze alle famiglie interessate, troppo spesso lasciate da sole, fra mille difficoltà.
C’è comunque da dire che con il passare del tempo si sono ottenuti ottimi risultati, grazie alle tecnologie biomediche, per le cure intensive neonatali italiane. Ma è necessario adeguare al più presto il sistema sanitario territoriale.
In Calabria la situazione appare lentamente in miglioramento, grazie anche ad alcune strutture ospedaliere di eccellenza che riescono ad ottenere risultati importanti. Ma i sacrifici che sono costretti a sopportare le famiglie, in particolare le mamme, sono ancora tanti.
In Italia ogni giorno nascono quasi 100 bambini prematuri, e il 20% di loro viene ‘strappato’ al seno materno e sopravvive solo grazie a macchinari tecnologicamente avanzati. Una condizione che può durare anche mesi.
La Giornata Mondiale della Prematurità viene celebrata a livello mondiale, per aumentare la consapevolezza in merito alle nascite premature, alle possibili conseguenze e alla loro prevenzione.
La nostra regione si sta sempre di più adeguando agli standard nazionali, anche se forte è la necessità di nuovi e importanti investimenti, di cui dovranno farsi carico il ministero e la regione. Importante è stata a tale proposito la decisione del Commissario Scura, su sollecitazione del Presidente Oliverio, che con apposito decreto ha reso possibile l’utilizzo delle cure ai bambini calabresi nati prematuramente, dando così a loro piena cittadinanza.