‘Ndrangheta, operazione “Maestrale-Carthago”, Vasta operazione della Dda con 61 fermi. I Particolari Durante le investigazioni i Carabinieri hanno documentato un importante summit di ‘ndrangheta tenuto all’interno di una struttura turistica della “Costa degli Dei”, in occasione di un ricevimento nuziale, ove dal “Crimine” della “Provincia”
Nelle prime ore di oggi, nella provincia di Vibo Valentia, Lazio, Lombardia, Piemonte e Veneto, il
Comando Provinciale Carabinieri di Vibo Valentia, con il supporto di oltre 500 uomini della Legione
Calabria, dei comandi territorialmente competenti, del 14° Battaglione, dei Cacciatori di “Calabria”,
“Sicilia” e “Puglia”, del Nucleo Cinofili e dell’8° Nucleo Elicotteri di Vibo Valentia, a conclusione di
una complessa e articolata attività investigativa, nella quale risultano indagate 167 persone, di cui
33 detenute per altra causa, hanno eseguito un decreto di fermo di indiziato di delitto emesso da
questa Procura Distrettuale Antimafia, guidata dal Procuratore Nicola Gratteri, nei confronti di 61
soggetti, appartenenti alle principali famiglie ‘ndranghetiste della provincia vibonese. Tutte le
persone indagate, le cui condotte saranno vagliate dal Giudice per le Indagini Preliminari, sono
ritenute presunte responsabili, in concorso e a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo
mafioso, scambio elettorale politico mafioso, violazione della normativa sulle armi, traffico di
stupefacenti, corruzione, estorsione, ricettazione, turbata libertà di incanti, illecita concorrenza con
minaccia o violenza, trasferimento fraudolento di valori, truffa aggravata per il conseguimento di
erogazioni pubbliche, favoreggiamento personale, procurata inosservanza della pena e falso
ideologico, il tutto aggravato dal “metodo mafioso”.
L’attività d’indagine, denominata “Maestrale – Carthago”, condotta dai Carabinieri di Vibo Valentia
e coordinata da questa Direzione Distrettuale Antimafia, ha consentito di “mappare”, attraverso
un poderoso impianto accusatorio, la “geografia” della criminalità organizzata nei comuni di Mileto,
Filandari, Zungri, Briatico e Cessaniti, ricostruendo ruoli, compiti e dinamiche dei capi, promotori,
organizzatori e partecipi delle associazioni mafiose, evidenziando la loro forte vocazione economico
– imprenditoriale e la capacità di intessere fluidi rapporti con “colletti bianchi”, esponenti politici e
rappresentanti delle pubbliche amministrazioni. In particolare è stata accertata la piena operatività
sul territorio provinciale delle strutture di ‘ndrangheta della “Locale di Zungri” con le ‘ndrine di
“Cessaniti” e “Briatico” e della “Locale di Mileto” con le ‘ndrine di “Paravati”, “Comparni”,
“Calabrò” e “San Giovanni”, entrambe riconosciute dal “Crimine di Polsi” e soggette alle regole
formali e sostanziali della ‘ndrangheta unitaria con accertati collegamenti con le famiglie della Piana
di Gioia Tauro.
Durante le investigazioni i Carabinieri hanno documentato un importante summit di ‘ndrangheta
tenuto all’interno di una struttura turistica della “Costa degli Dei”, in occasione di un ricevimento
nuziale, ove dal “Crimine” della “Provincia” venivano impartite disposizioni operative e
“comportamentali” ai presenti, ossia venivano date indicazioni su come le diverse famiglie
malavitose del vibonese dovevano comportarsi per la spartizione dei proventi illeciti e per dirimere
eventuali controversie. Nel corso delle attività investigative è stato documentato come elementi della
criminalità organizzata abbiano condizionato e indirizzato le scelte di alcuni dirigenti medici
dell’A.S.P. di Vibo Valentia, anche mediante accordi corruttivi, facendo valere il peso “contrattuale”
ed elettorale dell’articolazione ‘ndranghetistica di appartenenza. In particolare è emerso l’interesse
della Locale di Mileto e della famiglia Fiaré di San Gregorio d’Ippona nella gestione del servizio di
vettovagliamento per gli ospedali di Vibo Valentia, Serra San Bruno e Tropea. È stato inoltre
contestato ad un altro dirigente medico della citata Azienda Ospedaliera il presunto rilascio di
perizie compiacenti in favore di affiliati detenuti. Ad un terzo sanitario del Dipartimento di
Veterinaria è stata contestata l’ipotesi di violenza privata aggravata dal metodo mafioso, per essersi
rivolto ad un capo locale con la finalità di far desistere un collega dal presentare una denuncia nei
suoi confronti.
Sono state accertate poi presunte infiltrazioni all’interno dell’amministrazione comunale di
Cessaniti, ove un funzionario “aggiustava” una graduatoria di un concorso pubblico, per assumere
un dirigente amministrativo ritenuto vicino alla locale di Zungri. È stata contestata un’ipotesi di
truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche, aggravata dal metodo mafioso. In particolare è
stato accertato che esponenti della criminalità organizzata, colletti bianchi e pezzi della società civile
avrebbero ideato un sistema collaudato, volto, attraverso la costituzione di società cooperative di
comodo, all’emissione di fatture per operazioni inesistenti, lucrando sul sistema dell’accoglienza dei
minori stranieri non accompagnati, nei comuni di Joppolo, Mileto e Filadelfia, inducendo in errore
il Comune di Vibo Valentia (quale ente “capofila” per tutta la provincia), il quale autorizzava la
liquidazione delle spese, procurando un danno per l’erario stimato in oltre 400mila euro, con denaro
proveniente dal fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo (costituito anche da fondi
europei), gestito dal Ministero dell’Interno e previsto nella legge finanziaria dello Stato.
Sono state inoltre ricostruite le dinamiche di presunte attività estorsive a carico di una società
aggiudicataria dell’appalto per la raccolta dei rifiuti nei comuni di Mileto e Briatico, i cui proventi
(circa il 10% dell’importo a base d’asta) venivano ripartiti tra esponenti della criminalità organizzata
riconducibili alle Locali di Mileto e di Zungri, a cui le vittime versavano circa 48.000 euro ogni anno
per ciascuna consorteria. È stato altresì accertato un pervicace sistema di estorsioni ai danni di
coltivatori della Cipolla Rossa IGP di Tropea e di attività commerciali attive nel settore turisticoalberghiero della Costa degli Dei. Attraverso la creazione di più società per la navigazione da
diporto, con intestatari fittizi riconducibili ad un unico centro di interessi, le consorterie criminali
avrebbero di fatto creato un regime monopolistico a tariffe imposte. È stata anche riscontrata
nell’area di Cessaniti, Filandari e Briatico una presunta attività di illecita intermediazione nella
compravendita di fondi agricoli fra privati, mediante l’invasione di terreni, la minaccia e il pascolo
abusivo.
Sono state sequestrate nel corso dell’attività numerose armi, tra cui fucili, pistole – molte delle quali
con matricola abrasa – e un fucile mitragliatore AK-47 Kalashnikov, nonché un ingente quantitativo
di munizioni di vario calibro.
I fermati sono stati associati in carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
I nomi deli indagati
Ambrogio Accorinti alias Scimusca di Zungri; Antonino Accorinti, alias Nino, di Briatico; Antonio Accorinti, alias “Fraguleja”, di Briatico; Giuseppe Antonio Accorinti, alias “Peppone”, di Zungri; Vincenzo Francesco Accorinti, alias “Franco”, di Briatico; Rocco Anello, di Filadelfia; Tommaso Anello, di Filadelfia; Domenico Antonio Arena, alias “U Zoppu”, di Mileto; Giuseppe Arena, di Soriano; Felicia Arcella, di Briatico; Imad Ariv, di Mileto; Marino Luciano Artusa, alias “U Pacciu”, di Filandari; Concetta Ascone, di Limbadi; Rocco Ascone di Limbadi; Salvatore Ascone, di Limbadi; Antonino Barbieri alias Nino, di Cessaniti; Francesco Barbieri alias Ciccione o Carnera, di Cessaniti; Francesco Barbieri, 35 anni, di San Calogero; Francesco Barbieri, 22 anni, di Pannaconi; Giuseppe Barbieri, alias Peppareju, di Briatico; Michelangelo Barbieri alias Barbiere, di Cessaniti; Onofrio Barbieri, di Vena; Luigi Barillari alias Pongio, di Briatico; Francesco Barone alias Architetto, di San Calogero; Angelo Bartone alias Bombolo, di Mileto; Domenico Bartone, alias “Mimmo”, di Mileto; Fortunato Bartone, alias “Pangozzo”, di Mileto; Pietro Giuseppe Bellocco, di Rosarno; Antonio Bonaccuso, alias “U Nanu”, di Briatico; Giuseppe Armando Bonavita, alias “Armando”, di Briatico; Roberta Bonavita, di Briatico; Domenico Bonavota, di Sant’Onofrio; Marco Borello, di Briatico; Filippina Carà di Zungri; Giuseppe Carà, di Filandari; Paolo Careglio di Briatico; Piero Castagna di Vena Superiore; Domenico Cichello, di Filandari, Nazareno Cichello di Zungri; Rocco Cichello di Filandari; Mariacarmela Ciconte di Vibo Valentia; Lucia Colacchio di Filandari; Domenico Folloca alias “Muba”, di Mileto; Domenico Cordì alias “Zio Mimmo”, di Candidoni; Raffaele Corigliano, 56 anni, di Pizzo; Raffaele Corigliano, 23 anni, di Catanzaro; Pietro Corso di Mileto; Vincenzo Corso, di Mileto; Gregorio Coscarella di San Gregorio d’Ippona; Vincenzo Crudo di Vibo Valentia; Giuseppe d’Andrea di Briatico; Lorenzo de Lorenzo di Cessaniti; Maria Vittoria Errigo di Vibo Valentia; Angelo Familiari di Reggio Calabria; Francesco Chiarè alias “Il Dentista”, di San Gregorio d’Ippona; Antonino Fiorillo di Vibo Valentia; Antonino Fogliaro di Mileto; Massimo Fortuna, di San Gregorio d’Ippona; Claudio Fiumara, di Francavilla Angitola; Nicola Fusca, alias “Cola”, di Mileto; Rocco Gagliardi, di Paravati; Antonio Galati, di Mileto; Armando Galati, di Mileto; Domenico Galati, 73 anni, di Mileto; Domenico Galati, 39 anni, di Mileto; Fortunato Galati, di Mileto; Michele Galati, di Mileto; Ottavio Galati, di Mileto; Rocco Galati, di Mileto; Salvatore Galati, di Mileto; Costantino Gaudioso, di Zungri; Carlo Gioffrè, di Rosarno; Antonio Leone; Filippo Biagio Grasso, alias “Antonello”, di Briatico; Biagio Salvatore Grasso, di Briatico; Marco Greco, di Briatico; Antonio Grillo di Mileto; Francesco Grillo alias U Massaru di San Calogero; Domenico Iannello alias Mimmo da Canaglia, di Mileto; Rocco Iannello alias Rocco da Canaglia, di Mileto; Domenico Ievoli di Napoli; Antonino Labella di Vibo Valentia; Rosario Larocca di Vibo Valentia, Pasquale La Rosa di Tropea, Francesco Loiacono di Vibo Valentia; Alfonso Luciano di Filogaso; Gisella Macchiavelli di Vibo Valentia; Luigi Mancuso, di Limbadi; Fortunato Mangone, di Vibo Valentia, Francesco Mangone, alias “Ciccio”, di Vibo Valentia, Giuseppe Mangone, “Pinu u Barberi”, di Mileto; Nicola Marasco, di Limbadi; Fabio Marcello di Vibo Valentia; Damiano Marrella, di Pizzo; Francesco Dipurzio Massara, di Mileto; Aldo Mazzella, di Fiumicino, Clemente Mazzeo di Mileto; Filippo Mazzeo di Pannaconi; Michele Silvano Mazzeo, alias “Stallone”, di Mileto; Emanuele Melluso, alias “Gemello-Gemellino”, di Briatico; Fausto Melluso, di Briatico; Sandro Melluso, di Briatico; Simone Melluso di Briatico; Antonio Salvatore Mesiano, di Mileto; Fortunato Mesiano di Biassono; Francesco Mesiano, alias Franco, di Mileto; Paolo Mesiano, di Monza Brianza; Pasquale Mesiano alias “Pidiridi” di Mileto; Saverio Mesiano, di Mileto; Salvatore Morelli, alias “L’americano”, di Vibo Valentia; Vincenzo Nicolae alias Assessore, di Vibo Valentia; Laurentiu Gheorghe Nicolae, di Limbadi; Andrea Niglia di Briatico; Filippo Niglia di Briatico; Gregorio Niglia alias Lollo, di Briatico; Francesco Orecchio alias Mastrofranco, di San Calogero; Pasquale Orfanò, di Ioppolo; Salvatore Palmieri di Mileto; Cesare Pasqua di Vibo Valentia; Joan Azzurra Pelagi di Vibo Valentia; Maria Rosa Pesce di Tropea; Pasquale Pititto di Mileto; Rocco Pititto di San Calogero; Salvatore Pititto di Mileto; Gaetano Pochiero di Vibo Valentia; Salvatore Politaro alias Turi di Vibo Valentia; Domenico Polito alias Ciota, di Mileto; Pietro Polito di Briatico; Fortunato Pontoliero di San Calogero; Giuseppe Traiti alias Pino, di San Calogero; Nicola Preiti alias Cola di San Calogero; Antonio Prenesti alias Totò, di Nicotera; Antonio Domenico Prestia di Briatico; Antonio Gaetano Prestia alias Tonino di Mileto; Antonio Prostamo di Mileto; Francesco Prostamo alias U Zorru, 38 anni, di Mileto; Francesco Prostamo, 45 anni, di Mileto; Giuseppe Prostamo alias U Russuni, 53 anni, di Briatico; Giuseppe Prostamo alias Ciopane, 38 anni, di Mileto; Giuseppe Prostamo alias Giubba, 34 anni, di Mileto; Nazareno Prostamo alias Buttafuco, di Mileto; Salvatore Prostamo alias U Sazizzu, di Briatico; Giuseppe Pugliese alias Professore, di Spilinga, Giuseppe Raguseo alias Peppe, di Nicotera; Ettore Romagnoli di Monfalcone; Francesco Rombolà alias Franco u Pala, di Mileto; Massimo Rombolà, alias “U Pala”, di Mileto, Simona Rombolà, di Mileto; Rocco Scali, di Mileto; Giulio Solano, di Limbadi; Marco Startari, di Vibo Valentia; Francesco Stilo, di Lamezia Terme; Christian Surace, di Cessaniti; Benito Tavella, di Vibo Valentia; Fortunato Tavella, di Mileto; Rocco Tavella, di Mileto; Antonino Tribaldi, di Limbadi; Antonio Tripodi, di Ricadi; Mattia Giovanni Tripodi di Ricadi; Giuseppe Tulino di Mileto; Leonardo Domenico Vacatello di Bivona; Rodolfo Vacatello di Bivona; Leopoldo Giulio Valente di Mileto; Santo Vincenzo Varone di Limbadi; Daniele Vatano alias u Cibu di Briatico; Giorgio Vurro di Vibo Marina; Giovanni Zuliani di Piscopio; Francesco Zungri di Briatico.