Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), DOMENICA 15 DICEMBRE 2024

Torna su

Torna su

 
 

‘Ndrangheta: arrestati 3 affiliati alla cosca Libri

‘Ndrangheta: arrestati 3 affiliati alla cosca Libri

| Il 17, Feb 2012

 

Reggio Calabria, la Dia mette le manette anche al boss Pasquale Libri

‘Ndrangheta: arrestati 3 affiliati alla cosca Libri

Reggio Calabria, la Dia mette le manette anche al boss Pasquale Libri



REGGIO CALABRIA – Tre persone ritenute affiliate alla cosca di ‘ndrangheta Libri di Reggio Calabria sono state arrestate dal personale della Centro operativo Dia della città calabrese con l’accusa di associazione mafiosa, estorsione, rapina e illecita concorrenza con violenza e minaccia. Gli arresti sono stati fatti in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Reggio Calabria.

C’E’ ANCHE BOSS PASQUALE LIBRI

Il boss Pasquale Libri è una delle tre persone arrestate stamani dalla Dia di Reggio Calabria. Al boss, condannato nel processo “Testamento”, il provvedimento è stato notificato in ospedale dove si trovava già piantonato dopo che è stato accertato che le sue condizioni di salute non sono compatibili con il carcere. Gli altri due arrestati sono Edoardo Mangiola, titolare di un bar situato nei pressi del centro direzionale, dove ha sede la Procura, e Claudio Bianchetti. Secondo l’accusa, la cosca Libri avrebbe imposto la fornitura del servizio mensa per gli operai della ditta Bentini impegnati nella costruzione del nuovo palazzo di giustizia di Reggio Calabria. Nell’inchiesta, avviata di iniziativa dalla Dia nel 2008, senza collaborazione alcuna, sono indagate anche altre 23 persone la cui posizione è stata stralciata e sarà oggetto di ulteriori verifiche.

IN MIRINO COSCA NUOVO PALAZZO GIUSTIZIA. PIGNATONE, A CRUDEZZA ESTORSIONI PREFERITA FORNITURA SERVIZI

”La ‘ndrangheta cambia metodi ed alla crudezza delle estorsioni sostituisce, con sistemi illegali, la penetrazione in meccanismi legali, come le forniture e la fornitura di manodopera”. Lo ha detto il procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Giuseppe Pignatone, incontrando i giornalisti con il capo centro della Dia, col. Giancarlo Ardizzone, sull’operazione che ha portato all’arresto di tre persone, tra cui il boss Pasquale Libri. La cosca, per l’accusa, aveva imposto assunzioni e subforniture all’impresa Bentini vincitrice dell’appalto per la realizzazione del nuovo palazzo di giustizia. I lavoratori assunti dalla Bentini su ordine della cosca erano costretti a versare una parte del loro stipendio anche alla cosca stessa. “Una prassi – hanno sostenuto gli inquirenti – che appare quanto mai consolidata soprattutto nelle zone di influenza in cui opera la cosca, egemone nella zona sud della città, particolarmente vivace sotto il profilo delle iniziative urbanistiche”. Le indagini sono iniziate dopo l’attentato incendiario ad un bar, distrutto subito dopo un intervento di ristrutturazione, “nonostante – è stato detto – avesse scelto per i lavori le ditte della zona”.

redazione@approdonews.it