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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 25 APRILE 2024

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Natale in Abruzzo

Natale in Abruzzo

Fra i riti del fuoco di Tufillo e Nerito e i presepi viventi di Rivisondoli e Cerqueto

Natale in Abruzzo

 

Fra i riti del fuoco di Tufillo e Nerito e i presepi viventi di Rivisondoli e Cerqueto

 

(ANSA) È un Natale che si vive soprattutto nella tradizione quello che accomuna le tante iniziative invernali in Abruzzo (www.abruzzoturismo.it), fra suggestive montagne innevate e riti d’altri tempi. Sono i giorni in cui gli zampognari scendono dal Gran Sasso e dalla Majella per scaldare i borghi con le nenie natalizie e in moltissimi paesi si rinnova la tradizione del presepe vivente.Fra le rappresentazioni della Natività, allestite ogni anno con la paziente collaborazione di tutta la popolazione locale, le più famose sono quella di Rivisondoli (www.comune.rivisondoli.aq.it/turismo.html), paesino incastonato in un panorama mozzafiato, e quella di Cerqueto di Fano Adriano (www.cerqueto.net/presepe.html). Quest’ultimo, il più antico della provincia teramana, si svolge nella sera di Santo Stefano nella piazza del paese, con un allestimento mozzafiato aggrappato al Gran Sasso. A Torricella Sicura torna il presepe etnografico “Le Genti della Laga”, su una superficie di 600 metri quadrati che invita ad immergersi nell’atmosfera dell’antico Abruzzo teramano.Nel borgo di Tufillo (www.tufillo.com), che si affaccia sulla sponda abruzzese del fiume Trigno con circa 600 abitanti, protagonista della vigilia di Natale è invece il fuoco, o meglio la farchia, un tronco lungo e diritto – che può arrivare anche a venti metri – intorno al quale vengono inseriti altri tronchi minori, fino a formare un grosso fascio, tenuto insieme da cerchi di ferro. La farchia viene “vestita” dagli abitanti del paese tradizionalmente il pomeriggio del 24 dicembre davanti alla chiesa di San Vito. Poi il corteo nel centro storico, a torcia spenta, con tappe fra i vicoli e ovunque siano stati improvvisati punti di ristoro a base di vino e dolci di Natale: torcinelli, calgionetti, biscotti di mandorle e pizzelle. A mezzanotte il rito si compie: davanti alla chiesa di Santa Giusta viene appiccato il fuoco alla farchia (in posizione orizzontale per motivi di sicurezza), mentre i visitatori intonano i canti natalizi.In molti altri centri abruzzesi si svolge il rito del ceppo o delle tecchje, in dialetto: è il tronco dell’albero che nel momento in cui si fa la provvista della legna viene messo da parte per usarlo la notte di Natale. A Nerito, frazione di Crognaleto, noto per l’artigianato del ferro battuto e del cuoio, alla vigilia di Natale gli abitanti accatastano nella “Piazza di sopra” attorno ad un grande palo alto circa dieci metri, la stanga, quasi 100 quintali di legna ai quali dopo il tramonto viene appiccato il fuoco, costantemente alimentato fino all’Epifania.Le antiche tradizioni sopravvivono anche nei paesi devastati dal sisma. All’Aquila sono in programma due concerti: la band Motel Connection in piazza Duomo il 28 dicembre e gli Stadio il 29 dicembre. A Villa Sant’Angelo è già partita la rassegna “Riviviamo il presepe”, fino al 6 gennaio. Per tutto il periodo natalizio sono previsti spettacoli per bambini nei pressi degli alloggi del “progetto Case” nelle località di Coppito e di Bazzano.Lanciano inaugura il periodo di Natale tradizionalmente il giorno dell’Immacolata con un ricco calendario di eventi culturali, musicali e teatrali (Informazioni turistiche: tel. 0872 717810). Fra gli appuntamenti fissi spazio alla rassegna dei presepi artistici, realizzati da artigiani provenienti da tutto il mondo, e alla via dei presepi, l’itinerario religioso e culturale che propone la visita alle antiche chiese dell’antica Anxanum. Il mercatino è in programma dal 18 al 20 dicembre. Non c’è Natale a Lanciano senza la squilla, la campanella della torre civica che il 23 dicembre con i suoi rintocchi ricorda il viaggio della Madonna a Betlemme e segna il momento in cui gli abitanti tornano a casa per scambiasi doni e auguri. La campana suona ininterrottamente dalle 18 alle 19 e rappresenta una delle tradizioni più sentite nell’animo del popolo lancianese.Chi preferisce la montagna pura può dare uno sguardo alle attività previste al Parco nazionale della Majella (www.majellatrekking.eu), in calendario dal 27 dicembre al 5 gennaio, o ai wolf weekend: i visitatori saranno accompagnati in escursioni alla ricerca delle tracce degli animali provando il fascino dell’osservazione faunistica al tramonto o l’emozione di un’uscita notturna sulla neve.

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