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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 12 DICEMBRE 2024

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Multiutility acqua e rifiuti, “Enorme concentrazione di funzioni e competenze in capo al presidente della Regione” Quanto afferma il consigliere regionale Antonio Lo Schiavo in aula

Multiutility acqua e rifiuti, “Enorme concentrazione di funzioni e competenze in capo al presidente della Regione” Quanto afferma il consigliere regionale Antonio Lo Schiavo in aula

«Questa legge ripropone una tendenza che abbiamo visto da inizio legislatura: quella di accentrare le competenze sulla Regione e sul suo presidente. Scopriamo quindi che il presidente Occhiuto condivide, con me, una visione Keynesiana dell’economia con un intervento diretto e molto forte della Regione. Tutti gli atti fin qui adottati portano ad un accentramento di funzioni e alla creazione di strumenti giuridici che rafforzano la presenza dell’Istituzione regionale in alcune funzioni essenziali della vita economica e sociale calabrese. Lo abbiamo visto con la sanità, con la nascita di un’unica macro-azienda, lo stiamo vedendo oggi su acqua e rifiuti, sulla Film commission, ecc. Emerge un’impostazione ben precisa che tende ad accentrare ruoli e funzioni in capo alla Regione e in particolare al suo presidente».
È quanto ha detto il consigliere regionale Antonio Lo Schiavo, intervenendo nel corso del Consiglio regionale odierno sull’istituzione della nuova Multiutility regionale su acqua e rifiuti e annunciando il suo voto contrario alla proposta di legge di riforma.
«È giusto – ha proseguito – che in coerenza con le iniziative assunte, il Presidente della Regione ammetta però il fallimento dei privati nella gestione di alcuni servizi che riguardano i diritti essenziali delle persone. Oggi si inverte la rotta e io lo condivido, ma “il potere limita il potere”, direbbe Montesquieu, e quando si dice che “la legge calabrese sulla costituzione dell’autorità rifiuti e risorse idriche non è parametrata sulla legge dell’Emilia Romagna” si dice qualcosa di falso e vero allo stesso tempo. Vero perché l’impianto è molto simile. Falso perché noi prevediamo la creazione dell’autorità rifiuti e risorse idriche della Calabria affidandone la gestione non ad un presidente nominato da un consiglio direttivo composto dai sindaci, come in Emilia Romagna, ma ad un direttore generale con rappresentanza legale dell’ente nominato dal presidente della Giunta regionale. Abbiamo una concentrazione enorme, mai vista prima, di funzioni e ruoli in capo all’esecutivo. Come mai finora l’esecutivo ha avuto un ruolo fortissimo, centrale e senza mediazione, nello svolgimento di tutte le funzioni essenziali delle istituzioni calabresi. E non basta la Commissione di vigilanza per riequilibrare i rapporti di forza. Per questo, intuendo questa tendenza, io da subito ho posto il problema del controllo del Consiglio regionale su tutti gli enti strumentali e in house della Regione. Capisco che l’esigenza comunicativa chiede di superare i tempi della politica ma le Istituzioni sono Istituzioni e vanno rispettate come tali. La questione del metodo del bilanciamento di questi mostri giuridici è un aspetto fondamentale che continuerò a sollevare nel rispetto del mio ruolo e del mandato ricevuto dai calabresi».