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TAURIANOVA (RC), SABATO 14 DICEMBRE 2024

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Monta la polemica sulla Festa della Varia di Palmi Il giornalista Pantano decifra i messaggi in codice da Facebook

Monta la polemica sulla Festa della Varia di Palmi Il giornalista Pantano decifra i messaggi in codice da Facebook varia-di-palmi
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di Agostino Pantano

Lo ‘ndranghetista in ognuno di noi/Polimeni affonda la Varia di Palmi e accusa la “famiglia Randazzo”: «Se parlo io…». Trema il municipio, ma il Sindaco già “conosce” i guai per mafia

Il sindaco Giovanni Barone e il presentatore Lino Polimeni se le stanno dando di santa ragione a valle della Festa della Varia, finita domenica tra urla in tv, pianti del tipo «Lei non sa chi sono io», minacce di querele e, pare di capire, allusioni parecchio evidenti a scandali che il municipio di Palmi celerebbe.

Polimeni è arrabbiato perché, autoproclamatosi “inventore della diretta televisiva” che ha fatto conoscere l’evento nel mondo, quest’anno è stato cacciato dalla comunicazione della kermesse folklorica-religiosa. Ha utilizzato il suo programma quotidiano per lamentarsi che nel libero mercato – da effettivo padre dell’evento mediatico – non è stato manco invitato a presentare qualche proposta commerciale, divenendo bersaglio di una asserita infamità: «Non è vero che avevo chiesto 25 mila euro come in maniera diffamatoria dicono gli organizzatori», ha urlato dal canale televisivo che lo ospita.
Il sindaco Barone, noto estimatore di Polimeni, fin qui non ha fiatato: quest’anno ha dedicato il suo comizio in piazza post Varia ad attaccare (minacciare) la Regione che «deve far diventare l’evento una festa regionale». Fin qui ha avuto altri bersagli ed altre rogne.

Insomma, messaggi in codice a non finire con Polimeni che ha dalla sua il flop televisivo evidente di quest’anno – oggettivamente più che ad una “scasata” trepidante sembrava di assistere ad una chiacchierata dalla parrucchiera – e può contare sul contesto politico scandaloso in cui è andata in scena l’esibizione del rito. Il presentatore, che ha fatto intendere di conoscere “segreti delle edizioni precedenti”, non sappiamo se andrà in Procura ma, intanto, ha apparecchiato la tavola annunciando che, per sfregio (pardon per “senso civico”), si candiderà alle prossime elezioni: «Nel 2014 mi hanno ordinato di non intervistare Patrizia Nardi”, ha detto sparando il primo colpo di cannone per sperare nell’aiuto dell’assessore metropolitana di sinistra, inventrice del progetto che ha fatto diventare la Festa Patrimonio Unesco.

E sì che il quadro attuale sembra aiutare il comunicatore disarcionato, vista la precarietà di una maggioranza che – patito il recente arresto per mafia di un consigliere alfaniano e la fuga all’opposizione di un capogruppo trombato nel voto metropolitano – è ancora in piedi solo perché il sindaco ha detto: «Dopo la Varia faremo i conti». Non sappiamo se qualcuno dei politici andrà in Procura – in un consiglio comunale dove il leader dell’opposizione è pur sempre un ex magistrato insigne, guai a chi tocca la Varia fosse pure l’ex assessore Caligiuri – ma siamo certi che nessuno dei contendenti si stia godendo le ferie in questi giorni.

Polimeni prepara una conferenza stampa dove spiegherà perché il tanto coccolato “Consigliere dott. Randazzo” – censore che oggi lo perseguiterebbe come nel film di Benigni – oggi gli sembra un nemico della propria causa; Barone, noto e impunito nemico della libertà di stampa – abituato ad approfittare dei palchi della Varia per attaccare indegnamente i “giornalisti nemici della città” – siamo sicuri che questa volta non replicherà all'”amico Lino”.

Troppo preso dall’obiettivo di far quadrare il cerchio per andare avanti, dopo aver perso il vicesindaco per fatti di mafia e un assessore “amico della città” per peculato, sembra abbia capito la “sonata”: “il Dottor Randazzo”, questa volta padre del consigliere e presidente del comitato, starebbe cercando un accomodamento futuro vista la situazione irripetibile di quest’anno. Nella vita fa il medico del sangue e in queste ferie ne ha visto scorrere troppo e mancano i becchini che raccolgono i cadaveri per quanti sono: diventerà un lenzuolo pietoso che avvolgerà vecchi e nuovi comunicatori, vecchi e nuovi assetti politici per non mostrarli al pubblico come si fa con i bilanci della Varia? E vissero tutti felici e avvisati per la prossima volta.