Miss Italia ricorda Tatiana stuprata e uccisa a Brancaleone
redazione | Il 23, Set 2013
Un minuto di silenzio durante la finale regionale di Miss Italia, tenutasi a Cosenza, per ricordare la morte della badante ucraina uccisa sulla spiaggia a Brancaleone. Un gesto per non far inghiottire dallo scorrere del tempo l’ennesima violenza ai danni di un donna. L’iniziativa accolta dall’organizzazione del concorso di bellezza è stata promossa da Diritti civili di Franco Corbelli
Miss Italia ricorda Tatiana stuprata e uccisa a Brancaleone
Un minuto di silenzio durante la finale regionale di Miss Italia, tenutasi a Cosenza, per ricordare la morte della badante ucraina uccisa sulla spiaggia a Brancaleone. Un gesto per non far inghiottire dallo scorrere del tempo l’ennesima violenza ai danni di un donna. L’iniziativa accolta dall’organizzazione del concorso di bellezza è stata promossa da Diritti civili di Franco Corbelli
COSENZA – Un minuto di silenzio è stato osservato ieri sera a Cosenza nel corso della finale regionale di Miss Italia per ricordare Tatiana, la giovane badante uccisa a Brancaleone ed il cui cadavere è stato incendiato. L’iniziativa è stata promossa dal leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, per sensibilizzare l’opinione pubblica contro il fenomeno del femminicidio. Al Teatro Rendano di Cosenza, ieri sera, tutte le 50 ragazze finaliste e il numeroso pubblico presente hanno osservato un minuto di silenzio per «ricordare Tatiana e tutte le donne vittime di violenza». All’inizio della manifestazione, invitato dal responsabile regionale di Miss Italia Calabria e presentatore della serata finale, Dante Zardi, sul palco è salito Franco Corbelli, che ha spiegato i motivi di questa iniziativa del Movimento Diritti Civili. «Dalla civilissima città di Cosenza e dalla Calabria – ha detto – vogliamo mandare in un contesto particolare e significativo, quello che esalta e premia oltre alla bellezza, la forza, il carattere delle ragazze e delle donne, qual è il concorso Miss Italia, un segnale forte contro la violenza alle donne e per ricordare l’ultima vittima di questa ferocia di uomini mostri, la giovane ucraina, Tatiana».